Capitolo 7 - 9 Mesi Dopo

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Canzone: "Claustrophobia" by Lacuna Coil

Da poco in famiglia era arrivata una bambina, l'avevano chiamata Margaret in onore della prima donna amata da Steve. In realtà Natasha non era stata molto d'accordo su questa scelta ma il nome non le era sembrato male e vedere Steve gioire era l'unica cosa che le interessava. Durante i nove mesi nei quali avevano atteso la piccola Steve era andato più volte da Peggy per farsi aiutare a riprendere i rapporti con James. Da quando Natasha aveva rivelato di aspettare un bambino James si era chiuso in se stesso, non voleva parlare ai genitori. A scuola le cose erano peggiorate, i voti non erano più gli stessi di quelli iniziali ma erano scesi drasticamente. A stento studiava, a stento scendeva in cucina per i pasti in famiglia e a stento guardava in faccia i genitori o la sorella appena arrivata.
Né Steve, né Natasha sapevano cosa fare per risolvere questa situazione. Più volte avevano tentato di coinvolgere il figlio nelle loro attività, soprattutto Steve, ma nulla aveva potuto contro James e così avevano deciso di aspettare che fosse lui a fare il primo passo.
Clint aiutava Natasha come poteva, era l'unico di cui James si fidasse e col quale parlasse e infatti era a conoscenza di cose che i genitori invece non sapevano. James raccontava sempre di come volesse l'affetto dei suoi, di come odiasse la sorella perché aveva quello che lui non aveva mai avuto. Clint, resosi conto della sofferenza di James, si era offerto per tenere Margaret e lasciare James, Steve e Natasha assieme così che potessero parlare e passare del tempo assieme.
Avevano pianificato di fare una gita in campagna tutti e tre assieme e la cosa sembrava aver interessato James, il quale aveva subito preparato tutto e si era precipitato fuori.
Quando, dopo aver trascorso l'intera giornata fuori, tornarono a casa James chiamò i genitori per poter parlare con loro.

-Mamma, papà...ho bisogno di parlarvi un momento, per favore-

I due ovviamente erano sorpresi dal comportamento del figlio, non si sarebbero aspettati un cambiamento così repentino. Natasha si sedette sul divano accanto a Steve ed entrambi guardarono James sorridendo mentre attendevano che parlasse.

-Ecco...a me dispiace per quello che è successo in questi mesi. Ho provato a non pensarci ma non riuscivo a realizzare il fatto che Margaret avrebbe avuto quello che io desideravo, non riuscivo ad essere felice per lei. Io...io posso provare ad accettarla, sarà difficile e io non prometto nulla. Però non voglio che lei venga prima di me, anche io ho bisogno di voi...-

Natasha non poté fare a meno di trattenere alcune lacrime dovute al senso di colpa. Si alzò e abbracciò il figlio.

-Oh tesoro, dispiace a me non esserti stata accanto quando volevi. Io e papà abbiamo provato a coinvolgerti sperando in una reazione positiva, non immaginavamo che rendesse peggiori le cose.-

A quel punto fu Steve a parlare, con tono calmo e affettuoso:

-James, noi ti amiamo allo stesso modo in cui amiamo Margaret. Certo, lei ha esigenze diverse e non è autonoma come te ma noi proviamo a dividerci equamente per entrambi. Vogliamo che sia tu che lei abbiate le stesse cose, che siate amati e trattati allo stesso modo. A me dispiace non esserci stato per te, ti giuro che sto cercando di fare il meglio per esserci adesso e recuperare tutto. Io spero che tu capisca James, per noi è importante che tu sia felice.-

James sorrise non appena il padre si unì all'abbraccio. Si era messo l'anima in pace adesso che aveva chiarito con i suoi genitori anche se avrebbe continuato ad essere diffidente. Steve invece continuava a mantenere il segreto su se stesso e Peggy temendo che Natasha reagisse male. Ma nonostante tutto questo erano tornati una famiglia unita come prima e ognuno di loro ne era felice.
Natasha però aveva capito che qualcosa in Steve non andava. Non voleva fare domande, aspettava che fosse lui stesso a parlarle se mai l'avesse fatto. Continuava a ripetersi che andava tutto bene e che doveva pensare alla famiglia e non a stupide congetture. Guardò i due e sorrise.

-Posso andare a prendere Margaret allora? Penso che sia ora che torni a casa- disse sorridendo. James annuì sorprendendo entrambi i genitori con le sue parole.

-Vado io, le farà piacere che sia io a stare con lei. Anche se è piccola penso che le capisca le cose, no?-

Steve e Natasha si guardavano negli occhi increduli poi sorrisero annuendo.

-Certo James, puoi andare ma fai attenzione. Io e mamma ti aspettiamo a casa- disse Steve poco prima di lasciare andare James.

Né Natasha, ne Steve sapevano che non avrebbero rivisto James e Margaret tanto presto.

Spazio autrice
Salve cari, sono ancora viva. Ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia 😍
James pare averla presa bene, no? Ma cosa accadrà dopo? Eheh, vedrete...

𝕊𝕥𝕦𝕔𝕜 𝕚𝕟 𝕥𝕙𝕖 𝕡𝕒𝕤𝕥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora