|| Chapter twenty-one ||

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Okay. Okay. Okay.

Respira.

Respira.

Calma.

Continuo a ripetere alla mia mente di stare calma ma è impossibile.

Sto per prendere l'aereo e ho evitato tutto il tempo Harry, mi ha chiamato 167 volte e mandato non so quanti messaggi, immagino quanto si starà preoccupando, è molto protettivo e non è mio solito fare non rispondere ai suoi sms o chiamate.

Mi sento in colpa così mando un messaggio:

Tesoro stai tranquillo, sto bene.

Non mi prende bene il cellulare, ti chiamo appena posso

Ti amo. -A

Inviato spengo il cellulare.

Pronto per andare da papà piccolo?

Harry.

Cazzo. Ho mandato 19018817 messaggi ad Abbie e un sacco di chiamate ma non mi risponde, che cazzo sarà successo?

Mi maledico per il mio fottutto lavoro che mi fa stare lontano da tutti

Sto impazzendo

Sento dei pianti provenire da sopra

Mi affretto a salire e trovo la mia piccola che piange seduta sul letto

Io: Ehi ehi ehi

Mi avvicino velocemente a lei e le accarezzo il dolce viso

Io: Che succede?

Alza la testa e cerca di parlare ma non ci riesce e continua a piangere più forte di prima,

Allunga le sue piccole braccia verso di me che, la prendo subito e la faccio sedere sulle mie gambe coccolandola

Dopo un po' si calma

A: La mamma ci ha lasciati, se ne andata. Non -c-ci vuole pi-iù. Pap-pà. Continua a piangere forte

Io: No amore mio che dici, la mamma forse non può rispondere adesso, magari sta lavorando, non devi pensare queste brutte cose piccola, vieni qua.

Mi sdraio sul letto e porto lei con me che si accuccia nel mio petto

Dal primo giorno in cui è arrivata è sempre stata così con me, sempre cocca di papà...

Dopo un po' si calmò

A: Papà

Io: Amore

A: La mamma aveva ragione, nella lettera. La mia vita è migliore adesso che ci sei tu

Io: Quale lettera tesoro?

A: La mamma ha lasciato una lettera prima che andasse via in cielo. Io l'ho letta e c'era scritto che la mia vita sarebbe stata migliore con te

La guardai confuso

Io: Come sai leggere? Hai solo cinque anni

A: Perché la mamma mi ha insegnato,so anche scrivere. Diceva che ero una bambina troppo intelligente. Gesticolò

In quel momento mi sembrava avere davanti Abbie, molte cose le stava prendendo da lei

Le scappò un sorriso

Mentre ridevamo il cellulare vibrò

La piccola lo prese immediatamente e me lo porse, sperando fosse un messaggio di Abbie

daughter of a singerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora