Take care

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ORE 20
Seduti a bordo piscina, stavamo fissando il sole che stava tramontando. Taeyong si girò verso di me:
<<Cosa intendi fare ora con il tuo trasloco? >>
Non risposi subito, in realtà neanche io avevo idea di cosa fare.
<< Tu potrai avere dei permessi per tornare qualche giorno?>>
Abbassò la testa: <<Non credo... è davvero raro che lo concedano>>.
<<Ah... comunque parlerò con Ilary, credo che verrò qui, in fondo una professoressa di italiano si cerca molto. Sicuramente lavorerei più a Seoul piuttosto che in Italia>>
<<Probabilmente sì, poi tu saresti una bravissima professoressa>> disse,baciandomi la guancia.
<<Comunque non so te ma io inizio ad avere fame>>.
Quando mi ricordò il cibo, mi accorsi che anche io sentivo fame. <<Credo sia ora di mettere a bordo qualcosa>> risposi.
Ci alzammo entrambi dal bordo piscina e, per mano, ci dirigemmo dentro casa, a cucinare.
<<Allora, cosa vuoi mangiare, bella signorina>> disse Yong, già diretto verso la cucina. Io mi trovavo ancora nel salotto, quando notai che vicino alla porta dell'entrata c'era un borsone.
Le sue cose...
<<Auros, ci sei?>> chiese.
Tornai alla realtà e lo raggiunsi in cucina.
Lui stava di fronte al frigorifero, intento a fissare l'interno, alla ricerca di chissà cosa.
<<Ma se tipo ordinassimo del sushi?>> proposi.
Eravamo entrambi stanchissimi e io non me la sentivo proprio di cucinare.
Yong mi guardò e il suo sguardo si illuminò
<<Chiamo per ordinare>> disse e si diresse a cercare il telefono.
Lo aspettai, appoggiata al tavolo della cucina.
All'improvviso il mio telefono vibrò.
1 messaggio Yuta
" Hei abbiamo saputo adesso di Taeyong... come stai?"
Fissai il messaggio.
"Come posso stare? Mi sto godendo l'ultimo giorno con lui."
Passò pochi secondi prima che Yuta mi rispondesse:
"Non sai quanto mi dispiace... ma so che c'è la farete, dovete resistere 2 anni. Per qualunque cosa, sai che io ci sono"
"Grazie,davvero"
Alzai lo sguardo e viso ricomparire Taeyong con il telefono in mano. Decisi di spegnere il mio, non volevo distrazioni.
<<Ordinato... tra una mezz'oretta saranno qui>> disse, avvicinandosi << e ora... coccole>> .
Le nostre labbra si toccarono dolcemente, lui mi cinse il viso con le mani.
<<Mi mancherà il tuo visino da principessa>> disse.
Sorrisi debolmente.
<<Ho voglia di ballare, ti va ?>>
Scoppiai a ridere: era per questo che lo amavo, per la sua sete di vita e per la sua positività.
<<Ma io non so ballare ?>> dissi, ridendo.
Lo vidi già avviarsi verso il salotto.
<<Non è vero, guarda che mi ricordo ancora di come avevi ballato quando mi avevi sfidato>>
Spalancai gli occhi, avevo rimosso quel ricordo dalla mente.
<<E va bene, e cosa vuoi ballare?>> dissi, raggiungendolo in salotto.
Yong stava trafficando con lo stereo per collegarlo al telefono.
<<Questo>>
Dagli angoli delle  quattro mura partì la canzone "Señorita" di Camilla Cabello e Shawn Mendes.
Sorrisi: adoravo quella canzone.
Gli feci segno di iniziare e così inizio lo spettacolo.
I suoi movimenti erano così rotondi e delicati, si muoveva abilmente improvvisando.
Arte, lui era arte.

Ero totalmente ipnotizzata, il suo sguardo ballava con il mio

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Ero totalmente ipnotizzata, il suo sguardo ballava con il mio. Mi porse la mano e lo raggiunsi.
Non ero un'esperta come lui, ma in quel momento nulla contava. Muovevamo i corpi simultaneamente , come se respirassimo insieme. I nostri bacini ondeggiavano e le nostre mani si intrecciavano. Eravamo in un mondo tutto nostro e la musica vibrava dentro di noi. Fui scossa da una carica di adrenalina che sentii con grande forza. Solo lui riusciva a farmi provare quello, è da sempre stato così. Lui mi sconvolgeva ogni volta.
Verso la fine della canzone, le nostre bocche si avvicinarono e si baciarono.
Il silenzio... eppure dentro di noi riecheggiavano le ultime note della melodia.
<<Visto che sai ballare??>> disse, staccandosi da me.
Sorrisi.
<<Adesso tocca a me mettere una canzone>> gli dissi.
Mi diressi verso lo stereo e il suo telefono, digitai " Easly" di Bruno Major.
<<Adoro>> rispose e iniziò a ondeggiare.
Lo guardavo mentre aveva gli occhi chiusi e si godeva la melodia.
Sei una meraviglia
Lo lasciai ballare, mentre io osservavo  lo spettacolo.

*Ding Dong*
<<Cibo!!>> disse e corse ad aprire.
Scoppiai a ridere: quando si parlava di mangiare, lui era capace di mollare qualunque cosa facesse in quel momento.

ORE 8.00
La sveglia di Taeyong mi svegliò di soprassalto. Mi guardai vicino e lui ancora dormiva. Il suo petto si alzava e si abbassava lentamente. Mi avvicinai baciandolo sulla guancia.
<<Buongiorno amore, devi alzarti>> dissi, appoggiando la testa sul suo petto.
Yong apriì gli occhi e mi strinse a se. Mi baciò la testa.
<<Ciao piccola mia, che ore sono?>>
Mi alzai sedendomi a gambe incrociate accanto a lui.
<<Le 8. A che ora devi andare ? >>
<<Alle 10 mi viene a prendere Ten e andiamo insieme alla SM. Tu che farai dopo?>>
<<Mi prenoto un volo per Roma, in modo da sbrigare delle cose lì>>
<<Certo, va bene, adesso ci alziamo >> e così dicendo si sedette sul bordo del letto. Lo raggiunsi e lo abbracciai da dietro, baciandogli le spalle e il collo
<<Ti amo da morire >>
<<Anche io>>

ORE 9.45
<<Amore mi aggiusti il colletto?>> mi chiese, dirigendosi verso di me. Era vestito con la divisa da militare. Non riuscii a trattenere le lacrime quando lo vidi.
<<Hei ... >> disse, preoccupato.
Tirai su con il naso e finsi un sorriso :
<<Vieni qui che ti sistemo il colletto, no?>> .
Si diresse verso di me. L'atmosfera tranquilla di quella mattina aveva lasciato spazio a un'aria tesa.
<<Ecco qui>> dissi. Si avvicinò e mi baciò.
Squillò il suo telefono, lo prese dalla tasca e fissò lo schermo.
<<È arrivato Ten>>
<<Ti accompagno fuori >> dissi, con un filo di voce. Prese il borsone con le sue cose e si avviò verso l porta. Prima di aprirla, si girò verso di me:
<<Questa è tua>>
Nella mano mi mise le chiavi di casa e della sua macchina. Le lacrime iniziarono a sgorgare. Alzai lo sguardo e lui aveva già aperto la porta.
La luce ci investii. Davanti casa c'era Ten, appoggiato alla macchina. Ci dirigemmo verso di lui.
<<Ciao Auros>> mi disse, poi rivolse la sua attenzione su Taeyong <<Pronto?>>
<<No.. lo sai bene>>.
<<Dobbiamo muoverci, dai il borsone a me mentre saluti Auros>> disse e prese il bagaglio di Taeyong. Ci lasciò soli.
Uno di fronte all'altro, nessuno di noi due sapeva da dove cominciare.
<<Non sono bravo con gli addii... Auros, prenditi cura di te.>>
<<Lo farò e tu stai attento >> dissi, piangendo. Lo abbracciai forte e gli sussurrai all'orecchio: <<Ti amo, ricordalo sempre >>
Si sciolse dall'abbraccio: << Anche io, ci vediamo tra due anni, okay? >>
Abbassai la testa.
Non riesco a reggere tutto questo.
<<Okay...>>
Ci baciammo per un'ultima volta, poi lui entrò nell'auto, insieme a Ten. La macchina partì, fece manovra di inversione e poi imboccò la strada.
Lo guardai allontanarsi e quando l'auto sparì, crollai in ginocchio, scoppiando in un pianto violento, fatto di urla, tremiti e dolore.
Stavo male,più di quanto avessi mai potuto immaginare.

Broken limitWhere stories live. Discover now