How I Go

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La musica rimbombava nelle mie orecchie. Stavo seduta a guardare i ragazzi ballare. Jimin era scatenatissimo e le ragazze pendevano dalle sue labbra e dai suoi movimenti.
Ero lì, circondata da centinaia di persone e mi sentivo tremendamente sola. Mi ero abituata al pensiero perenne del viso di Taeyong, del bacio prima di partire.... a volte mi trovavo a toccarmi le labbra, come se sentissi ancora la sensazione delle sue  sulle mie. Guardai il drink che mi aveva portato Yuta.
Massì dai, rilassati un po'.
Mandai il liquido bianco giù, tutto d'un fiato. Scese nella mia gola e in men che non si dica, mi sentivo prendere fuoco lo stomaco.
Cazzo... era da tanto che non bevevo qualcosa
<<Auros?>>
Sentii una mano sulla mia spalla e mi girai di scatto, trasalendo.
<<Taehyung ?? Che ci fai qui?>> dissi, sorpresa.
Scoppiò a ridere e si mise seduto vicino a me, sulla sedia accanto.
<<Io sono uno dei migliori amici di Jimin, nonché compagno di band, è normale che io sia qui, no?>>
Lo avevo dimenticato... mi sentii subito una stupida.
<<Certo, giusto... scusa>>
<<Tu che combini?>>
Continuava a sorridere e la cosa mi inquietava un po', l'ultima volta che ci eravamo visti non era stato amichevole il nostro saluto.
<<Mi diverto, è per questo che sono qui ... per divertirmi>> dissi, guardandolo con diffidenza.
<<Comunque ho saputo che Taeyong è partito... mi dispiace>>.
Lo guardai stranita.
<<Sul serio ...>> aggiunse subito dopo.
Continuavo a non capire come mai fosse così gentile con me.
<<Grazie>> risposi. Solo quello, non doveva sapere altro, nessuno doveva conoscere il mio dolore.
<<So che stai molto male, non ti posso capire ma ti sono vicino>>
<<Possiamo cambiare argomento?>> dissi, sorridendo. La situazione si stava facendo molto strana. Iniziai a guardarmi intorno, alla ricerca di Yuta. Volevo tornare a casa, per me era troppo.
<<Certo, scusami tanto. E insomma, ora stai qui o in Italia?>>
<<Mi sono trasferita qui, sono in ricerca di un lavoro.>>
<<Te lo chiedo perché non ti avevo più vista... adesso dove stai?>>
<<A casa di Taeyong, ho passato lì il mio tempo, a studiare ...>>
Gli stavo raccontando una mezza verità... sono stata rinchiusa, ma a piangere ...
<<Bene, sono contento.>> disse, poggiando una mano sulla mia spalla. Sorrideva.

Il suo buon umore era contagioso

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Il suo buon umore era contagioso.
<<Che ne dici di uscire un pochino?>> disse.
<<Magari... fa un caldo qui... e poi voglio fumarmi una sigaretta>>
Non dovresti fumare...
Le parole di Taeyong mi riecheggiarono dentro.
Presi la mia borsa e mi alzai dalla sedia.
Taehyung fece lo stesso:
<<Non sapevo fumassi...>>
Alzai lo sguardo:
<<Le persone cambiano, Tae>>
<<Hai proprio ragione, Auros>>.

Stavamo chiacchierando ormai da ore, mi aveva raccontato come si trovava con la sua band, la sua routine e le sue schedule... era un lavoro tanto faticoso e sentirmelo raccontare da lui mi aveva seriamente fatto pensare quanto fosse stressante essere idol.
<<Tu invece che mi racconti di te? Finora ho parlato solo io>> disse, sorridendo.
<<Che ti devo dire, sono in cerca di un lavoro, giusto domani dovrò andare a un colloquio. Per il resto sai com'è.>> risposi mentre sorseggiavo il terzo drink della serata.
<<Andiamo a ballare ?>> chiese.
<<Io? BALLARE? >>
Se fossi stata pienamente in me, avrei sicuramente rifiutato, ma dato che non lo ero, ballare non mi sembrava male come idea.
Ci alzammo dalle poltroncine e ci dirigemmo in centro alla pista.
Mi guardai attorno, c'era gente che si muoveva con foga e come se non fossero mai stanchi. Taehyung mi prese per mano per non perdermi di vista.
Quel contatto mi fece stranire molto, le sue mani erano così diverse da Yong, lisce, più piccole ...
Ci fermammo sulla pista e Tae iniziò a muoversi a ritmo di musica.
<<Non stare lì impalata, balla!!>> disse lui, sorridendo.
Iniziai a muovere le braccia e il bacino, in più mi girava un po' la testa, ma mi stavo divertendo,per la prima volta dopo molto tempo.
Avevo la testa che mi fluttuava, il corpo leggero e la mente che faceva meno rumore. Guardai Tae, lui ballava spensierato. Ero contenta di averlo incontrato di nuovo.
Sentii una mano toccarmi il girovita. Mi girai: era Yuta.
<<Heiii !!>> urlai, sorridendo. Lui invece non sorrideva, si avvicinò al mio orecchio.
<<Auros, devi venire con me>>
Lo guardai confusa: <<Ma no, mi sto divertendo !>>
Tae si fermò e ascoltò attentamente.
Vidi Yuta squadrarlo da testa a piedi poi mi disse: <<Andiamo adesso, fidati di me>>
Annuii e guardai Tae, poi dissi: <<Scusami, devo andare, ma sono stata bene stasera!! Risentiamoci presto! >>
Sorrise : <<Senz'altro Auros>>
Ricambiai il sorriso e poi seguii Yuta fino all'uscita del locale. Ero frastornata e avevo perso la cognizione del tempo. Non sapevo se fosse ancora notte o giorno.
Uscimmo.
Yuta sembrava agitato, come se fosse successo qualcosa.
<<Cosa c'è?>> dissi. Mi stavo riprendendo un po' dalla confusione e dal frastuono del locale.
Mi si avvicinò : <<Quello che stiamo per fare è altamente rischioso, Auros. Prometti che non ne farai parola con nessuno, neanche con Ilary>>
Rischioso?
<<Stiamo per  infrangere la legge ?>> risposi, ridendo, sarcastica.
Ero ancora ubriaca.
<<Sono serio, dannazione! >> disse, alzando la voce.
<<Ma che cazzo succede?>>
<<Due minuti e lo scoprirai>> mi rispose.

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