Inaspettato

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Guardai imbarazzata Taehyung. Era cambiato molto in un anno, era maturato ed era diventato un uomo, un bellissimo uomo. Lo sguardo innocente aveva lasciato spazio a uno sguardo deciso, sicuro, cattivo...
Taeyong era furioso.
<<Tu siediti, arrivo subito>>disse.
Obbedii e mi sedetti vicino a Yuta, mentre lasciai uno spazio alla mia sinistra per lui. Lo seguii con lo sguardo e vidi che prese da una parte Jungkook.
<<Io direi di iniziare a mangiare, buon appetito e buon ritorno in Corea, ragazze!>> disse Jimin, alzando in alto il calice di champagne. Tutti noi brindammo e iniziammo a mangiare.
Io continuai a guardare da lontano Yong e Kookie che discutevano animatamente. C'era troppo baccano e non riuscivo a sentire nulla, ma sembrava litigassero. Sicuramente la presenza di Taehyung non era prevista, pensai, prendendo un boccone di chimchi.
<<Allora... straniera, come è tornare in Corea?>> disse Yuta. Distolsi lo sguardo da quei due che ancora litigavano.
<<Strano, non immaginavo mi fosse mancata così tanto Seoul>> risposi, sorridendo.
<<E con Taeyong come va? Mi dicono che siete super innamorati>>
Arrossii all'istante. Non ero abituata che qualcuno di esterno notasse il nostro rapporto, in più Taeyong era quel tipo di ragazzo che raramente diceva "ti amo" o scambiava effusioni in pubblico. In realtà eravamo tutte e due d'accordo nel viverci la nostra relazione privatamente, senza dare spettacolo a nessuno.
Abbassai lo sguardo, imbarazzata e mi concentrai sul piatto mentre rispondevo: << Va tutto benissimo, ci amiamo molto.>>
<<E quando pensi di venire a vivere qui a Seoul?>> chiese Yuta.
Alzai la testa. No, ti prego... mia sorella, ora tu...
<<Vorrei molto, ma io mi sto laureando e devo continuare a studiare e poi lavorare in Italia...>>
<<Ti fai troppi problemi, potresti fare l'università telematica e poi prendere la laurea magistrale, poi potresti cercare lavoro qua, in Corea. Non puoi immaginare quanto studenti cercano ripetizioni di italiano per andare a studiare in Italia, ci faresti più soldi qui, fidati.>> disse Yuta, facendomi l'occhiolino.
Rimasi pensierosa, in effetti non avevo preso in considerazione l'idea dell'università telematica...
Mentre ero presa dai miei pensieri, vidi tornare al tavolo i due che avevano finito di discutere.
Taeyong si sedette vicino a me, serio.
<<Tutto bene ? Cosa è successo?>>
<<Nulla, ho risolto>>
<<Sicuro?>>
<<Sì, poi ne parliamo >> disse, sorridendo. Era ancora arrabbiato, lo vedevo.
Durante la cena più volte sorpreso Taehyung a guardarmi. La cosa non solo mi innervosiva, ma mi irritava perché non riuscivo a capire cosa pensasse. Ero frustrata: in passato riuscivo sempre a capire Taehyung, sapevo sempre cosa gli passasse per la mente, ma ora ... ora sembrava un'altra persona.
Taeyong sembrava invece sempre più arrabbiato, notai che durante la cena tenne per tutto il tempo i pugni chiusi.
Che situazione del cazzo...
Alla fine della cena, la maggior parte dei presenti uscirono fuori a prendere aria.
<<Vado un attimo con loro fuori, torno subito>> disse Yong, stampandomi un bacio sulla guancia. Annuii,sorridendo. <<Io rimango qui a sistemare un po' >>
<<Va bene, ma non ti affaticare, sei uno degli ospiti !>> disse lui.
<<Non ti preoccupare>> risposi, sorridendo. Yong si alzò dal tavolo e seguii i ragazzi.
Decisi di mettere via le posate e le stoviglie sporche, per pulire un po' il tavolo, così mi alzai e mi misi al lavoro.
<<Il tuo ragazzo è piuttosto nervoso, non credi ?>>disse una voce dietro di me.
Mi girai, con un piatto sporco in mano.
<<Forse un po' >> risposi.
Taehyung prese un piatto dal tavolo e venne vicino a me, per sciacquarlo sul lavello.
<<Spero non sia per colpa mia>> disse.
Certo che è colpa tua...
<<Non credo, sarà solo stressato... >>
<<Stressato? Perché mai? In fondo facciamo lo stesso lavoro, ma io non sono così nervoso>> rispose.
Stronzo... lo sai benissimo che è colpa tua.
<<Sarà per il mio trasloco>> dissi, guardandolo dritto negli occhi.
Alzò un sopracciglio, lasciando spazio a uno sguardo confuso. <<Trasloco?>>
Fallo rodere.
<<Eh sì, abbiamo deciso di voler passare più tempo insieme e quale modo migliore se non quello di trasferirmi a Seoul?>> risposi, sorridendo.
Mi guardò sorpreso, non si aspettava e, sinceramente , neanche io avevo capito come mai avessi deciso di inventare quella scusa.
<<Ah, beh.. che dire, buona convivenza>> disse,sorridendo.
Sentii la porta del salone riaprirsi. I ragazzi stavano tornando in casa. <<Meglio che mi allontani, non vorrei far stressare ulteriormente il tuo fidanzato>> disse Taehyung, poggiando una mano sulla mia spalla.

 <<Meglio che mi allontani, non vorrei far stressare ulteriormente il tuo fidanzato>> disse Taehyung, poggiando una mano sulla mia spalla

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<<Buona serata, Auros e ben tornata>> e così dicendo, si allontanò.
Rimasi pietrificata dal suo sguardo... Dio quando lo odiavo, lui sapeva l'effetto che aveva su di me. Me la voleva far pagare.
Stronzo
Sentii Taeyong avvicinarsi a me.
<<Cosa voleva da te ?>>
Mi girai verso di lui e lo abbracciai, poggiando le mie braccia intorno al suo collo.
<<Nulla di importante, voleva sapere perché tu fossi nervoso>>
Sentii i muscoli del petto e delle braccia irrigidirsi.
<<E poi gli ho detto che non eri nervoso a causa sua, ma per il trasloco>> dissi, nervosamente.
Ora si incazzerà anche con me...
Aggrottò la fronte: <<Trasloco?>>
<<Beh sì, per farlo rodere, ho detto che mi sarei trasferita qui e che eri nervoso per questo.>>
<<Ah... e lui?>>
<<Non se lo aspettava, l'ho zittito>>
Sorride e mi strinse di più a lui. <<Brava amore >> e si avvicinò per baciarmi.
<<Ragazzi io e mia sorella siamo stanche morte, sapete... il viaggio. Vi dispiace se vi salutiamo? >> disse mia sorella.
Ahhh mi hai letto nel pensiero!
<<Già ... ragazzi è stato bellissimo rivedervi tutti, grazie di cuore>> dissi.
<<Il piacere è stato nostro>> rispose Taehyung , sorridendo.
Non ti conviene buttare benzina sul fuoco...
Strinsi la mano di Yong, cercando di calmarlo.
<<Come ci organizziamo per le camere?>> gli chiesi.
<<Io e te andremo a dormire a casa mia e Ilary e Jungkook hanno l'hotel.>>
<<Ah okay...andiamo?>>
<<Sì, voglio andare a casa e farti mia, ti avverto>>
Appena pronunciò quelle parole, un brivido mi percorse per tutto il corpo. <<Va.. va bene>> risposi, balbettando.
Salutammo tutti e uscimmo dalla casa, chiamammo un taxi che ci avrebbe portati a casa di Yong.

Broken limitWhere stories live. Discover now