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«Ehi bambolina»

Tra tutte le persone che speravo di non incontrare Sebastian era tra queste, ma eccolo qui, di fronte a me, con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.

Estrae un pacchetto di sigarette dalla borsa in pelle appesa alla sua Harley e si passa una mano nei capelli pettinandoli all'indietro.
«Ti serve aiuto con la tua amica?» domanda.
Guardo Beth accasciata contro il sedile con gli occhi chiusi e la bocca aperta in procinto di sbavare, potrei lasciarla qui ma non è il caso che i miei la ritrovino a dormire in auto domattina, soprattutto non è il caso che mia madre la veda ubriaca e quasi priva di sensi, darebbe di matto!

Provo a farla alzare tirandola per un braccio, ma dopo svariate insistenze non da alcun segno di voler collaborare.
«Oh Beth, ti prego svegliati» le sussurro all'orecchio.
Mugugna qualcosa in risposta e poi sorride aprendo gli occhi.
«Dobbiamo andare» la afferro nuovamente per il braccio e faccio leva con tutte le mie forze.
«Voflio sfare qui»

Cristo.

Credo che accetterò l'aiuto di Sebastian che nel frattempo ci sta osservando poggiato alla sua moto con braccia conserte.
Mi volto nella sua direzione e prima ancora di parlare lui annuisce e inizia a raggiungermi.
«Grazie» dico mentre, dopo alcuni sforzi, abbiamo messo in piedi Beth.
Si porta il braccio destro della mia amica dietro al collo e io faccio lo stesso con l'altro.

Una luce si accende dalla finestra di casa mia mentre una voce alle mie spalle mi fa trasalire.
«Titan si può sap-» Jaxon si blocca di colpo a pochi passi da noi, ma fosse solo Jaxon il problema ora.
«Kaylie?» le ante della finestra della camera dei miei si aprono appena, e aggiungerei per fortuna.
«Si» rispondo con voce tremante.
Un'altra luce si accende nel bagno accanto alla loro stanza e il volto di mio padre spunta assonnato
«Va tutto bene?» domanda.
«Ted, sei tu? Sei lì con nostra figlia?»

Sto iniziando a non reggere più il peso di Beth, che nel frattempo ha richiuso gli occhi e si è poggiata con la testa alla mia spalla.
«No io sono in bagno, piuttosto tu dove sei?»
«In camera nostra!»

Lo vedo allungare il collo verso la direzione in cui mi trovo.
Il buio gioca a nostro favore.
«Sei con Beth? E chi altri c'è lì?»
«Ted, sono io» dice la voce infastidita di Jaxon.

Anche Sebastian inizia a essere in difficoltà e io sono sul punto di lasciar andare Beth così mi gioco l'unica possibilità che ho per sperare che i miei genitori tornino a dormire.
«Jaxon ci stava invitando a casa sua per mostrarla a Beth, scusate se vi abbiamo svegliato.
Buonanotte papà, buonanotte Mamma»
Trattengo il respiro e aspetto.
«Non fate tardi» l'anta cigola richiudendosi e entrambe le luci si spengono.

«Credevo fossi dispiaciuta della mia esistenza, ma a quanto pare ti sono utile a qualcosa.» afferra Beth per la vita e se la carica in spalla come un sacco di patate. Sebastian nel frattempo chiude la portiera dell'auto per poi superare Jaxon andando ad aprirgli la porta di casa.

***

Mentre la mia migliore amica dorme sul divano inizio a pensare al da farsi.
Voglio davvero lasciarla qui con uno, anzi due sconosciuti? Non credo che domattina, una volta tornata in se, me lo perdonerebbe.

Sebastian tira l'anta del frigo per prendersi una birra mentre lo scorbutico, seduto al tavolo della cucina, ci fissa con aria alquanto irritata.

«C'è la possibilità che dia di stomaco?» dice truce.
Scuoto la testa osservandola.
«È andata, dormirà come un angioletto fino a domani»

«Che ne dite? Partitina a Burraco?»
Ci voltiamo entrambi verso Sebastian, che oltre alla birra, regge tra le mani un mazzo di carte.
«Non se ne parla» sputa secco Jaxon.
«Oh andiamo, Kaylie?» mi sorride.
«No grazie» rispondo io infastidita.
E mi rendo conto dalla sua espressione di quanto possa essergli sembrata antipatica.
«Facciamo un'altra volta, ok?» dico cercando di rimediare con voce morbida.

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