Obsessed With Her

Together

Jolene rimase sola, prese i vestiti del clown e li annusò per sentire ancora quel profumo antico che solo lui emanava al mondo.
E le venne fame.
Ma avrebbe aspettato ancora un giorno...
Pennywise stava già mietendo troppe vittime. Presto avrebbe dovuto lasciare Derry per stabilirsi altrove.
Avrebbe dovuto lasciare Derry,sì.
Avrebbe lasciato Pennywise.
Avrebbe lasciato lui...

Il giorno dopo passò senza tracce del clown.
Jolene si chiese se lo avesse turbato troppo con la storia del sesso orale... Effettivamente non sembrava avvezzo a questo genere di cose...
Incredibile come lui portasse morte e la luce dentro di lui invece emanasse cosi tanta vita ed energia.
Era una creatura potente. Non si trattava di secoli ma di millenni.
Un millenario.
Si sentiva una ragazzina.

La sera Jolene si apprestò alla caccia notturna. Non le interessava decidere chi cacciare.
Non le fu difficile rendersi bellissima, le bastò un abito rosso fuoco e un paio di sandali col tacco. Optò per il pub della cittadina.

Quando entrò nel locale si girarono tutti a guardarla, comprese le donne.
Tutto di lei ti prendeva, era capace di emanare la tua fragranza preferita. Se incrociavi il suo sguardo avrebbe potuto farti fare qualsiasi cosa. Anche uccidere il tuo migliore amico.
Si sedette da sola e ordinò un calice di vino che non bevve, accostava solo le labbra al bicchiere per bagnarle.

Il locale era gremito di persone di tutte le età. Famiglie con bambini, uomini soli, coppie e ragazzi del liceo... un buffet in pratica.
Si alzò da dov'era per far finta di andare in bagno.
Aprì il rubinetto del sudicio bagno e si guardò allo specchio. Lo vide dietro di lei.
"Pennywise..."sussurro lei.
Lui, altissimo le si avvicinò e le sussurrò all'orecchio: " Voglio guardarti cacciare ...".

Pennywise prese Jolene per mano e la portò via dal locale. Nessuno si accorse di loro.
"Siamo invisibili" pensò lei.
"Esatto, siamo invisibili...questo perché sei con me. La gente non pensa che io possa esistere." Spiegò lui leggendole la mente.
Jolene vide però che qualche bambino si accorse della loro presenza.
"Mamma guarda un clown!" Strillò di gioia un bimbo sui due anni.
"Tesoro, non c'è nessun clown qui dentro " gli rispose amorevolmente la madre.
"Ora fai il bravo che dopo la mamma ti legge la storia di..."
Jolene non seppe mai quale storia avrebbe ascoltato quel bimbo, perché Pennywise la trascinò via dal locale.

"Fammi vedere come fai..." disse lui.
"Prendi qualcuno per me".
Pennywise le lasciò la mano e la ragazza fu di nuovo visibile.
"Ehi splendore.." si sentì la voce di un uomo.
Jolene si girò verso di lui.
L'uomo le si avvicinò e incrociò il suo sguardo...
"È già mio. I soggetti deboli li aggancio con lo sguardo. Possono fare quello che voglio"disse lei.
L'uomo era completamente catatonico.

"È così che hai scopato con Bowers? Gli hai fatto fare quello che volevi?"chiese Pennywise quasi ringhiando.
"Lo volevi?"

Jolene rimase sorpresa. Era geloso?
"Henry necessitava di essere stimolato un po' di più. La sua mente contorta era chiusa e per questo, più difesa. E poi volevo scopare,sì " rispose lei.

Pennywise ringhiò forte.

"Spaventalo a morte per me" disse il clown indicando l'uomo.

Jolene si girò verso il signore e lo svegliò dal torpore.
"Chi sei...?" Chiese l'uomo.
"Mi chiamo Jolene"rispose lei.
"S.sei bellissima"disse lui.
"Appartiamoci..."Jolene lo prese per mano e lo condusse in un vicolo buio.

Pennywise li seguiva.

Jolene si accasciò al muro nel buio.
Lo sconosciuto le si avventò addosso e cominciò a baciarle il collo senza sosta.
"Mi fai impazzire, sei la donna più bella del mondo. Ti farò gridare e bagnare e.."

SBAAAM!

Apparve una mano di Pennywise che appese al muro l'uomo, staccandolo da Jolene.
"Stavo per spaventarlo a morte!" Replicò lei.
"Ci hai messo troppo e lui stava per...pensava di...voleva..."ringhiò il clown.
L'uomo intanto urlava e si dibatteva inutilmente.
A Derry nessuno si stava accorgendo di loro tre.

Pennywise aprì le fauci mostrando centinaia di denti e divoro la testa dell'uomo, staccandola di netto.

"Oh, Dio..." disse Jolene sconvolta.
Il clown masticò sonoramente e si girò verso la vampira.

Jolene lo guardò negli occhi, di nuovo la luce esplose e lei svenne.

Aprì gli occhi e non seppe dove fosse.
Era buio, in una casa semidistrutta.
La casa di Neibolt Street.
Gli abitanti pensavano fosse infestata.
E lo era.
Da Pennywise.

Si trovava su un materasso malconcio.
"Dio che schifo" pensò lei.
Era tutta impolverata.
In un angolo della stanza c'era lui.
Pennywise si stagliava in tutta la sua altezza. La stava guardando e nel farlo, sbavava.

"Sarai mia" le disse con voce profonda e bassa.
Jolene non oppose resistenza quando la spogliò.
Le tolse il vestito con religiosa devozione, tagliò le mutandine con gli artigli affilati.

Pennywise inspirò l'odore di lei e tuffò il viso fra le gambe della ragazza.
La lingua del clown era lunga e calda e Jolene buttò la testa all'indietro gemendo.
Il clown sembrò capire quale fosse il punto di massimo piacere perché si concentrò a leccare proprio lì.

Jolene gemette, lui le leggeva il pensiero. Non c'era bisogno di chiedergli di andare piano o leccare più delicatamente.
Pennywise ascoltava le sue richieste finché...
"Ti prego, più veloce..."pensò lei.
Pennywise accelerò il ritmo e la ragazza ebbe un orgasmo fortissimo che la lasciò completamente vulnerabile tra le mani del clown.
Pennywise capì dalle urla che doveva aver fatto bene.

Jolene era sfinita da tutto quel piacere e si stava godendo i restanti spasmi dell'orgasmo quando lui fu subito sopra di lei.
Pennywise le scivolò sopra come uno spettro, grande e terribile.
Si guardarono negli occhi e lui le sbavò sul petto. La saliva calda prese a scivolare tra i seni.
Tutto intorno era buio e polveroso ma io clown emetteva luce propria; una luce tetra e affascinante.

Jolene cominciò ad armeggiare con gorgiera e pons pons, voleva spogliarlo, desiderava vederlo nudo.
Pennywise si fece spogliare continuando a fissarla come se fosse da un un'altra parte, non del tutto presente.
L'unica cosa che faceva era annusarla con forza e la ragazza capì che stava emettendo il suo odore preferito.
"Cosa senti...?" Chiese lei con voce calda.
"Bambini terrorizzati, succulenti..." rispose lui continuando a sbavare.
Jolene nel frattempo riuscì a togliergli i vestiti di sopra scoprendo un torace ampio muscoloso e segnato da mille cicatrici... La pelle era pallida e lei insinuò la lingua su ogni segno visibile.
Pennywise ringhiò di piacere e premette il suo bacino contro quello della ragazza.
Ben presto Jolene sentì la sua mostruosa erezione.
La ragazza continuò a leccare petto e spalle e collo del clown finché...

Decise di morderlo e succhiare, doveva sapere, doveva capire.

Morse forte nel collo di lui e il clown ringhiò di rabbia. Quello che le scivolò in gola era decisamente sangue misto a...storia, eternità, dolori, piaceri Infiniti... quel sapore le diede alla testa e la fece quasi uscire di senno, fu come prendere una droga fortissima e i suoi sensi si amplificarono.

Pennywise si strappò i pantaloni di dosso insieme agli stivali e le allargò le cosce.
Jolene era pronta ad accogliere tutti quei centimetri dentro di lei.

Il clown affondò il cazzo senza molta delicatezza e Jolene urlò.
La ragazza era annebbiata dal sangue di lui ma sentiva tutto molto di più.
Pennywise si mosse avanti e indietro dentro di lei ringhiando e graffiandola con gli artigli.
Lei gli prese una mano e morse il polso, avida di quel sangue stupefacente.

Lei gemeva e lui impazziva, stava provando piaceri indescrivibili. Persino nutrirla del suo sangue e sentirla succhiare era talmente bello da essere insopportabile.

Jolene non seppe mai quante volte venne, non capì più nulla quando la lunghissima lingua di lui le carezzò il seno e si insinuò nella sua bocca vorticando paurosamente .

Le diede delle spinte che avrebbero potuto fratturare le ossa di qualsiasi donna mortale ma lei era speciale e si muoveva con lui in un unico movimento estatico.

Venne dentro di lei e per Jolene fu di nuovo luce, si sentì invadere da questa forza eterna e si lasciò prendere fino alla fine degli spasmi di lui...