Capitolo 17 : Aquila rossa

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Quando lo vide , Airi trattenne il respiro per la sorpresa .

L'aereo era un gigantesco uccello di ferro , grande quanto una casa . Era incredibile che potesse volare senza magia visto il peso . Passarono sotto una delle ali , dove due grandi motori giganteggiavano sopra di loro . Era incredibile . Una piccola scalinata portava direttamente al portellone d'ingresso .

Mentre salivano , M spiego alla ragazza che aveva trovato l'aereo parecchi secoli prima , abbandonato in pezzi , tra i resti di quello che nell'antichità doveva essere un aereoporto . Pezzo dopo pezzo lo aveva  trasportato fino a casa , ricostruito e gli aveva dato pure un nome , "Aquila rossa" , disegnando pure una grande aquila stilizata su uno dei fianchi . L'interno era molto lussuoso , con sedili in pelle  e tavolini in legno pregiato . Doveva essere appartenuto a qualcuno di molto importante , anche se M lo aveva molto modificato .

Airi sedette in uno dei posti liberi , inpaziente di vedere  l'aereo in volo . M si posizionò in cabina di comando insieme a Marco che gli faceva da co-pilota . Quando l'aereo accese i motori , in lontazanza un tremore scosse la montagna e con sorpresa di Airi e Marco , una parete della montagna si aprì . 

- Incredibile ! usate la magia per farlo ? cioè si sta spostando un intera montagna !- chiese Airi , stupita , a Reika .

- No nessuna magia ! è un marchingegno usato nell'antichità nelle basi segrete militari ! due grandi bracci di metallo che spostano e sollevano una finta parete di roccia !- disse Reika tranquillamente ,  indicando i grossi bracci pneumatici a lavoro .

La partenza fù piuttosto tranquilla , l'aereo si librò in volo con molta eleganza , portandosi subito a quote più alte per evitare che dal basso potessero vederlo . Dopo il decollo M cominciò a spiegare le basi del volo a Marco , i comandi base e le diverse posizioni della closh e , appena cominciò a capirli , gli fece fare qualche prova . Per marco fù una sensazione incredibile pilotare l'aereo . Dominava quell'enorme mezzo a cavallo del vento .

Passarono un paio di ore a scambiarsi solo qualche parola , mentre M cercava di calcolare precisamente la rotta . Non esistevano torri di controllo o satelliti che potessero indicare la direzione , perciò avevano solo il radar una cartina e una bussola . Finito il calcolo M lasciò al ragazzo il controllo dell'aereo e andò a controllare che dietro tutto fosse apposto .

- Come va ? ci stai prendendo la mano ?- disse M , tornando dalla zona passeggeri .

- Si ! direi di si ! senti M ti posso chiedere una cosa ?- disse Marco .

- Dimmi pure !- disse M sedendosi al suo posto .

- Che arma è la "Lama infernale" ? Reika sembrava preoccupata quando hai detto che l'avevano rubata . E' cosí potente ?- disse Marco , molto serio in volto . Il volto di M si scurì , anche lui doveva essere molto preoccupato per quel furto  . 

- La "Lama infernale" è un arma molto pericolosa .  Molto potente , affilata come niente a questo mondo , infatti non vi appartiene ! E' un arma demoniaca che rilascia , a chi la impugna , potere demoniaco . Un angelo moribbe standone troppo a contatto , mentre un altro essere ne verrebbe corrotto . Persino tu che sei un demone non potresti resistere al suo potere e ne saresti sottomesso ! - disse M guardando il ragazzo piuttosto seriamente .

- Quindi un demone come Darius , gia corrotto dal male , avrebbe un aumento incredibile del suo potere solo tenendola in mano ! figuriamocci usandola !- disse Marco rendendosi conto delle potenzialità di quell'arma nelle mani del loro nemico .

- Esattamente ! anche io che sono un Nephilim avrei serie difficoltà ad affrontarlo - disse M , nervoso a quel pensiero .

- Come sei entrato in possesso di un arma del genere ?- chiese Marco , incuriosito .

Storie di un immortale : La regina dei maghiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora