𝑀𝑖𝑙𝑎𝑛𝑜

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Allison's pov

"Appunto, perché non lo conosco?cosa ho fatto di male per essere abbandonata così da lui?"
Rispondo io furiosa.

"Non ti ha abbandonata"
Risponde mia madre.
"È stato obbligato, era per una cosa importante"
Aggiunge poi.

"Così tanto importante da trascurare la sua unica figlia?"
Le dico io.

-"Ricordati che c'è anche tua sorella"

"Si ma non abbiamo lo stesso padre, io sto parlando di me non di lei"
Rispondo io fredda.
"E già che ci sei, mi sai dire perché sento delle voci?sto impazzendo"
Aggiungo poi.

-"Tu...Allison tu senti..."

"Si, io sento"
Rispondo io a tono.

-"Com'è la voce?"

"È di un uomo, è profonda, è come se fosse dentro di me ma loro non la sentono"
Dico io.
"Perché non la sentono?"
Ma mia madre non mi risponde, rimane a fissare il piatto ormai vuoto.
Ad un certo punto si alza di scatto e cammina velocemente verso la sua camera per poi entrarci e chiudere a chiave.

"Mamma!"
La seguo io da dietro, mi chiude la porta in faccia, continuo a bussare per circa un ora ma nulla.

"Allison forse è meglio lasciare stare"
Mi dice Harry appoggiando la sua mano sulla mia spalla.

"Ma io devo sapere che mi sta succedendo!"
Gli dico io, lui fa un sussulto, solo ora mi accorgo di aver urlato.
"Oh dio...scusa"
Aggiungo poi girandomi di nuovo verso la porta, mi strofino gli occhi e noto subito di star piangendo.

"Allison, vieni"
Mi dice Harry prendendomi per il polso girandomi, mi stringe a sé e mi accarezza la testa.
Non riesco a smettere di piangere, sarà perché sono troppo sensibile ma non posso sopportare le bugie soprattutto per tutto questo tempo.

"Stai tranquilla, lo scopriremo insieme"
Mi dice lui guardandomi e sorridendo.
"Smettila, non ti si addice"
Aggiunge poi passando un dito sopra alla mia guancia per togliere la lacrima che stava per scendere.

-

"Io vado a dormire, buonanotte"
Ci dice Vittoria sbadigliando, si gira ed entra nella camera degli ospiti chiudendo la porta.
Giro la maniglia ed entriamo nella mia stanza, mi giro e chiudo la porta.

"Vuoi restare qui? perché io mi dovrei cambiare"
Gli domando io mentre prendo il mio pigiama.

"Oh, forse è meglio se aspetto nel terrazzo"
Risponde lui, si gira, apre la finestra e chiude la tenda uscendo nello spazio fuori dalla camera.

Mi tolgo la maglia rimanendo in reggiseno per poi mettermi quella del pigiama, faccio lo stesso con i pantaloncini.

"Puoi entrare!"
Urlo io ad Harry, lui apre la finestra e sposta la tenda.

"Ora forse è meglio se esco io..."
Gli dico io avvicinandomi alla finestra.

"No, tu puoi restare"
Mi risponde lui.
Si toglie sia la maglia sia in pantaloni, io super in imbarazzo, mi giro.

"Da che parte vuoi dormire?"
Mi chiede lui da dietro, io mi giro e lo vedo vestito.

"Oh, alla tua sinistra"
Rispondo io indicando la parte più vicina alla finestra.

𝐴𝑛 𝑎𝑛𝑔𝑒𝑙: 𝑢𝑛 𝑣𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora