𝐶𝑎𝑠𝑎

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Allison's pov

Dopo circa due ore di treno arriviamo alla stazione King Cross di Londra.

"Dobbiamo scendere"
Interviene Hermione spezzando il silenzio.
Attraverso il piccolo corridoio dentro alla carrozza e scendo, mentre appoggio il piede destro sbaglio posizione e per poco non cado, Harry vedendo la scena, appoggia delicatamente la sua mano sulla mia schiena per sorreggermi.
"Grazie"
Lui mi sorride e alza lo sguardo per vedere il numero del binario.

"Ho visto i miei genitori, ci vediamo in questi mesi ragazzi"
Dice Ron facendoci un saluto con la mano.
Hermione poco dopo nota i suoi parenti vicino all'entrata della stazione e ci saluta con un abbraccio.

"Emh...dove dobbiamo andare?"
Chiede Harry confuso.

"All'aereoporto"
Gli rispondo io.

"Allison, posso parlarti un secondo in privato?"
Mi chiede Vittoria girandosi verso di me.

"Certo, scusa Harry"
Dico io al ragazzo, seguo Vittoria e andiamo accanto alla colonna del muro.

"Come facciamo con il viaggio?"
Mi dice lei stressata.

"Vittoria calmati, ci sarà un modo"
La tranquillizzo io.

-"Segui il tuo istinto"

"Vittoria hai sentito anche tu la voce?"
Le dico io girandomi attorno.

"Quale voce?"
"Allison non c'è nessuna voce"
Mi risponde lei.

È impossibile, quella voce era la stessa che ho sentito nella foresta, perché tutti non la sentono?

"Andiamo dai"
Mi dice lei andando incontro ad Harry.

-

Saliamo sull'aereo e cerchiamo dei posti liberi, troviamo tre sedili in fondo alla corsia e ci sediamo.
Harry si siede dalla parte del finestrino, Vittoria invece vicino a dove passano per portare da mangiare ed io rimango in mezzo.

Harry's pov

Siamo partiti da dieci minuti, sto guardando il cielo fuori dal piccolo finestrino ovale di fianco a me, è tutto così bello.

Ad un tratto sento qualcosa appoggiarsi sopra alla mia spalla sinistra e noto che Allison si è addormentata, allungo il braccio dietro al suo collo per farla stare più comoda e finisco per sbaglio con la mano a dare un piccolo colpo a Vittoria.
"Scusa"
Aggiungo poi.

"Tranquillo...Allison sta seriamente dormendo?"
Mi chiede lei sottovoce.

"Eh, si"
Le rispondo io.

"Vittoria, sono un po' preoccupato dal comportamento di Allison"
Le dico io guardando la ragazza.

"Come mai?"
Mi chiede lei confusa.

"Dice di sentire delle voci"
Le dico io, al suono delle mie parole Vittoria spalanca gli occhi.

"Quindi le aveva già sentite prima?"
Mi risponde lei sottovoce.

"Le ha sentite anche oggi?"
Chiedo io.

-"Sì"

"Ha avuto anche delle visioni con te?"
Chiedo io alla ragazza.

"No, mai da quel che so"
Mi risponde lei.

"Si prega di allacciare le cinture di sicurezza, si avvisa i passeggeri che a breve atterreremo nella città di Milano"
Annuncia l'autoparlante.

"Hei, sveglia"
Le dico io spostandole leggermente i capelli che aveva davanti agli occhi, alzo il braccio che avevo messo dietro alla sua testa, lei apre gli occhi piano piano e si alza.

𝐴𝑛 𝑎𝑛𝑔𝑒𝑙: 𝑢𝑛 𝑣𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora