L'amico gay

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Mi chiamo Jennifer, Sono amica di Dennis da parecchio tempo. Veramente tanto. Siamo ormai entrambi in quinta superiore seppure in classi diverse. Siamo piuttosto simili, veniamo entrambi da dei palazzi in una zona in provincia di Milano. Siamo piuttosto ambientati ai contesti umili e siamo cresciuti così. Andiamo spesso in giro assieme a fare parecchie cose, dallo shopping a svariate attività siccome Dennis è omosessuale si offre sempre di venire con me.
È come un fratello ormai, sempre presente nei miei giorni e soprattutto nelle difficoltà di qualsiasi tipo.
E così era normale per me averlo in casa, come quel giorno... Quel Martedì che sembrava essere come tutti gli altri.
Mi ero appena messa un vestito bellissimo, un capo appena acquistato di una stilista famosa
"Come mi sta?" È tutto argento e aderente al mio corpo.
"È bellissimo!" Esclama con i suoi occhi azzurro smeraldo immersi nei miei. Capelli neri che contornavano il viso e un abbigliamento casual, jeans stretti della Luis Vuitton e una maglietta bianca larga. I gay hanno davvero stile!
I suoi occhi mi guardano attentamente e mi squadrano.
Mi tolgo il vestito senza badare a lui, era capitato forse una o due volte che lo facessi perché comunque mi imbarazzo a spogliarmi vicino a qualcuno anche se so di avere un bel corpo. Sono poco alta ma ho un fisico asciutto, tonico e allenato. Ho un seno prosperoso e un po' meno per quanto riguarda il sedere.
Lui resta a fissarmi impietrito e nella mia mente non riesco più a capire cosa stia succedendo perché io sento una strana sensazione in tutto il mio corpo. Una scarica adrenalinica che scorre per il corpo, una emozione inspiegabile. Mai avevo sentito per lui queste cose, o forse non ci avevo fatto caso. Sento il piacere tutto concentrato nel ventre, di istinto mi bagno le labbra e lui mi guarda con occhi sempre più assorti che vedo dilatarsi. Cerco di ignorare tutto quello che sto sentendo. Non è plausibile e cerco di pensare ad altro ma mi scordo di vestirmi e nel voltarmi sento lui venire ad un centimetro dal mio viso.
Sento il calore del suo corpo poggiato al mio, il contatto dei suoi vestiti che comunque mi trasmette piacere. Respira vicino al mio collo e cerca di avvicinarsi alla bocca
"Che fai?" Dico quasi in un lamento
"Jenn io... Sto impazzendo" il suo respiro è irregolare e mi guarda vicino al mio collo
"Cioè? Che vuol dire?" Dico ridendo per sdrammatizzare questa situazione
"Cioè... cazzo Jenn" dice accostandosi pochi centimetri da me e scuotendo il viso
"Che succede Dennis? Mica hai scoperto che non sei gay?" Siamo sinceri io e lui, diciamo ogni cosa di noi ed è meglio chiarire subito!
"Jenn non sono mai stato gay... io ho finto..." sento la sua voce roca e spezzata. Mi giro per vederlo meglio in faccia ed è come se mi cadesse il mondo addosso. E mi dimentico sempre di essere in intimo. Lui ha una espressione delusa e affranta.
"Come? Finto?" Dico quasi urlando "in tutto questo tempo hai finto? Cioè mi hai sempre mentito?"
"Jenn io non volevo prenderti in giro"
"Ah, no?" Dico interrompendolo e schifandolo col mio massimo impegno.
"È nata che tu sei venuta a sentire sta cosa, hai voluto crederci e per me era semplicemente bello averti vicino..." dice col viso chinato e deluso
"Ti rendi conto che mi hai preso per il culo su una cosa così importante? Mi hai visto nuda, cazzo! Hai ascoltato cose intime!" Resta fisso a guardarmi e mi divora con gli occhi. Mi sento per un attimo sprofondare. Soggiogata dalla sua vicinanza e mi stupisco sempre più che tutto questo lo abbia scoperto adesso.
Faccio come per andare via, delusa da una simile bugia e spaventata da cosa stia succedendo dentro di me.
Lui tocca il mio corpo ancora in intimo e mi avvicina a lui. A stretto contatto con il suo corpo, i suoi jeans stretti. Metto in automatico le mani sulle sue spalle e tengo la testa leggermente chinata ma guardo le sue labbra morbide e un poco rossicce che si mischiano alle mie dandomi un brivido per tutto il corpo. Le assaporo gustandomi la sua bocca, ci baciamo prima dolcemente mentre le sue braccia mi avvolgono fino al sedere e io aspiro l'aria, mentre io resto sul suo collo e lasciamo andare tra di noi dei versi di piacere e dei mugugni quando lo stringo a me, per poi arrivare a mischiare tra noi le lingue che circolano affamate e vogliose. Stringo un po' i suoi capelli, facendolo gemere ai miei tocchi e facendomi fare altrettanto con il suo stringermi a se.

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