Capitolo 9- si c'est l'amour

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AUTRICE POV

Marinette era totalmente spiazzata. Tutte quelle che Adrien aveva detto su di lei erano...erano bellissime. Lei si stava semplicemente godendo il suono delle sue parole quando quattro di queste la lasciarono senza fiato: 'Vuoi essere la mia ragazza?'.
Adrien Agreste, la sua cotta adolescenziale, anzi no il suo amore adolescenziale, le aveva chiesto di fidanzarsi?? Era un sogno, uno dei tanti sogni che faceva su di lui ogni santa notte da più di cinque anni... No quello non era un sogno, era la realtà, e Marinette non poteva esserne più felice. Nonostante ciò resto in silenzio con la bocca aperta da toccare il pavimento nel tentativo di far fermare al suo cuore i fuochi d'artificio che erano scoppiati nel suo petto. Passò quasi un minuto e Adrien non sapeva più cosa pensare.
<<M-mari s-se non ri-ricambi n-no...>>
<<Sììììììì!!!! Si che ricambio Adrien! I-io ti amo!!! Voglio essere la tua ragazza, tua moglie, avere tre figli e in cane...no, un gatto...mmh no, un criceto...si! Tre figli e un criceto!!! Vivere con te per sempre! È questo il mio sogno da tipo sei anni!!! È difficile da metabolizzare che tu ami una ragazza così goffa e imbranata come me però... T-tu sei Adrien Agreste, il modello, il figlio dello stilista migliore del mondo, tu sei Chat Noir...e-e io sono solo Marinette... Come puoi amarmi?>> chiede la ragazza con una nota triste nella voce.
<<Oh al diavolo Marinette! Tu sei semplicemente fantastica! Non ti ho detto una cosa prima. Come sai io me ne sono andato di casa, e quando ritornai da mio padre solo per chiedergli questo favore, non mi aspettavo minimamente né che accettasse, né che...>>
<<Né che?>> chiese insistentemente la corvina.
<<Né che mi abbracciasse scusandosi con me per il padre che era stato, freddo e senza tatto. Tu Marinette senza volerlo hai riavvicinato in padre -se così Gabriel si poteva chiamare prima- e un figlio. Hai riavvicinato un uomo dalla doppia vita di Papillon ad un figlio con l'alter ego di Chat Noir. Ti rendi conto ora di quanto sei straordinaria?>>
<<Grazie Adrien. Sono immensamente felice che tu e tuo padre abbiate ritrovato la via... Ma questo non toglie il fatto che io sia maldestra, sgraziata e imbranata.>>
<<Senti Marinette sta zitta una buona volta e baciami.>>
Marinette deglutì a fatica e in meno di un secondo si trovò le labbra di Adrien sulle sue. Inizialmente era un bacio casto, ma poi il biondo senza pensarci chiese l'accesso con la lingua e siccome Marinette non glielo negò finirono per limonarsi a lungo. Si staccarono a malavoglia solo perché entrambi avevano bisogno di ossigeno; ma una volta preso un respiro ricominciavano a cacciarsi la lingua in gola. Passarono così l'ultimo quarto d'ora del loro appuntamento: a baciarsi appassionatamente.

MARINETTE POV

"Wow che bella sensazione, e poi Adrien bacia davvero da dio. Però brrr ho freddo..." pensò la corvina.
<<Mmh A-adrien...ho freddo...>>
<<V-vuoi andare a casa?>>
Io annuii e poi dissi: <<Ti amo Adrien. Ti amo con tutta me stessa!>>
<<Io ti amo di più Bugaboo>> rispose lui con aria giocosa, dandomi un bacetto sul naso.
<<Dai vieni, ti presto la mia giacca.>>
<<No no, ho la mia grazie.>> risposi riconoscente.
Adrien sorrise e ci dirigemmo verso l'ascensore.
<<Adrien?>> chiesi timida.
<<Sì, M'lady?>>
<<Ehm, chi pulisce qui...?>>
<<Oh non ti preoccupare, domani verrano due inservienti e sistemeranno tutto, io dovevo solo spegnere le candele.>> disse poi soffiando e spegnendo quest'ultime.
Dopodiché scendemmo fino ai piedi della Tour Eiffel. Neanche il tempo di uscire da sotto di essa che leggere gocce cominciarono a scendere.
<<Oh ma dai?? Sul serio?>> esclamai io divertita e un po' preoccupata, casa mia era lontanissima da lì! Come avremmo fatto?
<<Ehm Bugaboo?>> chiese Adrien <<casa mia è molto vicina se non vogliamo prenderci un acquazzone ci converrà andare lì, sempre che ha te non dispiaccia...>>
<<Oh no, nessun problema tranquillo! Solo sbrighiamoci prima di beccare il diluvio universale!!>> dissi io tranquillamente, anche se tranquilla non lo ero affatto!!!!
Punto 1: avrei dormito da Adrien,
Punto 2: stava piovendo a dirotto,
Punto 3: mi sarei dovuta fare una doccia a casa sua perché arriveremo lì completamente fradici! E se gli saltassero strane idee in mente? No, ma che dico! Lui non è Joel, lui è Adrien, non mi farà mai nulla. Anche se... Ok frena i pensieri perversi Marinette, lui non è Joel. Anche se non sarebbe niente male consumare con Adrien... Ma che vado pensando??  Neanche mezz'ora che stiamo insieme e già penso a scopare...! Pfff...
Ero assorta nei miei pensieri su quanto potesse essere bravo Adrien a letto, quando il diretto interessato mi chiese: <<Mari, se non ti dispiace ti prenderei in braccio...io sono più veloce e faremo prima ad arrivare e in più tu hai i tacchi...>>
<Già, hai ragione...>>
Adrien mi prese tra le braccia e cominciò a correre. Dopo cinque minuti che correva scoppiò veramente il diluvio. Quando arrivammo a casa -ovvero cinque minuti dopo- eravamo completamente fradici.
Io cercai di trattenermi dal ridere ma fallendo, quindi scoppiai in una fragorosa risata liberatoria, e Adrien mi seguì a ruota.
Ridendo mi guardai allo specchio, buona parte del trucco era colata, anche se avevo appoggiato la testa nell'incavo della sua testa, ma era servito a ben poco: sembravo un clown appena scappato da un circo. Questa mia bellissima visione del mio viso non fece che peggiorare l'attacco di risate che avevamo io e Adrien.
<<Aha-drien>> tra una risata e l'altra <<dovrei farmi una-ahah doccia...>>
<<Sì tranquilla, entra pure in bagno. Chiamami se vuoi compagnia>> aggiunse ridendo.
<<Contaci micetto>> risposi io sorniona. <<Più che altro poi come faccio col pigiama?>>
<<Se vuoi posso prestarti una delle mie magliette.>> disse <<Oppure puoi dormire già direttamente in intimo...>> disse scherzosamente.
<<Ah-ah accetto la proposta della maglietta, caro.>> dissi fiondandomi in doccia. Mi sciacquai per bene e una volta usciti mi annodai un asciugamano sopra al seno.
<<Già finito Purrr-incipessa?>> mi chiese il biondino.
Annuii e gli dissi che aveva il bagno libero. Ma lui rispose che si era già lavato nell'altro bagno.
<<Adrien, girati che mi devo cambiare.>> dissi io.
<<Se la mia signora comanda, io eseguisco.>> affermò girandosi.
Io infilai intimo e maglietta il più velocemente possibile, e quando ebbi indossato la maglietta mi accorsi che era leggermente corta... Non mi arrivava nemmeno metà coscia! Anzi sfiorava di poco la parte inferiore del sedere... Ma nonostante ciò sorrisi tra me e me dicendo che avrei potuto punire quel gattino cattivo per le sue battute pervertite.
<<Okay puoi girarti, ho finito.>> dissi maliziosamente, sapendo che aveva fatto apposta a darmi una maglietta un po' più corta.
Lui restò di stucco nel vedere le mie gambe così scoperte, ed io sorrisi.

ADRIEN POV

Okay, ammetto di avere appositamente dato a Marinette una maglietta un po' più corta, ma certo non mi aspettavo un tale risultato.
Dopo della rivelazione delle identità da supereroi ero strafelice che Marinette fosse Ladybug, ma quando mio padre ed io ci trasferimmo pensavo che non l'avrei più rivista. Ero distrutto. Allora decisi di chiudere il mio cuore all'amore e di divertirmi a fare molteplici 'avventure' con ragazze sexy solo per non pensare a lei. In realtà il primo giorno di scuola dell'Università mi ero avvicinato a quella corvina solo perché la trovavo molto sexy e perché inizialmente non l'avevo riconosciuta. Ma poi quando capii che era lei, il castello che avevo costruito in quegli anni lontani da lei, si era rivelato un castello di carte che quella corvina aveva fatto cadere con un solo soffio dalle labbra.
Non ero felice però di dover continuare a passare da una ragazza all'altra, non mi sentivo a mio agio. Fermai i miei pensieri e smisi di sbavare alla vista delle sensazionali gambe di Marinette. Con un ghigno capii il suo gioco e decisi di giocarci. Mi tolsi la maglietta rimanendo a torso nudo e la vidi deglutire a fatica nel vedere i miei addominali.
<<Mi piace dormire senza quando fa caldo.>> risposi semplicemente.

MARINETTE POV

Wow, che addominali... Beh se il micetto la mette così...dovrò impegnarmi un po' di più, beh peggio per lui. Un ghigno malizioso comparve sul mio viso, mi diressi verso il letto facendo ondeggiare leggermente i fianchi. Lo vidi guardare con desiderio il mio lato B.
Mi stesi sul letto invitandolo a venire anche lui. Quando fummo entrambi sul letto lui chiese: <<Allora Mari, cosa vuoi fare? Film, parlare? Tutto quello che vuoi.>>
<<Mmh, tutto quello che voglio...?>>

Angolo d'autrice

E sì, lo so. Sono stronza. Ma ci vuole un po' di suspance no? Beh ci sentiamo al prossimo capitolo. Adiossss

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