ADRIEN POV
Ero a terra. La spalla bruciava da morire e i rivoli di sangue caldo scendevano a fiotti. Ma non era certo per quello che stavo male.
"Sshh. Amore mio. Andrà tutto bene. Te lo prometto.>>" queste erano le parole che mi risuonavano in testa senza un ordine preciso. In realtà non ne capivo neanche il significato. Come poteva andare tutto bene se lei non c'era più...?
Sentivo la vista annebbiarsi e la mente vacillare. Per un momento pensai di lasciarmi andare tra le candide e vitree braccia della Morte, tanto oramai, cosa poteva importarmi? La mia unica ragione di vita se ne era andata, non avevo più alcun motivo per resistere al richiamo che Satana mi stava mandando.
Perché Satana e non Dio? Beh perché ero stato cieco, per anni avevo avuto l'occasione di rendere felice Marinette, e invece ero troppo preso a fare il coglione con indosso una tutina attillata. Ho avuto un altra occasione per riscattarmi e ho sbagliato anche questa volta. Beh direi che è il momento di dire addio a tutto.
Addio Parigi.
Addio Plagg.
Addio mamma.
Addio papà.
Addio a i miei amici.
E addio a te, mio dolce e tempestoso amore. Addio Marinette.
Mentre recitavo questi tristi convenevoli, sentivo le braccia della Morte che cominciavano a cullarmi dolcemente. Ad un certo punto una voce melodiosa ruppe quell'aura di religioso silenzio.Loneliness is a coat you wear
The dark shade of blue is always there
Emptiness is a place you’re in
With nothing to lose and nothing to winThe sun ain’t gonna shine anymore
The moon ain’t gonna rise in the sky
The tears are always clouding your eyes
When you’re without herLonely without you, baby
So lonely
I can’t go on
On without herSorrisi al ricordo delle parole di quella canzone... È stata la prima che mamma mi insegnò a suonare al piano. Fortuna volle che Marinette sapesse il testo, e siccome la canzone piaceva molto ad entrambi, io mi msi a suonarla al piano e Marinette cantò.
La sua voce soave era senza dubbio la cosa più bella che avessi mai udito.
Le parole del testo stavano ancora risuonando nella mia mente e per questo non mi accorsi del tipo che con il telefono in mano era intento a chiamare l'ambulanza e poi la polizia... Ecco cosa intendeva Marinette! Lei l'avrà visto e avrà pensato che lui avrebbe chiamato l'ambulanza e la polizia.
Con il pensiero che forse non tutto era ancora perduto, cercai di sottrarmi al gelido abbraccio della Morte.
Ad un certo punto le sirene della polizia e dell'ambulanza squarciarono la quiete di quel vicolo appartato.
Medici e paramedici si diressero verso di me e mi caricarono su una barella, iniettandomi flebo su flebo.
Nel frattempo quel buon cristo di ragazzo stava parlando alla polizia raccontando tutto ciò che era successo. A quel punto pensai: "È finita Joel. Sei ufficialmente fottuto."MARINETTE POV
Quanto tempo sarà passato dagli avvenimenti in quella stradina? Un'ora? Due? Beh poco importava, Joel aveva già provveduto a fare ciò per cui era venuto. Mi aveva violentata già ben due volte. Ed ora giaccio qui, nuda, dolorante e piena di orribili succhiotti, su questo pavimento lercio.
Dopo lo sparo, vidi colui che poteva essere la mia salvezza, o se non la mia, almeno quella di Adrien. Era un ragazzo mingherlino, troppo magro e fragile per poter sfidare Joel nel corpo a corpo, anche perché il bastardo stupratore sopracitato, era armato di pistola. Però avrebbe potuto sicuramente chiamare ambulanza e polizia; perlomeno Adrien non sarebbe morto dissanguato.
Comunque tornando al presente, ero abbastanza preoccupata poiché anche se al momento ero sola, Joel sarebbe tornato a breve e con lui avrebbe portato una adorabile pillola usata per il nobile scopo di aumentare la voglia e le prestazioni sessuali. Insomma una signora pillola.
Beh ora vi starete chiedendo: "Marinette diciamocelo in tutta sincerità, non sei mai stata sarcastica in tutta la tua vita e decidi di diventarlo ora che stai per essere stuprata per una terza volta?? Fattelo dire ragazza, sei strana forte..."
Beh, che posso dire se non: avete ragione...? Ma io mi comporto così solo perché mi ricorda il mio Chaton... Oh il mio Chaton, quanto mi manca...!
Fui riscossa dai miei pensieri nel sentire dei rumori provenienti dalla stanza accanto. Presi tutto il coraggio che avevo in corpo. Io ero Ladybug. Certo, ora non potevo più vantare uno yo-yo o una tutina in lattex super-attillata, però ciò non toglieva il fatto che io ero Ladybug, con o senza maschera. Elaborai velocemente un piano: avrei come prima cosa aspettato che quel pazzo tornasse per violentarmi e, una volta che si fosse chinato per darmi il bicchiere d'acqua con all'interno l'amatissima pillola, gli avrei sferrato una ginocchiata nel punto teorico in cui dovrebbero trovarsi i suoi testicoli -dico teorico perché sono sicura che un verme come lui ne sia totalmente privo- e dopo essermi accertata di avergli fatto veramente male, sarei scappata.
Però prima di fare tutto ciò infilai i pantaloncini e la maglietta, senza curarmi di indossare la biancheria.
Quando venne aveva in mano il bicchiere come previsto e, sempre come da secondo i piani, gli tirai un bel calcio non appena si abbassò verso di me.
<<Aaaaaahhh!!!! Porca troia!!! Che maleeeee!! Tu brutta zoccola schifosa, torna immediatamente quiiiii!!!!>> sbraitò tenendosi le palle e accasciandosi a terra.
Sperai con tutto il mio cuore di averlo reso sterile. Sarebbe stata una minima vendetta in confronto a ciò che fece subire a me e ad Adrien. Adrien... Dovevo assolutamente andarmene via, scappare e trovare la stazione di polizia più vicina e mettere fine alla pubblica circolazione di quell'essere immondo, chiamato per concessione divina "persona".
Uscii da quella camera mi diressi velocemente verso l'uscita di quel sudicio monolocale.
Una volta fuori scesi le scale il più velocemente possibile le scale, decisa a mettere quanta più distanza possibile da lui.
Una volta fuori dal palazzo corsi a perdifiato per una cinquantina di metri e chiesi al primo passante che capitava se sapeva dirmi dove si trovava la stazione di polizia più vicina.Angolo d'autrice
Ehilà! So di aver detto un capitolo e poi l'epilogo però mi è inaspettatamente venuto più lungo del solito e ho dovuto chiudere il capitolo.
Per farmi perdonare il ritardo abissale mi metto subito a scrivere il prossimo capitolo! Detto questo... Sciaooo❤️❤️❤️❤️
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Una Vita per Te
Fanfiction[COMPLETA] Marinette non si sarebbe mai potuta scordare di lui. Certo, Papillon era stato sconfitto... aveva detto addio a Tikki, e ormai tutti i supereroi sapevano l'identità di ognuno. Lei era felice, dopotutto. Ma un seducente biondino sceso da...