Capitolo 10- sogni

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*Attenzione: in queste scene sono descritte svariati tentativi -falliti- di portare un rapporto intimo tra due persone al 'livello successivo'. Se non ve la sentite di leggere fermatevi e saltate fino a che non troverete i trattini. Se invece non vedete l'ora di cominciare a leggere...benvenuti a Pervy Landia*

MARINETTE POV

<<Tutto quello che voglio...?>> ripetei sensualmente mettendomi a cavalcioni su di lui e cominciando a tracciare la linea dei suoi pettorali con in dito leggermente bagnato di saliva.
Adrien provò a baciarmi ma io lo fermai. <<Non così in fretta gattino.>>
Lentamente cominciai a muovere i fianchi mentre le mie mani facevano carezze all'addome di Adrien.
Quando cominciai a muovere il bacino sopra la stoffa dei pantaloni di Adrien lui cominciò a gemere e le sue mani mi toccarono la schiena passando sotto la maglietta e cercando di slacciare il reggiseno.
<<No, no. Stasera si rimane vestiti, tesoruccio. Però voglio vedere fino a quanto riesci a resistere là sotto...>> dissi ghignando, ma poi mi venne un idea a dir poco geniale. Cominciai ad avvicinare il viso al punto in cui si trovava l'erezione di Adrien, che si faceva sempre più imponente. Sempre con i pantaloni addosso cominciai a strusciare il mio viso in quel punto dando anche dei baci di tanto in tanto mentre Adrien cercava disperatamente di trattenere i gemiti.
Dopo un po' che continuavo a fare quei gesti decisi di cambiare bersaglio, puntando il collo e la pancia del mio amato. Cominciai con semplici leccatine sul collo e sui capezzoli, ma dopo un po' cominciai lasciando veri e propri succhiotti. Ad un certo punto mi fermai, non sapendo cosa fare. Adrien colse quell'istante per ribaltare le posizioni: era giunto il momento di restituirmi il favore.

ADRIEN POV

Cavolo, la mia Insettina sapeva bene come torturarmi... Ma dopotutto ora che siamo in ballo, balliamo.
Quando Marinette si fermò per pensare alla mia prossima tortura, colsi l'occasione e ribaltai le posizioni.
Cominciai quindi a darle languidi baci sul collo scendendo fino a dove lo scollo della maglietta permetteva; poi fece lo stesso lavoro sulle lisce gambe della ragazza.
Era un bel po' che andavamo avanti a farci succhiotti e a darci baci leccatine varie sul corpo, e devo ammettere che mi stavo eccitando parecchio. Le stavo facendo un succhiotto appena sopra l'elastico delle mutandine quando capii che si era addormentata.
Allora le diedi un bacio sulla fronte per poi dirigermi al bagno del piano di sotto per risolvere un piccolo problemino che risiedeva nella parte inferiore del mio corpo. [No, non sono i piedi brutti feticisti😜]
Entrai in bagno sospirando: ero al settimo cielo perché i miei desideri si erano avverati finalmente, ora la mia vita era quasi perfetta, mio padre sembrava essersi riscattato ed era ritornato l'uomo divertente e caloroso ma pur sempre professionale e rigido che era un tempo, e poi avevo finalmente trovato una ragione per vivere: e quella ragione si chiamava Marinette. Solo una cosa mi mancava, ma non l'avrei mai potuta ottenere...mia madre non c'era più, ed io dovevo capirlo ed abituarmici.
Sospirai e tornai a focalizzarmi sull'erezione pulsante che spingeva sul cavallo dei miei jeans. Presi la carta igienica e attuai la masturbazione più veloce e silenziosa che io avessi mai fatto. Beh, certo, ero già sul punto di venire, e poi non avevo intenzione di farmi ribeccare da Marinette a masturbarmi pensando a lei. Eh già perché pensai a lei nel mentre che lo facevo.
Silenziosamente tornai in camera da letto e vidi la mia principessa dormire un po' scossa, agitandosi nel letto. Senza pensarci due volte mi infilai anch'io con lei sotto le coperte e la coccolai finché il sonno non ebbe la meglio su di me.

MARINETTE POV

Sognai per l'ennesima volta il primo stupro al quale Joel mi sottopose.
Lui che mi denudava ed io che urlavo disperatamente. Poi lui mi palpava e mi toccava i seni continuando ad ignorare le mie urla e lei mie lacrime.
Sognai la sua mano che si infilava nelle mutande infilando le sue dita da maiale nella mia apertura grattando e graffiando ovunque.
Continuavo a fare quel sogno da anni, e questa fu la prima volta che mutò.
I fatti erano uguali all'inizio, me poi arrivava Adrien che cominciava a prendere a pugni Joel. Poi senza guardare mi passa dei vestiti e, una volta che non sono più nuda, si inginocchia e mi dice tutto ciò che mi ha detto stasera sulla Torre Eiffel.
Io poi mi butto tra le sue braccia e inizio a baciarlo con trasporto.
Ad un certo punto apro gli occhi e sento il respiro caldo di Adrien sul mio collo, mi accoccolo maggiormente a lui poggiando la testa nell'incavo del suo collo e sorridendo ringrazio tutti i santi per essere stata così fortunata.

ADRIEN POV

Sognai io e Marinette sul divano intenti a guardare in film. Quando il film finisce mi alzo dal letto e mi inginocchio davanti alla donna dai capelli corvini; apro una scatoletta con dento un anello tempestato di diamanti e chiedo con voce tremante: <<Marinette Dupain-Cheng, io ti amo più della mia stessa vita. Sei la mia unica ragione di vivere e la mia gioia più grande: vuoi rendermi l'uomo più felice di questa terra...sposandomi?>>
Lei si mette le mani alla bocca ed esclama: <<Sì, sìììììì!!! Con tutto il mio cuore SÌÌÌ!!! Ti amo Adrien. Troppo.>>
Detto questo ci abbracciamo felici con le lacrime agli occhi.
Poi vedo che tutto diventa nero per poi trasformarsi in una chiesa tutta addobbata, con un sacco di invitati che si alzano in piedi. Ad un certo punto entra una giovane e bellissima donna coi i capelli corvini accompagnata da un uomo alto e possente. Parte la marcia nuziale e lei si ferma davanti a me dando un bacio sulla guancia all'uomo.
Il prete ci guarda pronuncia le formule e poi dice: <<Ora puoi baciare la sposa!!>>
Lo schermo si fa di nuovo tutto nero e poi sfuma in una sala d'ospedale.
Io stringo la mano ad una donna con gli occhi blu e piangendo prendo in mano l'esserino biondo come me e con gli stessi occhi di Marinette dicendo: <<Benvenuta in famiglia Emma Agreste.>>

MARINETTE POV

Mi sveglio sentendo Adrien mormorare qualcosa nel sonno.
<<Oh Emma, sei bellissima. Sei perfetta... Morirei per te.>> biascicava Adrien nel sonno.
"Emma?? Chi è Emma??" pensai io in preda alla rabbia. Poi lui disse ancora.
<<Ti amo.>>
Non appena lo disse sentii il cuore che mi si spezzava in mille pezzi, ma poi lui parlò ancora.
<<Ti amo, figlia mia.>>
"Figlia? Come figlia?"
<<Io e la mamma siamo fieri di te. Già io e Marinette siamo proprio fieri.>>
"Io e Marinette?? Possibile che stava sognando di avere dei bambini con me" il cuore mi si riaggiustò nel petto e abbracciando forte il mio uomo mi riaddormentai.

Angolo d'autrice

Ciao a tutti! Spero che il capitolo vi sia piaciuto! E siccome non ho voglia do stare qui a girarmi i pollici vi saluto, al prossimo capitolo!!!❤️💕🐞

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