La nave era in viaggio da un giorno. Il capitano era concentrato sulla sua nuova preda, Jane.
La sistemò nella stanza di fianco alla sua, una delle migliori.
L'atmosfera era tranquilla, la sera avevano cenato in compagnia grazie alla richiesta fatta da Kaia di mangiare tutti insieme.
La donzella si era ambientata bene nell'equipaggio e tutti erano felici di averla nella banda.Il Capitano era al timone e non smetteva un attimo di osservare l'affascinante straniera che era seduta sul bordo della nave ad assaporare l'aria di mare.
Lei lo guardava da lontano, lo teneva sempre d'occhio.
I suoi capelli biondi si intrecciavano liberi con l'aria lasciandole il viso completamente scoperto e dando la possibilità al pirata di osservarla meglio.« Perché "Merida"? » domandò lei cercando di non essere troppo sgarbata.
« Era mia madre. Mio padre, il Capitano Blade, era uno dei pirati più temuti dei sette mari. Quando si sposarono lui la portò in luna di miele su questo vascello, fu li che diede il nome alla nave. » rispose lui fiero di raccontare la sua storia.
« Ed ora dove sono, se posso azzardarmi.» chiese lei sempre più curiosa.
« Sono morti. Mia madre morì dandomi alla luce, mio padre invece in una guerra con dei mostri. Ci fu un naufragio, dei dannati MOSTRI attaccarono la nostra nave, io avevo solo sette anni. Nessuno tornò indietro da quella battaglia, solo io. Sto andando li per vendicarmi. » I suoi occhi si colmarono di rabbia e diventarono sempre più cupi, il modo in cui accentuava la parola "mostri" senza specificare che creature fossero davvero, faceva capire quanto odio provasse per loro.
Lei restò lì ad ascoltarlo e in qualche modo a cercare di consolarlo.
« Posso? » chiese lei indicando il timone.
« Una donna a guidare il mio vascello? Dovrei essere pazzo per permetterlo!» esclamò lui accennando un sorriso.
« Andiamo Capitano, mettimi alla prova!» lo provocò lei.
Restò a guardarla per un istante, quella provocazione aveva colpito il bersaglio e lui c'era cascato.
Standole così vicino poteva sentire il suo dolce profumo, era ammaliato da lei.
Si convinse e si spostó posizionandosi dietro di lei per aiutarla a dirigere la nave.
Il pirata sbruffone forse non voleva ammetterlo ma quella dolce fanciulla stava riuscendo a sciogliere quel masso di pietra che aveva al posto del cuore.~ 1700 ~
Spedate l'ancora vecchi topi di sentina! Salpiamo per una nuova rotta » sbraitò il Capitano Blade.
« Si signore! » l'equipaggio iniziò ad alzare le vele ed a preparare il maestoso veliero.
« Capitano, mio signore. Dove siamo diretti? » domandò un marinaio.
« Molto vicini alla presa di Davy, ma prima faremo un paio di tappe. Dobbiamo fare provviste, il viaggio è lungo!» affermò il capitano sorseggiando il rum dalla sua borraccia.
Prese la sua bussola e la controllò stringendo forte il timone per essere certo di andare nella giusta direzione.
« Rotta a babordo! » ordinò.
Immediatamente i marinai risposero in coro come se ci fosse l'eco « a babordoo! » per farlo sentire a tutta la nave.Il mare era calmo ed il vento favorevole, la rotta era chiara e l'equipaggio aveva rum a sufficienza per affrontare quel viaggio.
Nessuno di loro sapeva dov'erano diretti, ma gli ordini non li avrebbe messi in discussione nessun marinaio sano di mente.
L'ultimo che aveva provato a contraddirlo finii rinchiuso in un baule pieno di scorpioni.« Salve... Capitano ! » Merida salutò il suo neo sposo con una pacca sul sedere.
« Merida » scoccò un bacio sulle labbra alla sua adorata moglie « Sei pronta per la nostra luna di miele? » le domandò.
« Con voi al mio fianco e del buon rum? Che domande! Non vedo l'ora! » affermò la nuova piratessa.
« Così giovane e cosi sicura di sè! Per questo ti ho sposato, Merida »
Blade continuò a veleggiare verso la sua destinazione, con la neo sposa al suo fianco e un fedele equipaggio ad assisterlo.Fu in quel momento che finalmente decise il nome del suo maestoso vascello, MERIDA.
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𝕴 𝕾𝖊𝖌𝖗𝖊𝖙𝖎 𝕯𝖊𝖑 𝕸𝖆𝖗𝖊
FantasyDue mondi in lotta per lo stesso motivo. Kaia e Dylan sono molto simili, provenienti da famiglie amanti del potere. Una guerra, che ha lasciato molti vuoti che per anno non sono stati colmati. "~ 1728 ~ Il sole splendeva alto nel cielo, il mare era...