~ The Aunt Lost ~

22 4 13
                                    

« Credevi davvero che io e Kendra avessimo un trascorso? » disse Dylan mentre cercava di non ridere.
« No, certo che no!» disse Kaia con un tono di voce estremamente basso, mentre cercava di nascondere le sue guance rosate che iniziarono ad apparire sul suo viso pallido.
John non aggiunse nulla, così avrebbe evitato di metterla ancor di più in imbarazzo.
I due, ormai da qualche ora, si erano incamminati verso una delle più grandi grotte della città.
Il pirata non aveva ancora avvertito la ragazza di chi li stesse aspettando, come suo solito aveva tenuto nascosto tutto.
Pensava di essere invincibile e quindi di non dover riferire alla sua, ormai compagna di viaggio, dei pericoli che avrebbero dovuto affrontare proseguendo.
John si incupì, gli tornò in mente il ricordo di sua madre che gli raccontava di una donna che un giorno lo avrebbe trovato. Corrosa dall'odio per lei, avrebbe cercato vendetta su suo figlio, ovvero John.
Non sapeva il perché del tanto disprezzo verso di lui e tantomeno chi fosse questa donna.
Ma sapeva dov'era e non sarebbe stato con le mani in mano per farsi trovare ed uccidere.
L'avrebbe anticipata.

~ 1700 - 1720 ~

Naida governava Poseidonia da anni ormai. Suo marito, Re Tritone, era deceduto anni prima per un malessere e lei continuò a regnare da sola con il compito di crescere la loro figlia nel modo più giusto possibile.

Cosa c'è di più difficile di crescere una bambina da sola?
Trovarsene due.

Prima della morte del marito, Naida trovò una bambina della stessa età della loro primogenita Lorelai.
La trovò in superficie legata ad un pezzo di legno, qualcuno l'aveva abbandonata.
Decise insieme al marito, di accoglierla nella loro famiglia.
La chiamarono Ayda, il suo nome stava per "visitatrice".
Naida le donó una bellissima coda, per poter restare insieme a loro e continuare così a vivere tranquillamente nel loro regno.

Governare un intero regno non era semplice, ma Naida non si fece abbattere dalla disperazione e con onore diede agli abitanti di Poseidonia una sovrana di tutto rispetto.
Questi ultimi la veneravano, lei passava la maggior parte del tempo a cercare di risolvere i loro problemi.
Non trascurava mai nessuno.

Ayda e Lorelai crescevano insieme come due sorelle, consapevoli entrambi di non esserlo realmente.
Si volevano bene, Lorelai era stata entusiasta di accogliere la sorellastra nella sua famiglia e di poter crescere assieme a qualcuno.
Naida non aveva mai fatto differenze tra loro, trattava entrambe allo stesso modo.

Gli anni passavano e loro divenivano sempre più belle.
Lorelai era felice, aspettava una bambina insieme a suo marito Aslan. Ma ad Ayda iniziava a mancare qualcosa.
Non si sentiva completamente a casa.

Convocò la regina spiegandole quello che stava provando.
« Madre, io non mi sento a casa qui. Sento che mi manca qualcosa. Devo scoprire chi sono davvero. »
Naida conosceva la verità, sapeva che prima o poi avrebbe dovuto spiegarle tutto.
« Ayda cara, quando ti ho trovata quasi giacevi su quel pezzo di legno fradicio. Decisi di indagare e trovare chiunque avesse deciso di commettere un atto così tremendo. » disse la sovrana.
« E chi è stato a farmi questo? Cos'avevo fatto di male? » rispose Ayda piena di voglia di sapere.
« Tu non avevi fatto nulla Ayda. La tua vera madre ti abbandonò perché tu non eri come la tua gemella. Tua sorella, Merida, non aveva i poteri che hai tu. Nel luogo in cui sei nata, sulla terra ferma , avere doti magiche è una mostruosità. Ti accolsi nella nostra famiglia consapevole che un giorno, a malincuore avrei dovuto dirti tutto questo. Sapendo che, probabilmente ti avrei persa. » rispose Naida.
« Madre, voglio andare a cercare la mia vera famiglia, vorrei fargli vedere che non sono il mostro che loro credono. Lasciatemi andare. » implorò la ragazza.
« Come desideri, mia cara. » Naida diede un ciondolo alla figliastra e continuò il suo discorso « quando arriverai sulla terra ferma, il tuo corpo tornerà alla sua forma originale. »
Ayda abbracciò la madre e senza voltarsi neanche una volta, lasciò il popolo di Poseidonia.

Ma non andò tutto come previsto, quando arrivò da sua sorella, Merida, vide che era sposata con il più grande Pirata dei sette mari. Vide il suo pancione.
Un'altra sorella sposata in procinto di avere un erede.
Lei era stata così occupata a trovare il suo posto, che non aveva avuto tempo per l'amore.
Non ebbe la forza di presentarsi.
La sua rabbia però, iniziò a crescere sempre di più ogni giorno.

Corrosa dall'odio provó gioia nel sapere che la donna che l'aveva abbandonata era morta anni prima, così che non avrebbe potuto godere del suo adorato nipote.

Mentre la pancia di Merida cresceva lei si affidò ad uno stregone oscuro che le insegnò tutto quello che doveva sapere sulla magia oscura.
Si fece insegnare tutto, dal più banale al più potente degli incantesimi.
Con l'odio che aveva dentro, riuscì ad imparare tutto in poco tempo.

Dyomti era diventato il più potente stregone di tutti i tempi, la magia che praticava era invincibile, nessuno osava sfidarlo.
La sua forma era mostruosa.
Il suo corpo ricoperto di squame, i suoi denti neri e gialli avrebbero potuto staccare la corazza di un rinoceronte.
Le sue unghie potevano intagliare il legno come una sega.

Si diceva che quella non fosse il suo vero aspetto e che sua moglie stava ancora cercando il modo di liberarlo da quella punizione inflittagli da un reato che aveva commesso.

Al nono mese di gravidanza, Ayda si presentò da Merida.
Maledì lei ed il suo bambino.
« Mi avete abbandonato facendomi passare per un mostro. Ora pagherai tu, ed il tuo bambino! Sono cresciuta senza la mia vera madre e così accadrà al tuo adorato figlio!» disse Ayda sempre più corrosa dall'odio.
« Chi sei tu, cosa vuoi da noi, da mio figlio! » disse Merida in preda al panico trovandosi davanti ad una strega così perfida.
« Il giorno della nascita di tuo figlio, tu morirai. Non potrai vedere tuo figlio aprire gli occhi ne sentirai il suo primo pianto. Addio, sorellina.» annunciò Ayda mentre si dissolveva in una nube di fumo nera, senza neanche ascoltare le parole di Merida che la imploravano.

Nessuno aveva avuto pietà per lei.
Aspettò il giorno della nascita del bambino e restò a godersi lo spettacolo.
Provó gioia nel vedere la disperazione del Capitano Blade mentre l'anima di Merida lasciava il suo corpo.

Quando tornò a casa scoprì che Naida si era ammalata gravemente.
Era stata colpa sua, avrebbe dovuto rinunciare ad una persona cara per compiere quell'atto osceno.
E proprio mentre Lorelai dava alla luce Kaia, il cuore di Naida si fermò.

Ayda corse a rifugiarsi in una città lontana, Lorelai cercò di perdonarla, di farla restare con loro, ma Ayda non riusciva a trovare pace.

Si rinchiuse nel suo castello nella parte più oscura e da nessuno visitata della città fantasma, aspettando il giorno in cui avrebbe potuto vendicarsi e mettere le mani su quello che doveva essere suo nipote, John.

Vi giuro che ricomincerò a pubblicare i capitoli costantemente, purtroppo ho avuto dei problemi e non sono riuscita a combinare nulla!Ho cercato di fare un capitolo più lungo del solito per farmi perdonare! Scusate!

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Vi giuro che ricomincerò a pubblicare i capitoli costantemente, purtroppo ho avuto dei problemi e non sono riuscita a combinare nulla!
Ho cercato di fare un capitolo più lungo del solito per farmi perdonare!
Scusate!

Vi voglio bene piccoli pirati lettori.

𝕴 𝕾𝖊𝖌𝖗𝖊𝖙𝖎 𝕯𝖊𝖑 𝕸𝖆𝖗𝖊 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora