Due mondi in lotta per lo stesso motivo.
Kaia e Dylan sono molto simili, provenienti da famiglie amanti del potere.
Una guerra, che ha lasciato molti vuoti che per anno non sono stati colmati.
"~ 1728 ~
Il sole splendeva alto nel cielo, il mare era...
John era a conoscenza di questa donna che era ormai alla sua ricerca da anni. Nel corso del sua crescita, Kendra aveva insegnato al piccolo John che: chi scherza con la magia oscura, non è una persona da sottovalutare, diceva:
" A chiunque verrà marchiato il cuore con l'oscurità, difficilmente riuscirà a rincontrare la luce. "
John si era preparato a tutto, a qualsiasi tipo di mostro, anche a morire pur di conoscere colei che lo aveva condannato a crescere senza sua madre.
Con Kaia iniziò l'ennesimo percorso verso l'ignoto. Stavolta non avrebbero ricevuto nessun tipo di aiuto. L'unica persona che poteva essergli utile, era Merida, che oramai giaceva beata.
Lungo il sentiero per raggiungere la donna misteriosa, (di cui John non conosceva neanche il nome) non era stata pronunciata neanche una sillaba da nessuno dei due. Kaia aveva capito che c'era qualcosa sotto di doloroso per il pirata e non voleva affrontare l'argomento per paura di iniziare un discorso imbarazzante.
Camminarono a lungo per un sentiero ghiaioso all'interno del paese, circondati da case colorate e inebriati dai profumi delle varie cucine che fuoriuscivano dalle finestre spalancate delle case. Si fermarono anche a mangiare in una piccola taverna, il tutto senza rivolgersi la parola. Kaia intanto, era estasiata per quella bellissima cittadina in cui erano. Non aveva mai visto un luogo così colorato e allegro, certo non sapeva cosa la stesse aspettando ma in quel momento era troppo concentrata nell'ammirare le case piene di colori e decorazioni per pensarci.
Fu John a rompere il ghiaccio. « Mia madre è stata uccisa » disse solo. Ci fu un momento di silenzio da parte di Kaia che venne sorpresa da quelle parole. Non rispose sperando in una continuazione del discorso e così accadde. « Doveva essere mia zia, colei che l'ha maledetta. Per gelosia, le lanciò una maledizione. Il giorno della mia nascita lei sarebbe morta e così è stato. Mia madre è morta nello stesso momento in cui io ho emesso il mio primo respiro, lei ha guardato la luce per l'ultima volta » concluse. « E tu come lo sai?» chiese Kaia. « Il problema è che lo so solo io. Tutti hanno sempre pensato ad un problema con la gravidanza. Ma lei me lo aveva raccontato mentre io ero ancora nell'utero. Era una specie di magia o incantesimo. Voleva che lo sapessi e ci è riuscita. Forse voleva che la vendicassi e ora sono qua per questo! » esclamò John stringendo i denti. « O magari voleva solo farti sapere che non è stato a causa tua...» cercò di calmarlo Kaia.
Il silenzio caló subito dopo le parole della ragazza. Come se John stesse cercando disperatamente delle risposte al discorso che aveva appena fatto e quella di Kaia non fosse la risposta adatta a lui.
Avanzarono nel loro cammino arrivando alla fine del paese e continuarono superando la foresta, che era attraversata da un bellissimo ruscello, di cui si poteva vedere il fondo. Era contornata da alberi che si alzavano altissimi, sani e verdi. Si potevano sentire gli uccellini che cantavano, gli scoiattoli saltavano da un ramo all'altro agilmente. Era pieno di bellissimi animali nel bosco. L'aria profumava di tanti fiori diversi, di erba fresca. Era rilassante e il panorama non era da meno illuminato dal sole che filtrava tra i rami e faceva brillare l'acqua.
Ad un certo punto iniziarono ad intravedersi delle foglie per terra, si poteva capire che si trovavano li da tanto perché erano secche, scricchiolavano al passaggio dei due e facevano un rumore fastidioso. Gli animali non si avvicinavano a quella zona, si tenevano alla larga come se fossero spaventati. Il sole non riusciva ad entrare, gli alberi erano fitti e spenti. Anche l'acqua era diventata scura e sporca. Gli animali che vivevano in quella parte della foresta erano aggressivi e per nulla gioiosi.
Kaia istintivamente si avvicinò a John e lui l'accolse restandole a fianco. Attraversarono quel luogo oscuro, pareva di aver cambiato città, ma avevano percorso solo qualche metro.
Camminarono vicini per un bel po' di tempo, finché finalmente giunsero ad una reggia...
CONTINUA...
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Ho cercato di far uscire il capitolo il prima possibile, ma forse vi sto lasciando con ancora più ansia. Cercherò di pubblicare il continuo domani, così da non farvi attendere tanto!
