𝕴 𝕾𝖊𝖌𝖗𝖊𝖙𝖎 𝕯𝖊𝖑 𝕸𝖆𝖗𝖊

~ The Mystery Of The Runic Alphabet -

Ed eccoli nuovamente sul vascello accompagnati da un mistero da risolvere.
Un incantesimo runico da tradurre, un città invisibile da trovare e una ciurma da guidare in un luogo che non si può vedere.
Kendra aggiunse un pezzo al puzzle e ne tolse un altro.
Ma come faceva a sapere che insieme sarebbero riusciti a venirne a capo?
Mancavano due giorni alla partenza, ventiquattro ore in meno per cercare una soluzione.

I due cercarono in tutto il villaggio qualcuno che li aiutasse a tradurre il loro incantesimo.
Parlarono con i commercianti, con altri marinai che stazionavano al porto.
Parlarono anche con quelli che si trovavano di passaggio alla locanda.
Non trovarono nulla.
Mancava solo una piccola bottega da perlustrare.
Era completamente di legno, all'esterno trasandato.
Non ispirava molta fiducia.
A gestirla vi era una signora, forse anziana, lo si poteva immaginare dalla gobba.
Non si vedeva bene il suo volto, ne il suo corpo. Era coperta da un lunghissimo mantello verde smeraldo.
Il cappuccio le nascondeva completamente il capo e il viso.
I due entrarono sperando di riuscire a trovare qualcosa.
Iniziarono a frugare in tutto il botteghino, cercando un qualsiasi oggetto che somigliasse a delle rune o semplicemente delle pietre.
Cercarono in ogni angolo del negozio, ma trovarono solamente cianfrusaglie tra cui, vecchi orologi, coltelli, piccoli forzieri.
Tanti tesori di poco valore, ma delle rune non vi era traccia.

La donna incuriosita dai due, decise di avvicinarsi a loro nel tentativo di aiutarli.
« Buona sera miei giovani ragazzi. Che state cercando così insistentemente? » chiese con infinita gentilezza.
Kaia quasi prese una mensola in testa dalla paura e John non ci mise molto a tirare fuori la spada.
Quando si resero conto che era solo una povera vecchia tirarono un sospiro di sollievo.
« Salve signora, stiamo cercando di tradurre un...»
Kaia lo interruppe immediatamente. Era impazzito a sbandierare tutto alla prima persona che si trovava davanti? Non lo sapeva che non bisogna fidarsi degli estranei?
Per essere un pirata, era proprio ingenuo.
« Stiamo cercando delle rune. Sa dove possiamo trovarle?» chiese.
Ma la signora conosceva bene l'atteggiamento della ragazza ma non si offese, era previdente oltre che sveglia. Ottime qualità ai suoi occhi.
Per questo decise di aiutarli.
« Le rune che cercate si trovano a nord della foresta in uno scrigno di bronzo. Ma attenzione, sono protette da un potente guardiano. » disse la vecchietta.
Kaia iniziò a fidarsi della signora e le fu grata per l'aiuto che aveva dato a lei e al suo accompagnatore.
« Chi è questo potente guardiano? » chiese Kaia, curiosa come al solito.
« Era puro, fiero. È stato maledetto per custodire il forziere. Legato ad una maledizione che gli impone di uccidere chiunque si avvicini ad esso. » spiegò la donna.
« Non sarà un problema, sono un pirata, non ho paura » esclamò lui.
« Non essere avido figliolo. Non ti servirà in questa battaglia». La donna tirò fuori un pugnale avvolto in un telo di seta bianco. Su di esso erano incisi dei motivi ornamentali a decorarlo. L'impugnatura era stata intagliata da un'antica quercia sacra.
Mentre lo consegnava nelle mani della ragazza, John si affrettò a prenderlo.
« È meglio se lo tengo io. Un'arma in mano ad una donzella non sta bene.» lo ripose all'interno dell'impermeabile.
anche se non gli avevano voluto dire dell'incantesimo, la vecchietta sapeva bene l'uso che si faceva delle rune e guardando Kaia disse « quando troverete le rune, dovrete metterle nella giusta posizione, solo allora riuscirete a trovare la traduzione». La ragazza sorpresa dalle parole della signora non rispose.
E sotto il suo sguardo i due si voltarono avviandosi verso l'uscita.
Poco prima di varcare la soglia la donna disse « State attenti al morso dell'animale!». E insieme uscirono, lasciandosi alle spalle la vecchia porta in legno ormai consumato.