I Giovani El.

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Era una bellissima giornata e, nel Regno di El, i sovrani Zor El e sua moglie Alura avevano radunato i loro otto cuccioli Zoro, Kara, Zari, Carol, Clark, Lonny, Sara e Mon-El.
Zoro e Clark avevano nove anni ed erano i più grandi, poi vi erano gli altri, che di anni ne avevano otto.
Erano tutti gemelli eterozigoti. Avevano lo stesso DNA ma non si somigliavano fisicamente.
Gli otto bambini erano seduti sul letto matrimoniale dei genitori, in piedi davanti a loro.
"Cari, sappiate che stasera daremo una festa in cui saranno invitate molte Principesse e Principi dei Regni confinanti."
"Così facendo potrete conoscere altri Alpha, ma anche Omega e Beta che hanno all'incirca la vostra età."
La Regina battè le mani un paio di volte ed entrarono le quattro ancelle al servizio degli otto piccoli Alpha "Accompagnateli dai sarti affinché confezionino degli abiti per la festa di stasera."
"Come volete, mia Regina." Rispose una delle ancelle.
Gli otto cuccioli le seguirono e lasciarono il castello, così da potersi dirigere verso la bottega dei sarti di fiducia della Famiglia Reale.
"Ecco i nostri cuccioli preferiti!" Avanzò una delle sarte "Buongiorno."
"Buongiorno!" Risposero insieme i cuccioli, gioviali come sempre.
"Venite, così vi prendiamo le misure." Disse un'altra sarta.
Nella bottega lavoravano undici sarte e ciascuna si prese un cucciolo, mentre le tre rimanenti mostravano ai piccoli tessuti e stoffe di vari colori, affinché scegliessero i loro preferiti.
I piccoli adoravano quei colori sgargianti ed ognuno aveva i propri gusti, nonostante la giovane età.
"Saranno pronti nel pomeriggio!"
"Va bene. Riferiamo ai sovrani."
Fuori dalla bottega delle sarte, i piccoli dovevano essere accompagnati dal calzolaio affinché facesse loro degli stivali nuovi.
Anche il calzolaio ed i tre lavoranti furono molto felici di vedere gli otto cuccioli, che erano tanto amati dai loro sudditi "Ciao principini!"
I piccoli gli sorrisero "Ciao!"
"Tutti necessitano di stivali nuovi per la festa di stasera."
"Bene. Venite."
I cuccioli erano molto obbedienti ed anche il calzolaio non ci mise molto a fare ciò che doveva. Gli stivali sarebbero stati pronti nel corso del pomeriggio.
"Visto che siete stati bravi, andiamo sul mercato!"
I piccoli esultarono perché non c'era cosa che amassero di più che passeggiare tra i vari banchetti pieni di colori, profumi e odori.
Era una delle loro attività preferite.
I sudditi li salutavano con un inchino ed i piccoli si limitavano a salutare col cenno della mano o con un sorriso.
"Principini!" Chiamò uno dei venditori ed i cuccioli corsero subito dall'uomo, che ben conoscevano, visto che ogni volta regalava loro una mela ciascuno.
Ed anche stavolta non fu da meno, regalando uno dei deliziosi frutti a ciascun piccolo.
"Grazie!" Dissero, tutti insieme.
"Di nulla! Buona passeggiata." Rispose il mercante, salutandoli.
Le ancelle li riaccompagnarono poi al castello, visto che era quasi ora di pranzo e poi, nel corso del pomeriggio, avrebbero dovuto prepararsi per la festa.
Le cose da fare erano sempre molte ed il tempo sembrava non essere quasi mai abbastanza, soprattutto quando si era piccoli e si avevano già molte responsabilità.

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