Capitolo 4-L'amicizia è complicata:

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Clay e Sammy continuavano a vedersi tutti i giorni per ascoltare le cassette.

Non importavano i sospetti della signora Jensen sul loro rapporto, ne il fatto che Sammy usasse la scusa delle ricerche di scuola per stare sempre con Clay.

Ma qualche volta, Clay era costretto a fermarsi: aveva paura che la sua cassetta sarebbe arrivata presto, perché non aveva idea di cosa avesse fatto ad Hannah.

Samantha, invece, non aveva questo dubbio: lei era certa di essere uno dei motivi che aveva spinto sua sorella a suicidarsi.

E più andava avanti, più capiva che si trovava in qualsiasi cassetta.

Bentornato. Stai ancora ascoltando? Bene. Ti stai divertendo? Ti chiederai chi sia il prossimo. Sarai tu? Cosa avrai fatto di male per trovarti in queste cassette? Magari non sai nemmeno di aver fatto qualcosa di crudele. Magari sei solo rimasto a guardare. Ma ormai è troppo tardi. Ah, dimenticavo, sono sempre morta.

Sammy voleva affrontare Justin faccia a faccia una volta per tutte, ma non si era presentato a scuola per due giorni e nessuno sapeva dove fosse.

Nonostante ciò però, Justin continuava a pubblicare foto sui social e Sammy riconobbe bene il luogo dellultima che aveva postato: la casa di Bryce Walker.

Dopo la scuola, Samantha si diresse proprio lì: sapeva esattamente dove abitasse, dato che ci aveva partecipato ad alcune feste.

Fu sorpresa quando ad aprirle, fu Jessica Davis, la sua ragazza.

Non era una delle più belle della scuola, infatti Samantha non aveva mai capito cosa Justin ci vedesse in lei, ma i gusti sono gusti.

-E tu cosa vuoi?- le chiese con aria minacciosa.

-Justin è qui?- disse laltra.

-E a te cosa importa?-

Sammy sbuffò ed entrò con la forza, dandole una spallata e cercò Justin nella mansarda.

Bryce laveva trasformata in una sala giochi con bar e divanetto incorporato.

Tra la mansarda e la casa cera una piscina: Bryce ci stava nuotando dentro.

-Ehi! Che ci fai qui?- le chiese Bryce, uscendo dalla piscina.

Sammy si soffermò per un attimo sul suo corpo muscoloso e bagnato, ma poi scosse la testa.- Scusa Bryce, devo parlare con Justin.-

-E dentro.- le rispose lui, con un sorrisetto.

La ragazza si fiondò nella mansarda e senza pensarci due volte gli urlò contro.- Brutto pezzo di merda! Lo sapevo che quella cazzata che avevi fatto lavrebbe uccisa!- esclamò, iniziando a dargli degli schiaffi sul braccio.

-Ahi! Ahi! Ma di che cazzo parli?!- esclamò laltro, proteggendosi.

-Ho sentito le cassette!-

Non appena Sammy le nominò, Justin e Jessica si guardarono e velocemente la ragazza chiuse la porta, come per nasconderlo a Bryce.

-Come fai a sapere delle cassette?!- domandò Justin, preoccupato.

-Sono arrivate a Clay mentre erano insieme a lui, quindi le stiamo ascoltando insieme.- spiegò Sammy, forse nemmeno doveva.

-Quindi le ha Jensen adesso..-

-Ma perché non volete che Bryce ascolti?- chiese Sammy, notando il loro comportamento.

-Bryce non deve assolutamente sapere delle cassette.- affermò Justin.

-Perché no?-

-Che cazzo, ma a che cassetta sei arrivata?- domandò Jessica.

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