Capitolo 12-Perchè a me?:

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Dopo aver dormito sui posti dietro della Mustang, Samantha dovette tornare a casa per cambiarsi e prendere le cose per la scuola.

Quando entrò in casa, la signora Baker vide che aveva qualcosa di diverso.

-Samantha, che hai fatto ai capelli?- le chiese preoccupata.- E stato qualcuno a scuola?!-

Sammy si inventò qualcosa sul momento. -No, mamma no. Lamica dalla quale sono stata fa un corso per parrucchieri e io volevo farle da cavia.-

-Oh.Stai molto bene, tesoro.-

-Grazie mamma.-

In effetti, Tony aveva fatto un bel lavoro, glieli aveva tagliati appena sopra le spalle, con un effetto scalato.

Dopo essersi cambiata, fu sempre Tony ad accompagnarla a scuola.

-Io ora ho matematica, ma chiamami, per qualsiasi cosa, chiaro?- le disse prima di entrare.

-Chiaro.- rispose, prima di abbracciarlo. -Grazie Tony.-

Il ragazzo le diede un bacio sulla fronte prima di andare in classe.

Vi starete chiedendo perché Tony fosse stato così gentile.

Adesso ci arrivo.

Quando Samantha entrò in corridoio, si voltarono tutti a guardarla, perché era diversa rispetto al giorno prima.

-Bella pettinatura, Sammy.- commentò Jessica, con un sorrisetto soddisfatto.

Quel sorriso fece rabbrividire Samantha: che fosse stata lei insieme a qualche altra sua complice?

Magari per farla smettere di ascoltare le cassette.

Non riusciva a non pensarci e non si accorse nemmeno Clay che veniva verso di lei.- Che hai fatto ai capelli?- le chiese, tutto sudato.

-Ti importa? Ho visto che eri molto preso con Cheryl, ieri sera.- rispose lei, sospirando.

-Senti, ho fatto una cazzata, va bene? Ma di certo non mi aspettavo che saresti piombata dalla finestra.- ribatté lui.

-Beh? Te la sei fatta?-

-Ma che ti importa?-

Clay non riusciva proprio a vedere linteresse che Samantha aveva per lui.- Sai Clay, ti voglio bene, ma sai essere davvero cieco.- disse infine, andando in classe.

Durante la prima ora, Samantha si sedette al primo banco di lato, così da stare in disparte.

Da dietro le spalle le arrivò una palla di carta, ma non sapeva chi nella classe glielo avesse passato.

Curiosa laprì e vide che cera disegnata lemoticon con la bocca fatta ad X.

Come a ripeterle che se ne doveva stare zitta.

Tutto ciò iniziava a spaventarla e il suono della campanella la fece sobbalzare.

Jessica e Courtney la guardavano in modo strano e Samantha sospettava sempre di più che avessero a che fare con quello che le era successo.

Ma voleva sparire da quella scuola, tutta quella gente in corridoio la faceva sentire come se avesse ancora la bocca tappata.

Quindi si diresse subito da Tony. -Portami via, ti prego.-

Qualche mese prima.

Perciò ti avevo scritto quella lette per raccontarti tutto, ma non è bastato, non ti è piaciuto e quindi lhai buttata.

Samantha più o meno si ricordava quel giorno.

Lei ed Alex erano usciti due o tre volte, ma Sammy aveva deciso di andarci piano se doveva essere una storia seria: ancora non si erano baciati, ma da come giravano insieme per i corridoio, sembravano già una coppia.

Tredici più uno. (Tredici FanFiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora