4 Settimane dopo...

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Capitolo 13: 4 Settimane dopo...

-Samantha: Chloe ti prego mangia e tutto il giorno che non tocchi cibo. – disse mia madre da dietro la porta di camera mia -.

-Chloe: No mamma, non ho fame.

-Samantha: Tesoro ti prego, sei diventata tutta pel-

-Chloe: Mamma ho detto che non ho fame!!- le urlai da dentro la camera -.

-Samantha: Va bene amore, ti lascio qua fuori la cena se mai ti venisse fame.

Io non dissi niente, aspettando di sentire il rumore dei passi di mia madre allontanarsi dalla porta.

Già, sono passate 4 settimane da quando Niall ed io ci siamo lasciati, non lo sento più ne tanto meno lo vedo…Beh, a parte quando ci incontriamo a scuola o a volte mi capita di vederlo dalla finestra, ma non gli o mai più rivolto la parola.

Per la milionesima volta riguardai le foto di noi due sul cellulare, di quando ancora eravamo felici pensando che, magari, fra 5 anni ci saremmo sposati e avremmo avuto dei bambini e realizzato i nostri sogni.

Una lacrima iniziò a rigarmi il viso lasciando prendere il via ad un’altra infinità e per finire mi ritrovai a piangere sul serio, non solo per aver perso la persona a cui tenevo di più, ma era per la mia incapacità di voltare pagina, di iniziare un nuovo capitolo della mia vita…Di cancellare quello che c’era stato.

Buttai il telefono sul letto e mi rannicchiai in un angolo della stanza continuando a piangere fino a quando…

-Calire: Chloe pos-posso entrare? - le sentii dire da dietro la porta -.

-Chloe: Entra. - dissi asciugando le lacrime -.

Poco dopo entrò nella stanza sedendosi vicino a me.

-Claire: Chloe tesoro, non sopporto di vederti così, ogni giorno te ne stai chiusa qua dentro senza toccare cibo ne acqua, stai perdendo peso a vista d’occhio e…

-Chloe: E? Claire io sto male, senza di lui la mia vita non ha un senso e come se quella parte di me che pensava solo ad essere felice sia stata inghiottita da un’altra più cupa, più triste non lasciando alcuna traccia della mia voglia di andare avanti.

-Claire: Chloe devi reagire, uscire fuori da questa camera e lottare, la vita ci riserva molte sorprese. - mi disse accarezzandomi una guancia -.

-Chloe: Ma io non ho più forza, Niall era l’unico motivo per cui valeva la pena lottare e ora senza i suoi abbracci, i suoi baci, le sue carezze, i suoi Ti amo mi sento vuota, e la cosa che fa’ più male è che io mi fidavo di lui, come del resto anche di Paul e invece guarda, hanno preso il mio cuore, ci hanno giocato un po’ e poi l’hanno calpestato. – dissi ricominciando a piangere -.

-Claire: Sorellona, Paul è una storia chiusa lui non ti meritava, ma Niall, lo hai visto e lo hai anche conosciuto, è una persona fantastica e non ti ha mai fatto mancare nulla, ognuno di noi può commettere degli errori e ci sta che tu ti sia arrabbiata con lui ma, Niall si è veramente pentito per ciò che è successo e poi non è neanche pienamente colpa sua, cioè è stata Amy a baciarlo.

-Chloe: Lo so ma fa lo stesso male, cosa avresti fatto se fosse stato Louis a tradirti? Come avresti reagito?

-Claire: Beh credo che ci sarei rimasta male, ma poi una volta chiarito lo avrei perdonato, perché Chloe, se ami veramente una persona, non importa che sbaglio abbia commesso, lo continui ad amare anche dopo tutto quello che ha fatto.

-Chloe: Claire io…Io…- e corsi in bagno presa improvvisamente da un conato di vomito -.

-Claire: Chloe tutto bene?

-Chloe: No, non mi sento bene, mi gira la testa.

-Claire: Vieni qua. - portò una mano sulla mia fronte e rimase così per 5 secondi -.

-Claire: Febbre non ne hai, ma non hai nemmeno un bel aspetto, secondo me stai covando l’influenza, è meglio se ora ti vai a riposare.

-Chloe: D’accordo…- ma prima di completare la frase venni ripresa da un altro conato di vomito -.

-Claire: Dai vieni, ti do una mano. - e mi aiutò a rialzarmi accompagnandomi fino al letto -.

-Claire: Ora tu stai qui che dico a mamma di prepararti un po’ di brodo…Torno subito.

Io annuii e dopo pochi minuti mi addormentai, ma come al solito feci un altro dei miei incubi.

Vedevo Niall ed Amy mano nella mano che continuavano a baciarsi e io come una stupida continuavo a pregarlo di non farlo, ma lui non mi ascoltava mai.

Mi svegliai di colpo, tutta sudata, gridando il nome di Niall.

-Samantha: Tesoro stai bene?

E senza dire una parola mi scivolò una lacrima sulla guancia.

-Samantha: Tesoro per favore dimmi cos’hai.- disse sedendosi sul letto vicino a me -.

-Chloe: Mamma io, io…Mi manca terribilmente, senza di lui non riesco a farcela.

-Samantha: Amore perché dici così? Tu sei una ragazza forte, piena di qualità e non devi stare male per un ragazzo, il mondo ne è pieno.

-Chloe: Sì, ma lui non è un ragazzo qualsiasi, era la cosa più importante che mi fosse mai capitata, era…La mia metà, la parte che mi completava e ora che non c’è più mi sento come persa, vuota…Inutile. – dissi piangendo fra le braccia di mia madre -.

-Samantha: Chloe tu sei una ragazza magnifica e ne hai passate tante anche con Paul, ma guarda, ne sei sempre uscita fuori, ricominciando da zero…Amore, sono sicura che se tu lo vorrai potrai ricominciare. – disse accarezzandomi la testa cercando di darmi un po’ di conforto -.

-Chloe: Mamma…

-Samantha: Che c’è tesoro?

-Chloe: Ti voglio bene.

-Samantha: Anch’io amore, ti voglio un mondo di bene.

*Qualche ora dopo*

Era tardi ormai e la luna brillava forte nel cielo, illuminando tutto il quartiere.

Mi affacciai alla finestra ad osservare meglio il buio la fuori, a come l’oscurità inghiottisse la luce, a come le stelle per quanto potessero essere un’infinità, piccole com’erano cercando di illuminare quel vasto cielo, venivano risucchiate dal nulla con quel suo colore blu scuro; Ecco, questo era ciò che provavo, il vuoto, il nulla del nulla…Il niente.

Ad un tratto la mia attenzione venne interrotta da una luce che proveniva dalla finestra davanti alla mia, quella di Niall.

Rimasi per un po’ ad osservare fino a quando, vidi entrare nella sua camera Amy e infine pure lui.

“ No ti prego, non di nuovo.”

Le lacrime incominciarono a scendere lentamente e poi sempre più velocemente, come poteva rifarmi una cosa del genere, Perché? Perché?!

Lo vidi guardare dalla mia parte, notandomi quasi sicuramente, e infine chiudersi le tende.

In quel momento potei giurare di aver sentito chiaramente il suono del mio cuore spezzarsi in tanti piccoli pezzetti, come un vetro frantumato.

Il dolore era tanto e la forza di andare avanti sempre più poca, così decisi di prendere carta e penna ed incominciare a scrivere… 

Il ragazzo della porta accantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora