6) Reclutare un pomo d'oro

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Il ronzio di un chiacchiericcio gli passò sull'orecchio, lo solleticò la fogliolina sul finir di un ramoscello e poi ancora il ronzio che gli sollevò le palpebre dalle pupille per guardare sottecchi.

Le voci di qualcuno poco più in là, ne vedeva l'ombra, levò l'orecchio dall'erba sul terreno.

«...se la mela sbatte su un muro lui non si farà male.» una voce bianca, giovane e sottile come uscisse da un ragazzo.

«Proviamo.» disse una voce più rude «Facciamolo» così rude che ogni affermazione rimandava a un tonfo d'ascia sul ceppo.

«Ma se morisse, tipo cadendo da un burrone, poi rimarrebbe uomo o mela?» questa invece una voce femminile, da cui non trapelava cinismo se non per quel che diceva «Rimanesse mela lo venderemmo e basta.»

Richiuse le palpebre, si trovava sdraiato sul terreno, non ricordava perché. Piegò un ginocchio, senza dare nell'occhio piantò il tallone e spinse, una spintarella alla volta fino a distanziare quelle voci e fuggire lontano, lontanissimo.

«Oh! Sento la paura.» avvisò la voce femminile «Ragazzi, mi sa che è sveglio.»

«La magia, la magia!» esclamò la voce del giovane «Filomeno, ricorda la tua parte.»

«La parte, la parte, la parte. Mai voluto essere compagno di viaggio di un attore, ma il destino mi odia.»

«Zitti!» sibilò la femmina.

Uomo mela, ora immobile, aprì le palpebre del tutto «Oh no!» una donna dagli abiti viola e il cappello a punta fluttuava di fronte a lui, un vento di fumi oscuri sembrava soffiare per tenerla in aria e i suoi vestiti rispondergli scuotendosi. Ai suoi fianchi due statue di roccia nera, terribili, un gorilla a sinistra e un leopardo a destra.

Le labbra di lei si mossero, ne uscì la voce di un gigante «Sono la strega suprema! Abbi paura!»

«Ve lo dico subito: se mi ucciderete non diventerò una mela d'oro, morirò e basta.»

«Ah sì?» la statua gorilla si mosse col dito puntato «E come fai a saperlo? Hai già provato?»

La statua leopardo la zittì con un calcio ed entrambe tornarono immobili. Uomo mela si sollevò in piedi e mosse un passo indietro.

«No.» ordinò la strega «Io e le mie ombre ti bloccheremo, scappare non serve.»

«Cosa volete?»

«Che collabori con noi. Devi entrare nella banda.»

«Dopo sarò libero?»

«Dopo, quando avremo fatto, la banda sarà tanto ricca che non interesserai più a nessuno.»

«Va bene, accetto.»

«Bom.» Mavelina tornò coi piedi a terra e tutte le ombre intorno a loro si dissolsero comprese quelle due statue.

«Basta?» domandò il nano «Tutto qui?»

«Ha accettato.» Mavelina alzò le spalle.

«Una statua!» Fedele alzò il dito per indicare quante statue il nano dovesse interpretare «Una statua!»

«Cosa vuoi? Io so fabbricare statue usando solo un cucchiaio e una borraccia d'acqua, dici che non so fare la statua?»

«Filomeno» Mavelina storse la bocca «In effetti, dovevi solo stare zitto e fermo...»

«Vorrei diventare ricco anche io» tutti e tre puntarono gli occhi sull'uomo mela, verso la sua voce così improvvisa e ora così rilassata «Che piano avete?»

Pomo d'oro fuorilegge || Vincitore Wattys 2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora