Un triste e piccolo marinaio
Navigava lungo un mare di ricordi
Dove indissolubilmente fili trasparenti
Lo legavano al suo burattinaioIn legno erano i fragili remi
Che facevano inutilmente avanti e indietro
Non poteva scappare
Dall'eco dei suoi problemiQuel Dio maledetto
Muoveva le sue catene
Prendendosi gioco del piccolo umano
Era solo una marionetta al suo cospettoCosì l'uomo di mare
Ipnotizzato dall'incantevole canto delle sirene
Si lasciava cullare da quelle onde inquiete
Crogiolandosi su quell'altareLa sua esistenza
Era stata un altare di sacrifici
Di amore
Era la sua astinenzaCosì sfiorò timidamente
Quell'acqua limpida
E dalle sirene si lasciò trascinare
Verso il fondo, dolcementeEra stanco di ricordare
Dal mare in tempesta si fece sopraffare
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RESILIENZA || morphenx
Poetryforse il mio era ciò che si chiama amore 5/01/20. #80 poesia 7/01/20. #60 poesia 9/01/20. #51 poesia 9/12/20. #19 poesia