sole e luna

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Questa notte, cullata dal canto dei grilli e dal fruscio delle fronde di quegli alberi a me tanto familiari, ti ho sognata.
Mi sono sentita libera, con te. Mi hai insegnato a volare. Ho sfiorato la felicità con un dito.
Ed è stato bello, genuino.
La tua risata cristallina rinfrescava l'aria, brillava attraverso i tuoi occhi.
Il rossore delle tue guance pareva quello delle rose più belle. Le tue mani scorrevano tra i miei capelli, come navi in un mare in tempesta.
Mi cullavi e ti ero cara.
Allora perché poi una lacrima di cristallo ti è scesa lungo la guancia di rosa?
Ero stata io?
Le mie ali erano sporche di catrame, così come le mie mani, che tremanti cercarono di scacciare il tuo dolore.
Ora anche la tua pelle candida era macchiata di nero.
Il peccato mi macchiava, si era incollato a me come un parassita e io ti avevo contagiata.
Oh perché avevo dovuto contaminare tanta bellezza, tanta innocenza?
Perché avevo dovuto nuovamente trasformare il mio amore in malattia?
Puoi reggermi mentre precipito? Non riesco più a librarmi nell'aria se non voli con me.
Così ricominciamo da capo, dimentichiamo le nostre vite passate, ricomponiamoci in fretta. Rimetterò a posto ogni scheggia del tuo cuore infranto e giuro che sarà più bello di prima.
Cancellerò ogni tua macchia, la farò mia così tu sarai un po' più la mia luce mentre io soppoterò il buio di entrambe.
Il miei occhi saranno tuoi, per sempre tuoi così come il mio cuore di cartapesta.
Puoi farne ciò che vuoi, ma accetta questo mio dono e amalo.
Così che io possa essere la tua luna e tu il mio sole.

Poi l'alba mi ha destata, tu eri con me

RESILIENZA || morphenxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora