velo

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Avevano rubato la luna alla notte
E il sole al giorno
Non rimaneva altro
Che un velo sopra di noi

Un orologio rotto
Scandiva il rimanere
Di un tempo fittizio
Segnando sempre la medesima ora

A ogni assordante rintocco
Mi tappavo le orecchie
Quasi tentando di scacciare
Il lento passare delle ore

Ricordo che alzai lo sguardo
E vidi te, fatta di stelle
Brillavi di luce propria
E irradiavi ciò che ci circondava

Mi presi per mano
Cosicché incominciai a brillare anche io
Connubio tra notte e giorno
Eri da togliere il respiro

Mi insegnasti a spogliarmi
Delle mie carni mortali
E ad abbracciare
La mia vera natura

Mi portasti in quello che conoscevamo come cielo
Ci lasciammo avvolgere da quel velo pece
E ci librammo in polvere di stelle
Fino ad illuminare ogni cosa

Non ci servivano il sole e la luna
Poiché bastavamo io e te
Fatte di stelle e di sogni
A ridare luce a questo pianeta morto

Le nostre dita intrecciate
Un orologio non più da riparare
Tic tac
Il tempo scorreva regolarmente, era il nostro infinito

RESILIENZA || morphenxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora