Avevano rubato la luna alla notte
E il sole al giorno
Non rimaneva altro
Che un velo sopra di noiUn orologio rotto
Scandiva il rimanere
Di un tempo fittizio
Segnando sempre la medesima oraA ogni assordante rintocco
Mi tappavo le orecchie
Quasi tentando di scacciare
Il lento passare delle oreRicordo che alzai lo sguardo
E vidi te, fatta di stelle
Brillavi di luce propria
E irradiavi ciò che ci circondavaMi presi per mano
Cosicché incominciai a brillare anche io
Connubio tra notte e giorno
Eri da togliere il respiroMi insegnasti a spogliarmi
Delle mie carni mortali
E ad abbracciare
La mia vera naturaMi portasti in quello che conoscevamo come cielo
Ci lasciammo avvolgere da quel velo pece
E ci librammo in polvere di stelle
Fino ad illuminare ogni cosaNon ci servivano il sole e la luna
Poiché bastavamo io e te
Fatte di stelle e di sogni
A ridare luce a questo pianeta mortoLe nostre dita intrecciate
Un orologio non più da riparare
Tic tac
Il tempo scorreva regolarmente, era il nostro infinito
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RESILIENZA || morphenx
Poetryforse il mio era ciò che si chiama amore 5/01/20. #80 poesia 7/01/20. #60 poesia 9/01/20. #51 poesia 9/12/20. #19 poesia