Con occhi vitrei
Osservavo il mio corpo marcire
Artefice indiscussa
Della mia decadenzaLe mani erano cartapesta
Fragili ondeggiavano
Come foglie secche
Scosse dal ventoSentivo le mie viscere
Attorcigliarsi su se stesse
Come serpenti affamati
Stritolavano la predaIl cuore palpitante
Gridava di dolore
Soffocava in sordi lamenti
Era stato avvelenato
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RESILIENZA || morphenx
Poesiaforse il mio era ciò che si chiama amore 5/01/20. #80 poesia 7/01/20. #60 poesia 9/01/20. #51 poesia 9/12/20. #19 poesia