Free Fallin>S.M

Capitolo 19.

Shawn.

Dopo un paio d'ore di viaggio mi fermai in una stazione di servizio per fare benzina.
Noura si era addormentata con la mia mano fra le sue perciò lentamente la divincolai dalla sua presa.
Scesi dall'auto ed andai alla pompa di benzina. Pagai quanto dovevo metterne e subito dopo presi l'erogatore. Lo infilai nella bocchetta della benzina dell'auto ed azionai la "pistola".
Mentre tenevo premuto il grilletto guardavo nel display quanta benzina mettevo.
Dopo che finí riposi l'arnese ed entrai nella stazione di servizio. Andai al bagno a lavarmi le mani e successivamente presi due cappuccini e delle paste da portare via. Pagai e tornai in auto.
Noura in tutto ciò non si era nemmeno svegliata.
Posai la roba sul bracciolo ampio e la svegliai carezzandole una guancia.
La ragazza ci mise un po' a svegliarsi, ma quando lo fece mi sorrise confusa.

"D-Dove siamo?"

Chiese lei facendo poco dopo un lungo sbadiglio.

"Siamo in una stazione di servizio.
Ho preso la colazione!!"

Dissi e lei si sistemò un ciuffo ribelle dietro l'orecchio.
Aprì il sacchetto e prese una delle paste al suo interno.

"Non sapevo quale gusto preferissi, perciò ne ho presi diversi."

Ammisi grattandomi la nuca.
Lei arrossì prima di sporgersi e lasciarmi un tenero bacio sulla guancia.

"Tranquillo non ho preferenze visto che mangio di tutto.. Ma grazie del pensiero"

Subito dopo iniziò a mangiare guardando un punto incerto fuori dal finestrino.
La imitai prendendo anche io un cornetto al cioccolato ed iniziandolo a mangiare.

"Allora... Quanto ci manca per il mistico posto?"

Mi domandò lei ed io mandai giù l'ultimo boccone prima di risponderle.

"Dovrebbe mancare un'oretta"

Feci spallucce e presi il bicchiere che conteneva il cappuccino. Aprí il coperchio e da esso uscì un po' di vapore. Presi due bustine di zucchero di canna e le versai nel bicchiere. Mischiai con la palettina di plastica e poi portai il bicchiere alla bocca. Sentí il liquido bollente scendermi giù per la gola e finalmente anche il mio corpo iniziò a scaldarsi un po',visti che durante la sosta per la benzina, fuori dall'auto, mi ero congelato pure l'anima.
Finì subito il cappuccino e mentre riponevo tutte le varie carte nel bicchiere e lo rinchiudevo vidi Noura trattenere una risata.

"È successo qualcosa?"

Lei annuì prendendo un fazzoletto e passandolo sopra il labbro superiore ed ai lati della mia bocca.

"Eri giusto un po' sporco di Nutella"

Lei ridacchió ancora con quella risata che tanto mi piaceva e finí poco dopo anche di mangiare.
Successivamente presi le carte ed i due bicchieri e li buttai in un cestino fuori nell'area di sosta.
Rientrai in auto e mi rimisi alla guida.

"Quanto ho dormito prima?"

Mi chiese la ragazza ed io ci pensai su qualche secondo.

"Credo due ore.. Forse poco di più.
Eri così carina mentre dormivi che non ti ho svegliata. "

Anche se avevo gli occhi incollati sulla strada, potevo comunque immaginare il suo viso diventare rosso.

~~~~~~~~~~

Dopo circa un'ora e mezza arrivammo alle cascate del Niagara.
Non sapevo se Noura ci fosse mai stata, ma da piccolo ci venivo ogni anno insieme ai miei genitori. Era veramente un posto magico.
Dopo che mio padre venne a mancare non ci sono più stato.

"Ma queste sono le cascate del Niagara? Wow.. Non ci ero mai stata!!"

Fece lei e sul suo viso potevo leggere una strana euforia.
Corse subito verso la ringhiera e si poggió ad essa per vedere meglio.
Mi avvicinai a lei e mi appoggiai anche io a guardarle.
Poi presi dallo zaino due biglietti che avevo già preso online e glieli mostrai.

"cosa sono?"

Mi fece lei ed io le indicai con lo sguardo un traghetto che faceva vedere più da vicino ai turisti le cascate. Vidi il suo sguardo iniziare a brillare e subito dopo mi prese la mano e si mise a correre verso il punto dove si davano i biglietti. Diedi al tipo che lavorava lì i biglietti e lui ci fece passare. Proseguimmo in avanti, finché una donna non ci diede i giubbotti di salvataggio e dei piccoli teli di plastica di colore blu per evitare di bagnarci troppo. Indossammo i vari equipaggiamenti e raggiungemmo la folla creatasi sul piccolo molo per salire sul traghetto.
Quando quest'ultimo arrivò aspettammo che i turisti sopra di esso scendessero e poi ci imbarcammo anche noi.