Sei

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Quest'estate è passata abbastanza velocemente. Devo ammetterlo: è stata molto divertente.

Ho conosciuto Baekhyun, colui che ora è diventato il mio migliore amico. L'ho incontrato ad una festa in spiaggia. Nella stessa spiaggia dove io, quella sera, stavo passeggiando tranquillamente godendomi l'aria e la pace marina.

Nel gruppo dei suoi amici, erano tutti ubriachi, tranne lui.

Avevo il calore in quel momento e diciamo che, quando stavo passando da quelle parti, mi notarono subito. Uno mi era salito praticamente addosso ma dopo, Baekhyun stesso, mi salvò. Per fortuna che non era ubriaco. La mia forza, essendo un omega, è molto debole e non riuscirei a difendermi da un alpha che mi vuole solo per uno scopo sessuale.

Poi mi accompagnò a casa.

Ed è da lì che iniziò tutto: diventammo subito amici.

✿✿✿

Sto aspettando Baekhyun all'entrata dell'università.
Per fortuna che saremo in classe insieme.

Quest'anno sono pronto.
Proverò a fare amicizia con il mondo. Non voglio più essere solo, passare le notti a piangere. Voglio vivere. E grazie a Baekhyun ci sto riuscendo.

La mia cotta per Jungkook è quasi passata del tutto. È stato difficile, però cancellarlo dalla mia memoria mi è riuscito abbastanza bene.

Dopo l'ultima volta, non ci siamo rivolti più la parola. Ed è meglio così.

Un suo commento sarcastico non l'avrei tollerato. Dopotutto, si tratta dei miei sentimenti.

Sono sicuro che si sia già dimenticato di quella notte. Per lui sarà stata una notte come le altre, ma per me no.

Ma ormai è passato. Posso vivermi la vita senza rimpianti.

«Bo!» grida qualcuno ridacchiando alle spalle coprendomi gli occhi con i palmi delle mani.

«Oh mio Dio! Baekhyun!»

«Dai, Tae. Non te la prendere.»

«Mi è preso un colpo. Sai che mi spavento facilmente.»

«Eh già! Come sono passati i tuoi ultimi giorni di vacanza?»

«A studiare. Ho paura di non ricordarmi niente. Chissà, magari interrogheranno già il primo o il secondo giorno.»

«Studiare? Tae, mi hai promesso che inizierai ad avere una vita sociale.» mi dice con il labruccio.

«S-sì, però...»

«Niente però. Speravo facessi una festa in grande, visto che ora sei pieno di amici, anche se io ero da mia nonna.»

«Mi ci devo ancora abituare.»

«Abituati al più presto. Questo sabato è il compleanno di Namjoon.»

Driin driin

«Parliamo dopo.» mi sussurra.

Entriamo in classe e per fortuna il professore ancora non c'è.

Ci sediamo ai penultimi banchi visto che uno dietro è già occupato da un ragazzo che sta con la sua testa verde sul banco.

«Uffa, lo volevo io il posto vicino alla finestra.» si lamenta il mio amico.

Non faccio in tempo a rispondere che veniamo interrotti.

«Buongiorno ragazzi. Io sono il professor Jung e insegno letteratura. Spero di andare d'accordo con ognuno di voi.»

È un uomo davvero giovane. Penso abbia solo 4 anni in più di noi.

È alto, magro con capelli e occhi marroni. È davvero sexy.

«Ed ecco il ritardatario. Vai a prendere posto.»

Non appena alzo lo sguardo, incontro un'altra volta quegli occhi color pece.

Cosa ci fa Jungkook qui?

Non doveva fare la quarta superiore?

«Che fine avevi fatto?» domanda una voce dietro di noi.

«Ti racconterò dopo.»

Dopo poco tempo, la campanella annuncia la fine dell'ora.

«Bene allora. La lezione è finita. Spero vi siate divertiti.»

Non abbiamo fatto lezione come immaginavo. Abbiamo soltanto parlato di varie cose con tutti per conoscerci meglio.

I due dietro, invece, non hanno partecipato per niente: stavano per i fatti loro e ridevano e scherzavano tranquillamente.

«Tae, andiamo in mensa.»

«Di già? Ma è passata solo un'ora.»

«In realtà ne sono passate tre.»

Sgrano gli occhi. È passata veramente veloce.

«Già, proprio così. Mentre tu cercavi di ascoltare i discorsi di quelli due, il tempo è volato. Devo ammetterlo, è molto simpatico. Ci potrei fare un pensierino.» dice con occhi sognanti.

«Bae! È pur sempre il nostro professore. E devo ricordarti che quello è Jungkook.»

«Come Jungkook? Mio Dio, perchè non me l'hai detto prima?»

«Perchè tanto ormai è passato. Mi sono stancato di rincorrere qualcuno che non mi nota neanche.»

«Secondo te si è accorto di te?»

«Non lo so. Penso di no.»

Ed è a quella affermazione che sento qualcuno toccarmi la spalla. Posso giurare di sapere chi è.

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See you soon! 😈



«𝐁𝐫𝐞𝐚𝐭𝐡𝐞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora