Capitolo 7

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Giulio finalmente vedeva la casa riprendere vita, Rudi non era più triste. L'uomo ne era felice ma al tempo stesso anche preoccupato. Aveva intuito a chi attribuire la felicità del ragazzo, aveva già provato quell'esperienza sulla propria pelle e avrebbe volentieri fatto a meno di ripeterla. Credeva fosse un capriccio, fin quando un giorno per caso non origliò una loro conversazione.

- Buongiorno Sardina, dove vai tutta in tiro? - chiese con un sorriso malizioso il ragazzo.

- Dal medico - rispose sorridendo.

- Deve essere un bell'uomo - Ipotizzò con una punta di gelosia.

- Infatti, ha oltre sessant'anni e un certo fascino

I due scoppiarono a ridere di gusto. Poi il giovane Cesaroni strinse la bella Cudicini tra le braccia e le sussurrò.

- Sei una strega e io che pensavo fosse giovane.

- Sei proprio come tuoi padre. Geloso marcio!

- La colpa è tua. Sei la donna più bella della Garbatella!

Giulio che si era sporto a sbirciare dalla fessura della porta non credeva ai suoi occhi. Rudi era davvero innamorato di Alice. L'aveva capito dal suo sguardo. Lo stesso che aveva lui quando guardava prima Marta e poi Lucia. L'uomo andò via col cuore più leggero. Non avrebbe fatto più gli stessi errori.

Nel frattempo in città era appena arrivato il giovane barista. Andò di corsa a casa, una doccia veloce e uscì. Doveva affrontare la sua ragazza subito. Scosse la testa pieno di rabbia. La sue ex, la sua donna aveva cercato di chiamarlo tantissime volte in quella settimana e lui aveva rifiutato ogni contatto. Fin quando esausta gli mandò un messaggio. Era successo il giorno prima.

Ti prego finiamola qui, non ti amo più.

Nel frattempo Marco stava parlando al telefono con Eva.

- Allora venite qui? - chiese entusiasta la ragazza.

- Si partiamo domattina. Stefania sta cercando un sostituto per queste due settimane.

- Marta è così felice all'idea di rivederti.

- E sua madre è felice? - chiese il Cesaroni pieno di speranze.

Marco sapeva benissimo perché aveva lasciato Maya. Quello non era il suo posto. Era stata un'infatuazione, qualcosa per andare avanti ma ora aveva capito. Il suo posto era accanto a Eva e alla piccola Marta.

La ragazza rimase in silenzio per alcuni minuti. Poi scelse di rispondere con la verità. Era inutile mentire.

- Anche sua madre è felice. Io ti amo ancora Marco.

Questo bastò al giovane Cesaroni per avere una speranza. Avrebbe lottato per riconquistare la sua fiducia. Lei era il suo posto nel mondo.

Rudi e Giulio erano in bottiglieria a chiacchierare.

- Figliolo finalmente ti vedo sereno.

- Si pà finalmente sto bene.

Rudi si voltò e incatenando il suo sguardo in quello del padre gli disse.

- Pà io voglio essere sincero con te. Tu sei mio padre e non voglio che tra noi ci siano segreti. So che quello che sto per dirti non ti farà piacere ma sono un uomo e non voglio nascondermi.

- Cosa ne hai fatto di Rudi, Alieno che non sei altro - Giulio per smorzare la tensione scherzava ma era orgoglioso. Suo figlio aveva deciso di essere sincero.

- Pà non scherzare. Sono innamorato di Alice e non saprei vedermi lontano da lei. Non saprei fingere di vederla come una sorellina. Lei è la donna che voglio al mio fianco. Spero tu possa capirmi - Concluse infine il giovane abbassando lo sguardo.

Il padre gli diede una pacca sulle spalle e gli sorrise.

- Ingenuo si ma cieco no. L'avevo capito figliolo e apprezzo che tu sia stato sincero con me. State insieme?

- Non ancora, deve chiarire prima con quel damerino. Mi ha chiesto del tempo, sono stato cieco tante volte.

- Si aggiusterà tutto tranquillo. Lei ti guarda come tu madre quindi...

Il giovane cesaroni abbracciò suo padre. Finalmente era più sereno. Erano così intenti ad abbracciarsi che non notarono subito la presenza di un uomo al banco.

- Scusate - tossicchiò l'uomo sotto la quarantina.

- Ci perdoni, momento familiare.

- Giulio Cesaroni?

- Si sono io - rispose l'oste.

- Sono Annibale Cesaroni. Finalmente ti ho trovato!

Giulio si precipitò verso l'uomo e l'abbraccio. Poi si rivolse a suo figlio.

- Niente più segreti, lui è tuo zio.

Alice era arrivata dal medico. Aveva ritirato le analisi e sorrideva. A fine mese sarebbe entrata nel secondo. Rudi l'amava ma sarebbe stato pronto per un figlio? Il cellulare la risvegliò dai suoi pensieri. Sorrise guardando la sua foto sul display e rispose.

- Pronto

- Ciao Sardina, tutto bene dal medico?

- Tutto in regola - la ragazza si sentiva un po' in colpa. Lui credeva fosse un controllo dopo il virus.

- Sai piccola ho un altro zio.

- Davvero? Cos'è questa storia?

- Pà ci spiegherà stasera, visto che domani Marco parte.

- Rudi ma è stato opportuno chiamarmi davanti a Giulio? - chiese preoccupata la Cudicini.

- Certo mia cara sardina. Papà sa tutto. Sono un uomo non un coniglio!

- Oh mio Dio. Come l'ha presa? - chiese ansiosa.

- Benissimo, poi ti racconto.

Rudi era felicissimo e lei non poteva crederci. Aveva parlato con suo padre, si era finalmente esposto per lei. Aveva deciso. Quello era davvero l'uomo giusto.
Chiuse la telefonata a cuore più leggero. Alzò lo sguardo e lo vide. Lui era lì appoggiato al muro di fronte e la fissava. Francesco era arrivato. Era giunto il momento di chiudere i conti.

- Cosa ci fai qui?

- Pretendo una spiegazione!

- Non ti amo più. Cosa non ti è chiaro?

- Cosa? Ti faccio un esempio. Di chi è il bastardo che porti in grembo?

- Come ti permetti. Non ti devo alcuna spiegazione.

- Certo che devi. Visto che non ti sfioro da oltre due mesi. Con chi sei stata?

Francesco si era avvicinato e la strattonava per un braccio. Alice lo spinse e corse via.
I guai erano appena iniziati.

In ritardo ancora una voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora