Capitolo 10

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Giulio abbracciò Sofia dopo oltre vent anni.

- Ah Sofì da quanto tempo. Cos'è successo?

La donna sciolse l'abbraccio e guardandolo dritto negli occhi.

- A Giù non so come la prenderai ma devo dirtelo. Ti ricordi quella notte quando sono venuta in bottiglieria piangendo?

- Si ci siamo ubriacati e abbiamo fatto una cazzata. Sono passati anni tranquilla!

- Ecco per me non è stata una cazzata. Io ti amavo per questo Paolo mi ha lasciato, l'aveva capito. Da quella notte Giù io ho avuto una figlia... Nina.

Giulio boccheggiò, gli mancava il fiato. Aveva tanto amato sua moglie eppure l'aveva tradita. Aveva cercato di cancellare quella notte dalla sua mente. Quella sera era da solo in bottiglieria quando arrivò lei. Era in lacrime, Paolo l'aveva lasciata dopo due anni. Avevano iniziato a chiacchierare e a bere, così d'alleviare le pene di lei ed erano finiti a fare sesso sul tavolo in ufficio. Il mattino seguente appena ripresosi dalla sbronza l'oste si sentì distrutto. Aveva tradito sua moglie e approfittato di un'amica. Alzò gli occhi lucidi e le chiese:

- Perché non me l'hai detto allora? Perché sei scappata? – sparò l'oste a raffica.

- Avevo paura della tua reazione e poi eri sposato con Marta. Avevate già un figlio di qualche anno e un altro in arrivo. Non me la sono sentita di distruggere la tua vita e Mantova è arrivata come il cacio sui maccheroni. Ho cresciuto Nina con mio marito. Solo dopo la sua morte le ho rivelato che non era davvero suo padre. A Giù, Nina merita di conoscerti!

L'uomo s'accasciò sul marciapiede e si prese la testa tra le mani. Aveva un bel problema da risolvere. Come avrebbe spiegato ai suoi figli che aveva tradito sua moglie? Come si sarebbe comportato con Nina?

- Lo farò ma ho bisogno di tempo

Sì il tempo avrebbe aggiustato tutto.

Nel frattempo al centro di Roma, i nostri piccioncini attendevano il loro turno

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Nel frattempo al centro di Roma, i nostri piccioncini attendevano il loro turno.

- Rudi stai calmo. Devo farlo io il controllo non tu! – sorrise Alice nel vedere il suo uomo nervoso.

- Lo so ma sarà la prima ecografia del nostro piccolo – sorrise ebete lui.

- Ripeti sempre bambino ... e se fosse una femminuccia?

- Sarebbe bellissima come la mamma e io l'amerei ugualmente con tutto me stesso.

Si stavano baciando quando l'infermiera chiamò Alice.

- Signorina Cudicini?

- Si eccomi!

Entrarono nello studio e il dottore li accolse.

- Vedo che stavolta è in compagnia, bene. Lei è? – Chiese l'uomo in camice al giovane.

- Il padre nonché compagno di questa splendida donna – sorrise sornione il Cesaroni.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 12, 2019 ⏰

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