Capitolo 5

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 Alice vagava per la città indecisa su cosa fare, non aveva nessuno con cui confidarsi. Eva e sua madre erano a Parigi, Iolanda ancora con Lorenzo in vacanza e Regina in giro per il mondo con Budino. Mai come in quel momento la giovane Cudicini si sentiva tremendamente sola. Avanzava tranquilla per la Garbatella quando un pensiero le balenò la mente. Aveva deciso, avrebbe lasciato Francesco, non meritava un simile trattamento.
Rudi era intento a lavare i bicchieri quando una furia entrò nel locale.
- Dove sta tuo padre?
- Cosa c'è Stefania?
- Ho bisogno di tuo padre Rudi ti prego - chiese sull'orlo della disperazione la donna
Il giovane Cesaroni si precipitò nell'ufficio del padre.
- Papà c'è Stefania.
- Temevo sarebbe successo - rispose Giulio affranto.
- Cosa è successo?
- Ti spiego dopo.
Rudi osservò suo padre. Avrebbe affrontato quella donna sconvolta, Stefania meritava una spiegazione.
- Giulio dov'è Ezio?
- Stefà non vorrei essere io a dirtelo ma Ezio se ne andato. Ho provato a fermarlo, a fargli capire l'enorme cazzata che stava facendo ma non c'è stato verso
La donna scoppiò in un pianto disperato. L'oste l'abbraccio e cercò di tranquillizzarla.
Rudi sorrise a suo padre.
- Accompagnala a casa. Ha bisogno di te, ci penserò io qui.
Il giovane Cesaroni sorrise, avrebbe organizzato qualcosa di carino. Era un ottimo modo per segnare qualche punto con Alice.
La giornata svolgeva al termine, Marco era intento a strimpellare le corde della sua chitarra quando gli squillò il cellulare.
- Ciao Rudi, cosa vuoi? - chiese sorridendo.
- Come si cattivo pisellone. Non posso telefonare al mio fratellone?
- Puoi ma quando usi questo tono smielato vuoi qualcosa.
Rudi iniziò a ridere a cuor leggero.
- Hai ragione fratellone, ho bisogno di un favore
- Sta diventando un vizio mio caro - rispose Marco sorridendo.
- Chiama Papà e fallo tornare a casa poi con una scusa chiama Alice. Chiedile di passare in bottiglieria perché hai dimenticato il tuo quaderno con gli appunti
- Come siamo organizzati
- Devo lottare se voglio riconquistarla
- Ok ci penso io.

Nel frattempo Alice era tornata a casa. Aveva deciso di fare una doccia veloce e d'indossare qualcosa di carino. Marco le aveva chiesto di farle un favore: doveva andare in bottiglieria. L'avrebbe rivisto e voleva essere impeccabile. Indossò un tubino azzurro al ginocchio, lasciò sciolti i suoi splendidi capelli, un filo di matita, tanto mascara e del lucidalabbra rosa. Era perfetta.

Rudi era impaziente. Stava preparando scrupolosamente la sala, tra poco sarebbe arrivata. Doveva stupirla. Girò il cartello con su scritto Chiuso ed entrò sorridente in bagno. Doveva darsi una sistemata.

Mezz'ora dopo Alice era fuori dalla bottiglieria.
"Che strano. Come mai è chiuso? Possibile che avessi fatto così tardi? Diedi uno sguardo all'orologio. Le otto, era ancora presto. Decisi di entrare. La sala era alla penombra delle candele. Fiori sparsi sulla tovaglia e musica di sottofondo. Il cuore sembrò uscirle dal petto. Oh mio Dio, possibile che Rudi avesse appuntamento con qualcuna?" Decise di filarsela prima d'incrociare il fratellastro quando si sentì afferrare per un polso.
- Dove stai andando?
La sua voce, calda e profonda proprio come la ricordava.
- Scusami. Marco mi aveva chiesto di venirgli a prendere il suo quaderno degli appunti. Non volevo interrompere il tuo appuntamento - dissi tutto d'un fiato.
- Tranquilla non c'è problema - rispose afferrandomi anche l'altro polso.
- Allora aspettavi qualcuno? - Mi morsi la lingua, dovevo stare zitta.
- Aspettavo te - Mi rispose sfiorandomi le labbra con il pollice.

In ritardo ancora una voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora