Capitolo 8

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Riassunto dei capitoli precedenti:
Alice e Marco sono tornati a Roma. La prima ha scoperto di essere incinta e il secondo ha lasciato Maya. Stefania è stata lasciata da Ezio. Cesare e compagni sono ancora in vacanza. Rudi appena vede la sorellastra di ritorno da sola, decide di riconquistarla. Alice una volta avuta la conferma della sua gravidanza, decide di attendere. Ha bisogno di scoprire le reali intenzioni di Rudi. Lui è un Cesaroni e se sapesse farebbe la cosa giusta anche senza sentimenti. Sembra andare alla grande, Rudi rivela tutto a Giulio che apprezza la maturità del suo secondogenito. Nel frattempo arriva il quarto Cesaroni e Marco decide di andare a Parigi. Francesco arriva in città con uno stratagemma ha scoperto il segreto di Alice e l'affronta. Cosa succederà?

Capitolo 8

Alice era disperata. Francesco si era presentato all'uscita dello studio medico e senza troppi giri di parole, le aveva vomitato addosso.
- Di chi è il bastardo che aspetti?
Quella frase le rimbombava ancora nelle orecchie. Corse verso casa, aveva solo voglia di piangere. Arrivò finalmente alla meta e si chiuse in camera. Le gambe le vennero meno mentre le lacrime scendevano copiose sul volto. Non è un bastardo. È di Rudi. Non è stato un incidente quella notte. Io lo volevo.
Inginocchiata al suo letto, la giovane Cudicini sfogò tutta la sua angoscia. Cosa avrebbero pensato gli altri di questa storia?

Nel frattempo a casa Masetti Stefania era eccitatissima. Ancora mezza giornata e sarebbe andata a Parigi. Avrebbe riabbracciato Lucia, strapazzato Marta e perché no aiutato quel giovane Cesaroni a riprendersi la sua bella. In fondo l'ho leggeva nel suo sguardo quanto amava Eva. Chiuse la valigia e si guardò allo specchio. Chissà forse anche un'avvenente quarantenne come lei avrebbe trovato l'amore nella città magica.
Marco era su di giri. Tra poco a casa sarebbe arrivato suo padre e un nuovo zio. Rudi aveva confessato tutto a l'uomo e lui tra poche ore sarebbe tornato da lei. La voleva e avrebbe fatto di tutto per riprendersela. Stava canticchiando ovunque andrai, quando sentì la porta della camera delle ragazze chiudersi con un tonfo. Si precipitò in corridoio e senza pensarci due volte entrò. Era preoccupato in fondo per lui Alice era la sorellina che non aveva mai avuto.
- Ali cos'è successo? Perché piangi? - chiese il ragazzo inginocchiandosi.
- Francesco è tornato, mi ha detto delle cose terribili - rispose tra un singhiozzo e l'altro.
- Cosa ti ha detto?
La giovane abbracciò forte il fratellastro.
- Marco ho un segreto. Devo dirlo a qualcuno prima di scoppiare.
- Mi stai facendo preoccupare.
- Io non sono Eva. Non so affrontare tutto questo da sola.
- Cosa vuoi dire?
- Sono incinta!
Marco boccheggiò un paio di volte. La piccola Alice era incita? Avrebbe volentieri massacrato di botte quello stronzo.
- Gliela faccio pagare - urlò Marco uscendo di casa.
- Aspetta! È di Rudi - urlò ma senza risultato. Il ragazzo era già lontano.

Nella casa di fronte Sofia chiacchierava con sua figlia Nina. La ragazza non riusciva a capire il perché di tante cose e sua madre decise che era giunto il momento di darle spiegazioni.
- Allora Mamma, quando mi dirai chi è? Ho capito che si tratta di un vicino ma chi?
Sofia sorrise. In quello le ricordava tanto l'uomo. Furba e schietta proprio come lui.
- Hai ragione. Lu abita qui.
La ragazza diventò seria si alzò e puntando il suo sguardo in quello della madre.
- Posso chiederti una cosa? Perché non mi ha mai cercato?
Sofia sospirò affranta.
- Non sa della tua esistenza bambina mia.
- Perché - chiese furiosa.
La donna la scortò alla finestra e le indicò la porta di fronte. In quel momento la ragazza capì. Il signor Cesaroni stava rientrando in casa con suo figlio e un altro uomo.
- L'oste è mio padre?
- Si. È stata l'avventura di una notte.
- Questo non ti autorizzava a non dirgli di me - urlò Nina furiosa.
- Hai ragione. Lui era un uomo sposato. Aveva un figlio di qualche anno e un altro in arrivo. Quel ragazzo ha la tua età
- Allora perché ora lo cerchiamo?
- Perché meriti di conoscerlo.
- Ti odio, mi hai fatto crescere nell'inganno - Le sputò in faccia la ragazza correndo in camera.
Sofia si prese la testa tra le mani. Aveva sbagliato tutto. Sua figlia aveva ragione.

Marco afferrò Rudi sull'uscio della porta e lo trascinò via.
- Rudi andiamo
- Dove andate ragazzi
- È una questione urgente Papà dopo ti spieghiamo. Scusaci Zio - urlò Marco andando via.
Nel frattempo era arrivata Alice. Trafelata e sconvolta.
- Perché non li hai fermati? - chiese disperata.
- Cosa sta succedendo?
La ragazza svenne. Troppe emozioni tutte insieme.

Rudi e Marco erano saliti in macchina.
- Mi racconti cazzo succede?
- È tornato Francesco.
- Come lo sai? - chiese preoccupato il ragazzo.
- Me l'ha detto Alice. Devi sapere un 'altra cosa.
Appena ebbe finito di parlare, Marco non si accorse di essere arrivato a destinazione. Rudi si fiondò fuori dalla macchina come un pazzo. Alice era incinta? Perché non gliel'aveva detto? Cosa sarebbe successo ora? Non poteva perderla, non così.
- Bastardo, io ti ammazzò - urlò il giovane Cesaroni afferrando il rivale e iniziandolo a picchiare.
- Cazzo vuoi Rudi, te sei ammattito?
- Lasciala in pace!
Il ragazzo stava per reagire quando il cellulare del giovane Cesaroni iniziò a squillare.
- Pronto Pà?
- Alice sta male.

Il ragazzo sconvolto trascinò Marco e andò via. Alice aveva bisogno di lui. Francesco era furioso. Cavolo voleva quel ragazzo? Cosa gli era preso? Decise di raggiungerli, non gliel'avrebbe fatta passare liscia.
Rudi era nervoso. Pigiò l'acceleratore e in meno di dieci minuti furono a casa. Si precipitò in salone.
- Pà cosa succede?
- È svenuta!
Il ragazzo s'inginocchiò e le accarezzò la testa.
- Sardina come stai?
La ragazza aprì lentamente gli occhi e lo guardò.
- Devo parlarti.
- Anch'io. Perché non me l'hai detto? Io ti amo ti avrei aiutato comunque – urlò furioso il ragazzo.
- Aspetta devo spiegarti.
- Cosa? Perché hai confessato a mio fratello di essere incinta di quello stronzo e non a me? Queste erano le cose da risolvere?
In quell'istante si palesò in soggiorno Francesco. I ragazzi avevano lasciato la porta aperta.
- Sta calmo stronzo. Siete una famiglia di malati! – sputò fuori il barista.
- Come ti permetti schifoso. Tu che tratti male una donna incinta!
- Non è mio figlio coglione. Chiedilo a quella puttana di tua sorella con chi è stata due mesi fa. Io non la tocco da più di tre mesi. Ha preso in giro anche te!
Il cuore di Rudi perse un battito. Due mesi fa? Una consapevolezza lo invase. La notte alle terme era avvenuta sessanta giorni prima.
- Che c'è schizzato, non parli più?
Rudi si voltò come una furia e gli mollò un pugno sul muso.
- Puttana ci sarà tu madre. Coglione sono io il padre di quel bambino!
Nel soggiorno scese il silenzio. Francesco restituì il pugno a Rudi.
- Siete una banda di malati. Addio brutti stronzi!
Rudi lo cacciò via e guardò Alice. 

Tutto era finalmente più chiaro.

In ritardo ancora una voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora