Capitolo 2

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L'aereo ci aveva messo pochissimo ad atterrare. Le gambe le tremavano finalmente era di nuovo a Roma. Stava passeggiando per l'aeroporto quando incontrò l'ultima persona che si aspettava di vedere.

- Alice, sei proprio tu?

- Ciao Marco, non eri da Maya?

- Sono tornato per incidere un nuovo disco. Tu non eri in Grecia?

- Sono tornata prima, non sto molto bene

- Mi dispiace. Quest'estate va di moda. Prima Rudi, poi tu... Cosa ci succede?

- Rudi è stato male? - chiese torturandosi le mani.

- Sì, poi si è ripreso egregiamente. Papà aveva bisogno di lui

La testa di Alice fece mille complotti. Rudi si era ripreso. Dopo nemmeno un mese già stava bene. Perché non era andato al porto? Forse per paura di finire come i loro fratelli. Un amore bello ma impossibile e ora una famiglia dilaniata.

- Andiamo a casa insieme? Hai chiamato qualcuno? - chiese Alice con voce tremante.

- No è una sorpresa. Ti va se prendiamo un taxi?

I due fratelli s'incamminarono verso l'uscita. La nostra giovane amica era pensierosa. Avrebbe voluto correre dal medico ma con Marco alle calcagna doveva rimandare. Il traffico di Roma a quell'ora era snervante. Alice guardava con sguardo perso fuori dal vetro quando Marco bloccò il flusso dei suoi pensieri.

- Ali posso farti una domanda?

- Certo dimmi

- Sai di chi è innamorato Rudi? Lo visto così perso e temo mi nasconda qualcosa

La giovane donna avrebbe voluto dire " sono io" poi qualcosa la bloccò. In gola un rospo duro da ingoiare chiamato consapevolezza. Si fermò un attimo a riflettere, se Rudi avesse conosciuto un'altra? Lei non poteva saperlo, non lo aveva mai cercato.

- Non lo so. Non ci sentiamo da un bel po'

Dopo queste chiacchiere sconvenienti, i due fratelli erano arrivati alla Garbatella all'ora di pranzo.

- Ti va se andiamo a pranzo in bottiglieria? Dopo torniamo a casa con il furgone di zio Cesare

Marco la guardava così speranzoso che lei non se la sentì di rifiutare. Annuì semplicemente con il capo e dopo dieci minuti erano già fuori dal negozio. Alice era così emozionata. Entrò prima Marco, euforico all'idea di riabbracciare suo padre e suo fratello. Urli di gioia e coretti vari. Com'era bello sentire che lui era così felice.

- A Marcolì che ci fai qui?

- Starò un po' con voi vi dispiace tanto?

- Che dici fratellone, sei sempre il benvenuto

In quel momento fu tentata di andare via. Stava sgattaiolando altrove quando la voce di Marco le perforò le orecchie.

- Aspettate non è ancora finita, ho una sorpresa per voi

- Cosa c'è stavolta? Ti prego che ho il cuore debole

- Sei un leone papà e questa è una bella sorpresa poi ...

Uscì fuori e la tirò per un braccio.

- Da quando sei così timida?

Appena mise piede nella bottiglieria, il cuore smise di battere. Lui era là. Ancora più bello di come lo ricordava. L'accenno di barba curato, il nuovo taglio di capelli e il suo sorriso.

- Alice tesoro mio - Giulio l'abbracciò fortissimo fino a farle mancare il fiato.

Rudi era rimasto pietrificato. Lei era lì, davanti a lui. Bellissima, abbronzata e da sola. Per l'emozione il bicchiere che stava asciugando gli cadde dalle mani.

- Rudi sta attento che zio Cesare te lo toglie dalla paga

- Scusa pa', me scivolato

- Non saluti tua sorella?

Sorella. Quel maledetto appellativo ogni volta gli feriva il cuore. Cazzo loro non erano fratelli, non lo erano mai stati. Lei era la donna che lui voleva al suo fianco non la sorellina da proteggere.

- Certo

S'incamminò incerto verso di lei. Aveva tanto sognato quel momento. Doveva trattenersi, suo padre e suo fratello non potevano scoprire il suo segreto e poi lei... Non sapeva cosa provava. Una domanda gli frullava nella testa perché era lì? Dov'era il damerino?

Ormai erano uno di fronte all'altro. Gli occhi lucidi di lei erano bellissimi. Lui allargò le braccia e sorrise.

- Ciao Sardina, finalmente sei tornata

Una frase carica di significati nascosti.

Lei si fiondò tra le sue braccia. La testa sul suo petto. Lo sentiva perfettamente il battito del suo cuore, sembrava impazzito. La sua stretta si fece salda sulla sua schiena e appoggiò la sua testa nella cascata di boccoli. Ispirò a pieno il suo profumo.

- Ciao Rudi - sussurrò a pena.

- E dai Rudi non la consumare, falla coccolare un po' anche a me

I due si staccarono a malincuore. Alice stava per sedersi quando un altro forte dolore allo stomaco la invase. Cercò di trattenersi ma ci riuscì poco.

- Come mai sei tornata prima? - chiese Giulio indagatore.

Alice corse in bagno e ricacciò anche l'anima. I tre Cesaroni corsero dalla ragazza. Rudi si fece spazio tra i due e l'afferrò per il bacino aiutandola ad alzarsi.

- Alice stai bene? - le chiese preoccupato.

- Sì, tranquillo ho preso un virus intestinale in Grecia

Giulio le toccò la fronte. Scottava come il fuoco.

- Alice tu hai la febbre. Vai a casa devi riposarti

Marco voleva offrirsi di accompagnare la sorella ma qualcosa nello sguardo di Rudi lo fece desistere.

- Rudi accompagna Ali, resto io con papà

- Ok, ci penso io

Stava per recarsi di nuovo da lei quando suo fratello lo tirò per un braccio.

- è lei vero?

- Chi? - chiese ingenuamente il ragazzo già sapendo cosa l'altro volesse sapere.

- La ragazza di cui sei innamorato, quella della canzone

- Poi ne riparliamo. Ora ha bisogno di me!

- Vai ma voglio sapere tutto stasera

Rudi sorrise e corse verso suo padre. Si passò il braccio di Alice sulla spalla e la sorresse fino all'auto.

- Grazie non dovevi disturbarti

- Sardina sta' tranquilla, non è un problema

I due si recarono a casa. La febbre era salita vertiginosamente e Alice non si reggeva in piedi. Rudi decise di portarla in braccio fino in camera. L'adagiò sul letto e le diede un bacio sulla fronte.

- Mi sei mancato tanto

- Anche tu, ora riposa - rispose il giovane innamorato.

Il ragazzo sorrise finalmente lei era di nuovo lì. Appena si sarebbe ripresa grazie all'aiuto di Marco avrebbe indagato sul ritorno di Francesco. Doveva sapere quanto tempo gli restava per tentare di riprenderla con sé.

In ritardo ancora una voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora