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Maria

Mi avvicino al PC, non lo accendo da tanto tempo. Schiaccio il pulsante power e aspetto che si carichi la schermata.
Nel frattempo chiamo Lori.
<<Lori, sono pronta. Puoi venire qui con Azzurra?>>
<<Arriviamo.>>
Dopo pochi minuti sono da me, ci sediamo sul mio letto e apro internet.
YouTube.
Cerco il canale di Space Valley e sotto consiglio di Lori il primo video è "Frank è il profeta?"
Azzurra ha la mano nella mia, mentre Lori il suo braccio intorno alle mie spalle. Quella che per miliardi di persone è un'azione quotidiana per me è un ostacolo insormontabile.
Mi perdo ad osservarlo mentre ascolto la sua voce. È di tre anni fa, i capelli sono più corti e la barba più lunga. Non conosco nessuno di loro, se non Frank e Nelson, ma mi fanno divertire un sacco.
Il video finisce e i miei cugini mi stanno fissando.
<<Lori, posso avere il numero di Frank? Vorrei parlargli.>>
Mi scrive il numero sul telefono prima di lasciarmi sola.
<<Pronto?>>
<<Frankino.>>
<<Nanetta.>>
Mi sembra di vederlo sorridere.
<<Robert come sta?>>
<<Sta bene. Tu invece?>>
<<Vorrei parlarti. Vieni da me?>>
<<Mandami la posizione. Parto subito.>>
Passa una mezz'oretta e sento il campanello suonare.
Quando apro la porta e lo vedo lì non resisto e lo abbraccio. Rimane stranito ma poco dopo le sue braccia mi stringono.
<<Mi mancavi.>> gli dico stretta a lui.
<<Anche tu nanetta. Anche tu.>>
<<Vieni, ti devo delle spiegazioni.>>
Ci sediamo sul divano e mi osserva curioso mentre inizio a parlare.
<<So che Lori ti ha già detto a grandi linee cosa è successo. Stavo con questo ragazzo, andava tutto bene fino a che non ha deciso di aprire un canale YouTube. Quando ha iniziato a superare i 10000 iscritti ha deciso di licenziarsi dal lavoro, tutta la sua vita era concentrata sui video. Hanno iniziato a riconoscerlo per strada e lui ha iniziato a tradirmi. Andavo da lui e trovavo in giro di tutto, bottiglie vuote, preservativi, qualche pastiglia. Io mi arrabbiavo ovviamente.
La prima volta era una spinta, la seconda uno schiaffo. Fino a che non sono finita in ospedale perché mi ha presa a calci nello stomaco e in testa. L'altra sera quando sono scappata è stato perché avevo paura, di te. Hai alzato la voce, avevo appena visto la targa e mi sono rivista a terra con il sapore del sangue in bocca.>>
Alzo gli occhi, non sono mai riuscita a guardarlo mentre parlavo.
Col pollice mi asciuga una lacrima, prima di abbracciarmi e lasciarmi un bacio sui capelli.
<<Non permetterò a nessuno di farti del male nanetta.>>
Lo stringo più forte. Per la prima volta dopo tanto mi sento al sicuro.

Verità o Bugia ||Davide Franceschelli|| Space Valley/rovere Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora