Ecco qui l'intervista di _LouFire_ , vincitore della categoria fan fiction/teen fiction.
(In grassetto sono le sue risposte)-Eccomi qui, pronta per intervistarti! Innanzitutto mi complimento con te per la vittoria.
-Ti ringrazio per il complimento, è stato un piacere partecipare e sono molto felice della posizione ottenuta😁
-Parlami un po' di te, sia come scrittore che nel tuo quotidiano.
-Il Lou scrittore e il Lou quotidiano sono due persone simili, ma diverse su alcuni aspetti: il primo è più esplosivo e irriverente, il secondo è invece contenuto, tranquillo e ama la quiete.
-Come sei approdato su Wattpad?
- Su Wattpad approdai nel 2015 in qualità di lettore, ero incuriosito dalla piattaforma e mi divertivo a conoscere i lavori di giovani esordienti. Già scrivevo da anni, però non ero particolarmente motivato a condividere i miei scritti in quanto bozze, operette allo stato embrionale di cui non ero né certo né soddisfatto. Nella tarda primavera di quest'anno, spinto dai consigli di una persona cara che il Lou "artista" lo conosce, purtroppo, bene, ho deciso di lanciarmi e ne sono contento. Sto scoprendo un sacco di bei romanzi, nonché validi autori e autrici.
-Hai iniziato a scrivere sin da subito?
-Immagino mi stai chiedendo se ho iniziato a scrivere molto giovane. In tal caso, sì: i primissimi testi erano storielle partorite dai miei film mentali quando andavo in prima elementare. Dopodiché si sono evolute in fanfiction sui Pokémon all'età di nove anni e poi, da adolescente, in romanzi più impegnati (che ho bruciato/gettato nell'immondizia perché facevano schifo). Fuoco è nato dai resti di quelle oscenità.
-Qual è stato il tuo primo libro?
-Se intendi libro letto, e letto come si deve, "Paura di volare" di Erica Jong. Se intendi libro scritto da me, un teen drama improvvisato da quindicenne, che, forse, proporrò in futuro, ma non sono molto convinto (bruttissimo anche quello).
-Hai preso ispirazione da qualcosa? Parlaci un po' del libro!
-Sì, ho preso ispirazione da molte cose per scrivere Fuoco e il resto della saga. Principalmente mi rifaccio molto alle bozze originali, poi aggiungo esperienze di vita personali e di terzi esagerandole volutamente. Come stile prendo spunto innanzitutto da maestri scoperti da bambino, Benni e Villaggio, sporcando le trame con elementi tipici di Welsh e Palahniuk. Alimento l'effetto surreale intingendo il lavoro con dinamiche da fumetto, infatti alcuni personaggi ricalcano gli stereotipi classici dei manga, e la satira politica e sociale. Sono uno sperimentatore, non mi piace stare tra le righe e nemmeno farmi limitare dai canoni di genere.
Fuoco, inizialmente, non doveva esistere, la saga reggeva anche senza di lui. Negli anni, tuttavia, sentivo la necessità di introdurre meglio l'universo letterario concepito, in particolar modo sottolineando alcuni dettagli di Alberto Costa che non si spiegavano granché bene. Dopo averlo ipotizzato come prequel, ho preferito trasformarlo nell'opera di avvio, se così possiamo dire. È stato un gioco d'improvvisazione, non mi ero preparato niente, dunque ci ho messo dentro tutto quello che mi passava per la testa restando coerente con i prossimi libri e il messaggio che vorrei trasmettere. In Fuoco c'è ogni cosa, pura follia: la storia d'amore, il dramma adolescenziale, la commedia nera, la commedia grottesca, il thriller, l'action, la satira, addirittura l'ho infarcito di filosofia e pillole di scienza. Si parla di giustizia, delle ipocrisie, si analizzano temi quali il bullismo, la violenza in generale, l'abuso fisico e mentale, si smuovono critiche e si riesce persino a ridere nel mentre. Qualora mi chiedeste cosa mi ha spinto a fare un simile minestrone, non saprei come rispondervi (🤣).
-Hai programmi per il futuro? Pensi di continuare a scrivere?
-Yes, ho molti programmi per il futuro, sia su Wattpad che nella vita reale. Presto o tardi mi piacerebbe proseguire gli studi e dedicarmi alla zoologia, nel frattempo vorrei mandare avanti la saga. Temo che non vi libererete di me presto. 😂
Assolutamente sì, ho appena cominciato. Per ora e per gli anni a venire mi dedicherò ai sette libri di Fuoco, poi, nella speranza di essere migliorato, vorrei cimentarmi in altri generi con alcune storie che custodisco nel cassetto. Ho un bel po' di idee, sarei curioso di sperimentare ulteriormente.
-Ti aspettavi di vincere il concorso?
-Onestamente, no. Conosco alcuni partecipanti, autori e autrici molto validi/e e non mi aspettavo che avrei vinto. Facevo il tifo per loro, a dirla tutta.
-Hai un motto per la vita?
-Come motto per la vita ho vari modi di dire del dialetto genovese, non li posso scrivere qui 😂 Mio personalissimo è la medesima frase a effetto di Alberto, "Vado a fuoco", però più che un motto sembra una minaccia 😰 Ripiego su "Può sparare solo chi è pronto a ricevere il proiettile", citazione dall'anime Code Geass.
-Un messaggio che vuoi lasciare ai tuoi lettori?
-Voglio ribadire la grande stima che nutro nei riguardi delle lettrici, di cui sono fan, e il mio sincero affetto. Glielo ricordo comunque sul gruppo Whatsapp ogni giorno, ma rammentarglielo fa bene sia a me che a loro. Ragazze, dateci dentro, scrivete, pubblicate. Le nostre sono strade in salita, per questo possiamo arrivare in alto.
Grazie mille per l'intervista, per il tempo dedicatomi e per l'occasione concessa di mettermi in gioco.