BLACKTAN ~You're My Euphoria

Escape For You - Taennie

(Taehyung's pov.)

"E detto questo spero che tu abbia capito che non avrai piú il permesso né di vederla, né di aver alcun contatto con lei e con tutti ció che la riguarda".

Come potevano fare questo al loro unico figlio?
Io la amavo piú della mia stessa vita, come potevano aspettarsi che soltanto dicendomelo me la sarei lasciata scappare?
Jennie era la ragazza della mia vita, lei mi aveva insegnato ad amare, non avrei potuto dopo ben 2 anni di relazione piena d'amore e di tante sensazioni positive che avevamo condiviso.
Tutto questo soltanto perchè le nostre famiglie erano in contrapposizione,due ditte diverse in concorrenza da sempre.
Le famiglie piú influenti di tutta Seul oserei dire.

Questo nostro amore si poteva definire sbagliato, insensato, ma esisteva e non era assolutamente destinato a scomparire per un loro stupido capriccio.
Ero piú che deciso a non lasciarla andare e speravo vivamente che fosse lo stesso anche per lei, ma ne ero quasi sicuro.

Il nostro amore era nato ad un ballo scolastico natalizio di due anni fa; uno scambio di sguardi ci ha detto piú di mille parole,ci siamo conosciuti meglio e abbiamo capito che era stato il destino a portarci insieme, se fosse mai stato non era quello di separarci.
Jennie era la persona piú importante della mia vita, l'unica che mi capisse veramente o l'unica che ci avesse mai provato.

"Capito Taehyung?" chiese quella donna che stava soltanto rovinando la mia vita piú di quanto avesse già fatto in passato.

Mi alzai in piedi indignato facendo cadere all'indietro la sedia e facendola sussultare, non poteva chiedermi di farlo, non aveva alcun diritto.

"No, non hai il diritto di fare una cosa del genere, di rovinare tutto quello che ho vissuto in questi 2 fantastici anni, non puoi levarmi l'unica cosa a cui vermanete io tenga, l'unica persona che mi ha fatto capire cosa volesse dire amare e vivere!" esclamai battendo il pugno sul tavolo posto davanti a me, che risuonó in tutta la stanza data la forza che ci avevo impiegato.

"Taehyung calmati perfavore, sai quanto ragazze migliori e piú belle di lei potrei pres-"

"Non me ne fotte un cazzo di nessuna di loro, non è soltanto la bellezza che mi attrae in lei, questo non è amore, ma attrazione fisica, io la amo per ció che è, perchè ti ostini a non volerlo capire!?" ormai la rabbia si stava impadronendo del mio corpo, tra poco sarei scoppiato e chi si sarebbe trovato nei paraggi sarebbe stato spacciato.

"KIM TAEHYUNG, IO NON TI HO INSEGNATO COSÌ, DEVI ESSERE EDUCATO CON TUA MADRE" urló con quella voce che tanto odiavo e che mi aveva torturato per anni.

"Sai che c'è? Non me ne frega un cazzo di te, la parola madre è ben lontana da come ti definirei" detto questo mi diressi verso il piano superiore dov'era posta la mia lussuosa stanza.

La sentí sospirare, sapevo benissimo quanto temesse una mia reazione manesca, perció mi avrebbe lasciato stare fino a domattina.

Ero piú deciso che mai, me ne sarei andati da quello schifo in cui avevo vissuto per ben 18 anni.

(Jennie's pov.)

Versavo lacrime di dolore, ormai stanca di tutto lo schifo in cui ero abituata ormai a vivere.
Avevo appena discusso con mio padre riguardo alla mia bellissima relazione con Taehyung.
Come poteva solo pensare di farmi separare da lui?
Non gli sarebbe mai riuscito, io e lui eravamo conessi, eravamo l'uno l'ossigeno dell'altro.
L'amore ci legava come una catena invisibile che nessuno sarebbe stato in grado di distruggere.
Avevo provato a farlo ragionare, a fargli capire quanto lui fosse importante per me, ma lui non mi ascoltó.
Questo mi rattristí parecchio, un padre dovrebbe cercare di capire sua figlia, di guidarla non di rinchiuderla dentro se stessa, di farle dimenticare quello che volesse dire la parola vivere.
Prima di conoscere Taehyung ero una ragazza molto insicura e chiusa dentro me stessa,non avevo amici data la mia estroversia e mio padre questo lo sapeva bene, ma non gli importava piú di tanto, a lui interessava soltanto il guadagno che poteva protrarre da qualsiasi cosa.