Failure - Jenmin

257 3 0
                                    

Non potevo crederci.
Dopo tutto quello che avevamo passato insieme lui mi aveva scaricata così, come se non valessi nulla per lui.

Stavo con Taehyung da 8 mesi ormai, pensavo di amarlo e pensavo che anche lui mi amasse, ma a quanto pare non era così.

Mi aveva lasciata 2 giorni fa, ma aveva una scusa abbastanza plausibile, una scusa che riuscivo a sopportare, perché ne capivo il significato.

Lui amava un'altra ragazza, avevo apprezzato me lo avesse detto in faccia, che per mettersi con lei mi abbia prima lasciata.

Apprezzavo il fatto che lui si fosse preoccupato di farmelo sapere,però il cuore mi faceva ancora male, dopotutto erano passati 8 mesi in sua compagnia.

Sospirai sistemando i vestiti del negozio in cui lavoravo, ogni volta i clienti non hanno un minimo di rispetto e lasciano tutto in disordine.

Finito di sistemare mi recai alla cassa, ne avrei aperta un'altra per sminuire un pochino la fila presente alla 2 cassa.

"Prego è aperta anche questa cassa" iniziai a passare tutti gli abiti che una vecchia signora aveva intenzione di acquistare.

"Allora come va con lui?" chiese la mia amica Lisa che stava nell' altra cassa, proprio accanto alla mia.

"Beh... Ci siamo lasciati, tutto qui" dissi rilasciando un lieve sospiro.

"Che Brutta cosa... Almeno sai chi è la ragazza?"

"Sono 3466,95¥...no, non so chi sia, carta o Bancomat?" chiedi sorridendo alla cliente che rispose.

"Grazie arrivederci, torni a trovarci... Non vorresti saperlo?" chiese la mia amica dalla luminosa frangetta, che onestamente trovavo adorabile.

"Beh io... N-"

"Si chiama Rosè" sentí una voce pronunciare quel nome a mio avviso, molto femminile.
Il mittente era un ragazzo non molto alto dau capelli biondi, molto carino effettivamente.

"Mi scusi?" chiesi leggermente confusa "La ragazza che Taehyung dice di amare e con cui sta attualmente di chiama Rosè".

Le sue parole mi lasciarono a bocca asciutta, il ragazzo sapeva effettivamente di chi stavo parlando, o si era semplicemente confuso?

"Umh, lei chi è?" chiesi al ragazzo un pó titubante.

"Oh scusa.. Non sai nemmeno chi sono, mi spiace di essermi impicciato nei vostri discorsi, ma le mie orecchie non hanno potuto fare a meno di ascoltarvi...-" disse ridacchiando leggermente, sembrava un pó imbarazzato dalla situazione "-Io sono Park Jimin, il fratello di Rosè".

Quando il mio cervello assembló l'intero messaggio iniziai a tossire leggermentemi faceva uno strano effetto saperlo così all'improvviso.

Per fortuna non c'era nessuno in coda quindi potevo stare più tranquilla.

"Umh.. Piacere di conoscerti Jimin-" "Lui ci tiene veramente a tua sorella" mi interruppe la mia amica Lisa, la ragazza della cassa accanto.

"Si tantissimo, mi è stato simpatico fin dall'inizio, siamo buoni amici, ma quando mi ha raccontato della sua relazione e inseguito dei suoi sentimenti per mia sorella gli suggerì io stesso di parlare alla ragazza in questione, che a quanto pare è proprio la tua amica" finí lui la frase sconvolgendomi sempre di più.

Non potevo credere di essere davanti al fratello della ragazza, che praticamente mi aveva rubato il ragazzo.

"Quindi è vero? Lui ama tua sorella.. R-Rosè?" anche pronunciare io nome di questa ragazza mi creava un certo formicolio parecchio fastidioso.

"Si, moltissimo. Si amano da impazzire quesi due" sorride il biondo.

Questa cosa stranamente mi rendeva felice, amare qualcuno significa anche essere felice per loro no?

Sapere che aveva trovato qualcuno che veramente amava mi rendeva felice.

"Mi dispiace comunque per te Jennie, mi ha detto che l'hai presa bene, ma che comunque ci sei rimasta parecchio male".

"Come sai io mio nom-" "Me lo ha detto lui e... C'è scritto sul cartellino".

Alla seconda affermazione mi sbatte i una mano sulla fronte mentalmente, mi ero quasi dimenticata di essere sul posto di lavoro.

"Umh scusami io devo... Mettere un pó apposto, sono sempre in orario lavorativo... Con permesso" dissi iniziando ad allontanarmi dalla cassa, ma ad un tratto sentí una leggera stretta al mio polso, mi aveva fermata.

"Senti quanto questo tu possa fare male, e mi sento anche parecchio in colpa.. Sei hai bisogno di parlare con qualcuno puoi parlare con me.. So che non ci conosciamo nemmeno, ma magari può aiutarti parlare con persona dall'esterno" disse lui sorridendomi e dandomi un peso di carta.

"Spero in un tuo messaggio" a quel punto mi resi conto del contenuto del piccolo foglietto.

Detto ciò lascio con dolcezza il mio polso ed uscì dal negozio.

Il mio cuore batteva velocemente, i miei occhi erano fissi su quel piccolo frammento di carta ed un sorriso si era impercettibilmente dipinto sulle mie labbra.

BLACKTAN ~You're My Euphoria Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora