Missing Momets~ Love Is Love

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(Jennie's pov.)

La sveglia suonó ed io mi svegliai di colpo.
Mi rigira i nel letto, ma di Jungkook nessuna traccia, dov'era andato?
Piano piano mi alzai dal letto, ormai la mia pancia stava prendendo forma e grandezza, avanzai per la stanza e la paura iniziò ad impossessarsi di me.
Avevo paura che se ne fosse andato a fare chissà che cavolata, era da un pó di tempo che sembrava veramente essere cambiato, ma forse era tutta apparenza.
Entrai in cucina e sul tavolo vidi una tazza di caffè affiancata da una confezione di budino alla vaniglia, il mio preferito.
Le calmai leggermente e mi guardai attorno, le chiavi della macchina non c'erano e nemmeno la sua giacca.
Se n'era andato in macchina, ma non ero consapevole della sua metà e di quando sarebbe ritornato.
Con fatica mi sedetti su una sedia posta nella cucina open space ed inizia a mangiare il budino di gusto, era vermanete buono in effetti.
Dopo averlo finito la ai la confezione e la buttai nell'apposito cestino, dopo di ciò mi sedetti su una sedia ed iniziai a pensare a diverse cose, i mio pensare fu bloccato peró dal sentire la porta d'ingresso aprirsi e dopo un pó chiudersi,segno che il mio giovane marito aveva fatto ritorno da chissà dove.

"Oh,buongiorno piccola" mi sorrise largamente facendo ingresso nell'ampia cucina, il suo sorriso mi ricordava un tenero coniglietto.

"Buongiorno amore" gli sorrisi ampiamente, nei scorsi giorni non mi ha fatto mancare nulla, si prendeva cura di me e di conseguenza del bambino che tra pochi mesi avrebbe fatto ufficialmente parte della famiglia Jeon.

Lui vedendomi sorride fece la stessa cosa avanzando verso di me e dandomi un vasto bacio sulle labbra, mi guardó negli occhi e potevo intravedere una luce diversa, nuova.

"Ti amo cosí tanto Jennie" il fiato mi si mozzó in gola, non ricordavo nemmeno piú l'ultima volta che mi disse queste parole cosí semplici, ma che per me avevano un tale significato.

Sorrisi spontaneamente, il mio cuore palpitava dalla tanta emozione, mi aveva fatta sorridere senza fare nulla di particolare, ma potevo sentire quanto queste parole portassero un significato per lui, quanto fossero vere.

Preferivo di certo che me lo dicesse qualche singola volta, ma che fosse qualcosa di significativo per lui, che lo pensasse davvero.

Mi abbracció senza dire nulla, mi amava molto ed io amavo lui, come mai prima.

"Anche io ti amo piccolo mio" sorrisi largamente con un sorriso che sprizzava gioia da tutti i pori.

Lui sorrise ampiamente e si inginocchiò davanti a me poggiando le sue grandi mani sul mio grembo, che ormai aveva preso forma.

"Hey piccolino, come va lì al calduccio?" disse con un sorriso paterno dipinto sulle labbra, poi bació la mia pancia amorevolmente facendo nascere un largo sorriso sulle mie labbra.

"Questo è frutto del nostro amore... Lo crescere o benissimo ne sono piú che sicuro" disse alzandosi in piedi e guardandomi nei occhi.

Non potevo che annuire ed affermare ciò che aveva detto, ero piú che convinta che sarebbe stato cosí, nessuno poteva piú negarci la felicità che tanto ci meritavamo dopo tutta quella cattiveria che ci era stata riservata, ma noi eravamo riusciti a superarla insieme e questo era l'importante.
L'importante era che ci amavamo.

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"Un ultimo sforzo signorina... Manca vermanete poco!"

Esclamò il dottore mentre io soingevo con tutte le forza che mi rimanevano in corpo, il parto era una casa veramente dolorosa, sembrava che mi stessero accoltellando violentemente l'addome.
Lui non era lì con me, non saoveo dove fosse, non si era presentato nel giorno più importante della mia vita.
Ero a casa della mia migliore amica Lisa, stavamo un pó chiaccerando come tutte le domeniche pomeridiane.
Non mi aspettavo di ritrovarmi a terra con il mio piccolo che aveva tanta voglia di venire al mondo.
Lo chiamai e lui immediatamente rispose, era sul suo posto di lavoro e mi disse che avrebbe fatto più veloce che poteva,ma non era mai arrivato dopo ben 5 ore.
Mi stavo preoccupando molto, non capivo proprio dove fosse finito o se semplicemente non avesse voluto assistire alla nascita del nostro piccolo che attendevamo da cosí tanto tempo..

"Eccolo... È un bellissimo bambino, complimenti signora Kim!" ci ero riuscita, avevo dato alla luce mio figlio... Dopo quelle ore che sembravano infinite mi addormentai con un largo sorriso.

"Si è svegliata... Finalmente" sentí la voce di mia madre seguita da una risatina inconfondibile della mia amata amica.

"Buongiorno dormigliona" era lui, l'avrei riconosciuto anche tra mille.

"Jungkook..." dissi con voce debole dato lo sforzo che avevo affrontato prima.

"Lasciamoli soli, hanno tanto di cui parlare" affermò la possente voce di mio padre.

Mio marito mi aiutó debolmente a sedermi sul letto d'ospedale su cui giacevo da non so quanto tempo, finalmente riuscì ad aprire del tutto gli occhi e quello che vidi fece diventare lucidi i miei occhi: aveva un graffio ben visibile sul suo bellissimo volto, il braccio ingessato e l'altro coperto da una grande garza che probabilmente serviva a fasciare un'altra ferita.

"Amore... Che ti è successo?" dissi spaventata dalle sue condizioni, ora avevo ben chiaro perché non si era presentato prima,una morsa strinse il mio cuore lacerandolo.

"Niente di che piccola... Piuttosto come stai tu?" non potevo crederci, dopo tutte quelle ferite che visibilmente gli infliggevano dolore, lui si preoccupava per me, questo spiegava molte cose.

"Io sto bene... Ma voglio sapere" piano gli accarezzai il volto e gli feci cenno di sedersi accanto a me, in quel letto che apparentemente aveva delle dimensioni abbastanza elevate.

"Beh,quando mi hai avvertito di starti recando all'ospedale perché il nostro campione stava venendo alla luce non ci ho pensato un solo secondo e mi sono precipitato in auto... Forse superare i limiti di velocità non è stata la migliore decisione che avessi potuto prendere" un lacrima mi scappó al controllo.. Aveva rischiato la sua vita per venire ad assistermi, avrebbe potuto fare con calma e perdersi il parto, ma non l'ha fatto.

Instintivamente lo abbracciai facendo attenzione a non farli del male più di quanto già ne percepisse,lui debolmente ricambió l'abbraccio.

"Ti amo cosí tanto Jungkook" dissi per poi guardarlo nei occhi.. Lui era la persona giusta, lo sentivo.
Aveva fatto tanti errori in passato, ma era riuscito a dimostrarmi che vermanete gli dispiaceva.

"Anche io piccola mia, ho fatto tanti errori con te, troppi... Non capisco come una ragazza magnifica come te abbia potuto perdonare uno come me" disse abbasando lo sguardo con un sorriso amaro dipinto sulle labbra.

"L'ho fatto perché ti amo, sinceramente ti amo, non nego di averci pensato ad lasciarti e ad anadarmene, ma poi ho visto come ti sei impegnato nel dimostrarmi che vermanete ti importava, che vermanete ti dispiaceva" disse mettendo due dita solo al suo mento ed alzandolo verso la mia direzione.

"L'amore può trovare ostacoli, a volte può sembrare infattibile, ma se vermanete si prova si combattono tutti gli ostacoli che si presentano, insieme"

BLACKTAN ~You're My Euphoria Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora