(Per questo capitolo vi consiglio l'ascolto dell'Etude Op.10 No.4 di Chopin, è la velocità che mi ispirava lo svolgimento di questo capitolo)
Si era svegliato di soprassalto, con la fronte imperlata di sudore, su quel letto vuoto. In quella stanza vi era un freddo fuori dal normale e nuvolette di vapore venivano sprigionate dalle sue labbra tremanti. Si passò le mano tra i capelli, con la testa che girava provò a ricordarsi cosa fosse successo la notte precedente o forse... era ancora notte? Che ore erano?
Gli bastò poggiare i piedi nudi a terra per capire. I suoi occhi vennero rivolti al soffitto, vecchio e in alcuni tratti ammuffito, il letto non era quello del suo amatoL'ala vecchia del castello
Come c'era finito non lo sapeva, ma l'idea che Todoroki potesse averlo portato lì non era poi così assurda, ma perché?
Nonostante la loro vicinanza sapeva perfettamente che il bicolore non fosse del tutto favorevole a lasciarlo vagare libero per le stanze della sua infanzia, dove ancora i suoi fantasmi e le presenze oppressive del suo passato lo perseguitano, dove non aveva ancora pace, dove le azioni commesse nella storia non lo lasciavano in pace.Si rimise appena i pantaloni che era già fuori dalla stanza nel lungo e scuro corridoio che avrebbe dovuto portare all'ala nuova del maniero, al "presente", ma tutto ciò che gli si parò davanti erano muri scuri e vecchi, piastrelle fredde e ammuffite, senza una fine apparente.
I quadri si susseguivano tutti uguali, i volti sfigurati, le tele strappate, fatte a pezzi, lacerate da lunghi e orribili tagli. Le sue gambe presero a muoversi velocemente, ormai stava correndo e dei nuovi e luminosi corridoi del castello non vi era traccia. Voltava a destra, poi a sinistra e ancora a destra, incapace di fermarsi. Gli girava la testa a forza di girare senza senso, l'aria lì dentro si era fatta assente, quasi un fuoco l'avesse risucchiata tutta, lasciandolo senza possibilità d'ossigeno.
Non appena si fermò, di colpo, si accorse di quanto il suo cuore stesse andando veloce, come per l'assenza della maglia, la pelle d'oca si stanziava per tutto il suo torace. Inconsapevolmente si strinse una mano al petto, la sua mente vagò e l'unico nome che venne richiamato alla sua memoria era proprio quello di Todoroki. Lo sussurrò, più volte, ma di lui non vi era la minima traccia, per quei corridoi scuri era solo, era l'unica cosa che non voleva che accadessedi nuovo
Per tutto il tempo in cui il vampiro era stato assente, per quei giorni di solitudine, il castello gli era sembrato privo della sua naturale bellezza, più oscuro, sinistro. Todoroki era l'unico che, pur essendone privo lui stesso, riusciva a dare quel poco di vita a quel dannato posto, come fosse lui a tener le ombre scure proiettate dai quadri e Izuku nemmeno voleva sapere cos'altro, lontane dalla parte nuova del maniero. Se ne rese conto quando, durante il primo giorno della sua assenza, aveva varcato la porta dai pesanti cardini per potersi dirigere verso quello che era stato lo studio del padre molti anni prima, di come il freddo lo artigliò per le spalle, quasi avesse voluto risucchiarlo più in profondità, dove non si era mai spinto, una sensazione orribile gli si era propagata per il petto, una sensazione di puro terrore.
Era da solo con i fantasmi del passato di colui che amava
Il verde da quel momento non aveva più voluto saperne nulla. Si era chiuso dentro quello studio e non ne era uscito nemmeno per mangiare. Nemmeno un secondo si era fermato nel fare ricerche, nemmeno un secondo i suoi occhi si erano fermati su uno dei voluminosi libri di suo padre, nemmeno un secondo o aveva l'impressione che quei volti sfigurati nei quadri lo avrebbero inghiottito nelle pareti, che le mani artigliate della bella dama dai capelli corvini in uno dei ritratti appeso chissà dove tra le mura di quel dannato posto, lo avrebbero lacerato, come Todoroki aveva fatto con la stessa stoffa del dipinto, prendendolo dal petto, aprendo lui il torace e per un secondo si chiese se, prima o poi, non avrebbe fatto lo stesso con lui
STAI LEGGENDO
At your side//tododeku
FanfictionUno scambio culturale, porterà il giovane Midoriya Izuku a scontrarsi con una realtà a dir poco frivola e priva di senso. Non credendo in essa, il destino, dará a lui la prova del contrario con un incontro tanto surreale quanto imprevedibile ~ il ra...