NIALL's POV
Avere una relazione a distanza era un casino perchè parlare con Lizzie diventava sempre più difficile ogni giorno che passava, per via degli impegni di entrambi e le ore di fuso orario che ci separavano, e non essendomi mai trovato in quella situazione - fatta eccezione per il periodo di tempo in cui non ci siamo né visti né sentiti per tre interi anni - faticavo a sopportare il peso che mi si era poggiato sul cuore.
Sospirai mentre controllavo le email eliminando tutte quelle presenti nella casella spam.
Era il 16 maggio 2020, mancavano esattamente dodici giorni all'uscita del singolo che Harry e Lizzie avevano scritto sulla loro storia con me e Louis ed io riuscivo solo a pensare al fatto di voler essere presente in quel giorno così importante per lei.
Avevo contattato Tara, la mia assistente personale, in modo da farmi organizzare un incontro con il mio manager - completamente sparito dalla circolazione - che non rispondeva alle mie chiamate da tre giorni.
Era decisamente troppo strano.
Richard Bennett mi stava sempre con il fiato sul collo e per una volta che ero io quello ad avere bisogno di lui mi stava semplicemente ignorando.Quando però Tara mi aveva rivelato che Richard era dovuto correre a New York per risolvere i danni fatti da un artista emergente un po' mi tranquillizzai, sperando di riuscire ad ottenere quello che volevo: tornare a Londra, tornare a casa.
Ci vollero due giorni, quattro sms e due telefonate affinché mi ritrovassi seduto di fronte l'uomo che tanto temevo nell'ufficio situato al quinto piano della Capitol Records.
L'enorme vetrata presente nella stanza consentiva un'ottima visuale sulla trafficata città di Los Angeles, illuminata dal sole del mese di maggio.
Los Angeles aveva tante cose: il bel tempo, il mare, le feste in spiaggia, il surf, il management, ma a suo discapito era lontana dal posto più bello del mondo, l'Irlanda."Queste celebrità mi manderanno fuori di testa prima o poi—" sbuffò Richard buttando una serie di fogli accartocciati nella pattumiera vicino la finestra prima di prendere finalmente posto dietro la scrivania di cristallo sulla sua sedia di pelle nera.
Non mi azzardai a chiedere il motivo per cui fosse così nervoso o a cosa dipendesse la frase appena detta poiché tremavo come una foglia, nemmeno mi trovassi sul punto di fare un'audizione."Niall, suppongo Tara ti abbia detto perchè non sono stato raggiungibile, mi dispiace. Comunque, qualcosa non va?"
Il mio manager puntò gli occhi color pece nei miei e mi sentii mancare il respiro per qualche secondo, mentre un nodo mi si formava in gola. Avevo paura che la voce mi uscisse fuori in un sussurro o tremante, così cercai di parlare d'altro, sviando il vero motivo per cui mi trovavo lì."Hai novità per il singolo?"
Richard roteò gli occhi, gli avevo fatto quella domanda almeno quindici volte nell'ultimo mese, non potevo biasimarlo, e forse avevo solo peggiorato la situazione.
"Ti prometto che avrai notizie il prima possibile."
Annuii nervoso posando lo sguardo sul grande quadro sulla parete alla mia sinistra che raffigurava una copia mal fatta della Notte Stellata di Van Gogh."Qualcosa non va Horan? Sembri sull'orlo di un attacco di panico... Devi chiedermi qualcos'altro?"
Lo guardai sbigottito per qualche secondo prima di annuire e prendere fiato.
"Volevo chiederti se potevo tornare a Londra. L'album è finito e ci sono tante di quelle foto in giro con Hailee che boh... Mi piacerebbe tornare a casa dai miei amici e... Magari vedere la mia famiglia. Tra due mesi c'è un matrimonio, non ho ancora organizzato nulla e sono uno dei testimoni."
Richard si fece pensieroso sussurrando la parola 'Londra' mentre si picchiettava il mento con un dito chiudendo gli occhi in due fessure.
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Everything comes back to you.
FanfictionÈ il 2020 e gli One Direction sono in pausa. Elizabeth si è ritrovata a combattere tra la vita e la morte a causa di un ragazzo che non la meritava e Niall è un cantante di fama mondiale che in passato ha commesso tante scelte sbagliate. Harry e Lo...