7. Faccio deprimere tutti tranne Levi

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A volte, quando la vita sta raggiungendo il culmine della perfezione, ecco che tutto scoppia come una bolla di sapone.
Sono ormai tre settimane che mi trovo qui, due delle quali passate a chiedermi che cosa mai nasconderà questo campo di addestramento. Ho imparato, in questo tempo, a conoscere tutte le persone che mi circondano: ho capito che di loro mi posso fidare, almeno un po'. Erwin ed Hanje sono sempre stati gentili con me, mi hanno aiutata a capire sempre più come funziona questo mondo. Ho imparato che non devo mai fidarmi troppo dei mercanti in giro per Trost e che il pane con il burro è la mia nuova colazione preferita, che l'attacco a Shiganshina (chissà se mai riuscirò a pronunciarlo ad alta voce senza incartarmi...) ha portato un sacco di conseguenze negative su questo mondo poiché ha distrutto un terzo del territorio disponibile. Mi sono accorta che Hanje è una scienziata coi fiocchi e che nel suo laboratorio tiene tante cose strane, che Levi ama il té e che si scola almeno una tazza di té nero al giorno. E, soprattutto, ho capito che potrei sul serio adattarmi a vivere qui, un giorno. Non credo che a zia Yui dispiacerà ma, in ogni caso, non lo potrò mai sapere. 
Anche i membri delle squadre dei miei amici sono altrettanto simpatici. Nei ritagli di tempo libero, Moblit mi ha portata a fare conoscenza con tutti gli altri sottoposti di Hanje: Nifa e Lauda. Oltre che a studiare dai grandi tomi della biblioteca, ho condiviso con loro anche tante partite a scacchi nei giorni di pioggia, quando avevano del tempo da dedicarmi. Levi non mi ha direttamente presentato i suoi soldati, ma li ho conosciuti per conto mio quando sono venuti a trovarmi in cortile, una sera dopo cena. La mia preferita è senz'altro Petra, una ragazza dai bellissimi capelli pel di carota sempre dolce e disponibile, che mi ha portata in giro per la base e mi ha consolata quando Levi mi ha trattata male, quando Erwin ed Hanje erano troppo occupati per badare a me. Abbiamo riso insieme delle litigate tra altri suoi due amici, Eld e Oruo, e dei vani tentativi di Gunther di fermarli. Se mai avessi avuto una sorella, mi sarebbe piaciuto che fosse come lei.

Con Hanje ho anche scoperto di cavarmela nel canto: è stato proprio questo il mio biglietto da visita, il motivo per cui tutti gli abitanti della base hanno sentito parlare di me. La notizia della presenza di una bambina nel quartier generale si è diffusa, dopo un po'. Così, per la mia abitudine di canticchiare senza accorgermene per i corridoi, sono diventata la Spilletta canterina. Mi ha fatto sentire utile poter rallegrare le giornate di quei soldati, che vivono le loro vite costantemente schiacciati dal peso delle aspettative che la gente ripone su di loro e dalla consapevolezza che potrebbero presto morire. 

Erwin invece... è stato bellissimo trascorrere del tempo con lui. Mi ha insegnato qualche trucchetto col movimento tridimensionale e io l'ho ricambiato aiutandolo come potevo: fare la segretaria è stato divertente, vacillavo sotto il peso dei fogli che insistevo a voler portare ed è capitato che mi scottassi quando provavo a sigillare le lettere con la cera bollente.  È stato uno dei miei punti di riferimento. Mi ha rassicurata, mi ha dato affetto. E non ha mai fatto cenno a quello che è successo, né io gli ho raccontato dello strano sogno ad occhi aperti che ho fatto.

 E non ha mai fatto cenno a quello che è successo, né io gli ho raccontato dello strano sogno ad occhi aperti che ho fatto

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