IV

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Era passato qualche giorno dal primo incontro delle due ed erano uscite insieme altre volte.
Dall'arrivo di Lisa tutti notarono il cambiamento di Jennie, era più dolce e più sorridente cosa che prima nessuno si sarebbe immaginato.

Jennie scherzava molto di più e le sue risate rimbomavano nei diversi luoghi dove si trovava mentre Lisa la guardava in tutta la sua bellezza.

-"Lisa vieni qua e gioca con me a fare la modella" disse Jennie alla bionda che subito si avvicinò, prese una borsa e un cappotto e iniziò a camminare come una vera modella insieme a Jennie.
Ridevano molto e sembravano due bambine.

-"Lisa, potresti fare la modella lo sai?" disse una delle manager sedute nella sala.
-"Non credo ma grazie lo stesso" rispose.
-"Sarebbe bellissimo sfilare con te Lili" disse Jennie.

Quel soprannome fece arrossire Lisa e quando se ne accorse anche Jennie.

-"Che ne dici?" continuò la manager.
-"Se dite che sono brava accetto" rispose la bionda.
Jennie iniziò a saltellare e abbraccio Lisa, era la prima volta che succedeva ma non ci fu imbarazzo anzi Lisa la strinse a sé.

Uscirono dall'edificio e Jennie si avvicinò a Lisa.

-"Ti andrebbe di andare a cena oggi?" le chiese.
-"Ci saranno anche gli altri?" rispose la bionda.
-"No, solo noi" replicò la castana.
-"Va benissimo, dove?"
-"al Pavillon Ledoyen, ma non preoccuparti passo a prenderti io" disse Jennie
-"Wow, sembra molto un appuntamento" rispose Lisa.
-"Se lo vuoi, si è un appuntamento. Passo per le otto, a dopo"
-"A dopo"

Jennie non ci credeva, aveva davvero detto a Lisa che sarebbe stato un appuntamento. Jennie provava qualcosa per Lisa e lo stava iniziando a capire molto bene e anche Lisa provava qualcosa per Jennie.
Ormai non si preoccupava più di fare la fredda, era cambiata, in poco tempo, ma era cambiata.

Lisa non vedeva l'ora di vedere ancora Jennie. Si mise una tuta, formata da un top nero attaccato ai pantaloni a righe bianche e nere, tacchi e una borsetta a tracolla.
Jennie invece mise un vestito che arrivava fino a metà coscia senza spalline sempre nero, infondo lei amava moltissimo quel colore.
Entrambe poi misero un cappotto.

Di solito Jennie non guidava mai visto che aveva al suo servizio un uomo che guidava la macchina al suo posto ma quella sera gli aveva lasciato la serata libera e prese lei la macchina.
Aveva un po' d'ansia per via dei fotografi che insomma si sa, sono sempre ovunque e cercano sempre scoop, ma infondo voleva solo vivere la sua vita normalmente.

Prese le chiavi che aveva lasciato all'entrata e dopo aver chiuso la porta scese. Andò in garage, aprì lo sportello e accese la macchina ma prima di partire scrisse un messaggio a Lisa, ovvero che stava arrivando.
Tolse il telefono e mise la cintura, dopo poco arrivò sotto l'appartamento della bionda che al primo squillo del telefono rispose e poi scese.

Jennie dalla macchina vedeva Lisa uscire dal portone del palazzo in tutta la sua bellezza ed eleganza. La bionda aprì lo sportello e si sedette.

-"Ciao Unnie" salutò la bionda
-"Ei Liz, sei molto bella" rispose la castana.
-"Oh anche tu, molto"

Jennie premette l'accelleratore ed andò verso il ristorante, uno dei suoi preferiti.
Entrarono e non servì nemmeno dire il loro nome, tutti le conoscevano.
Si sedettero ad un tavolo per due ovviamente e non parlarono molto, bastavano già i loro occhi.

Mangiarono e arrivò il momento di pagare il conto ed entrambe si offrirono di farlo ma visto che era stata Jennie ad invitare Lisa alla fine pagò lei.

Uscirono dal ristorante ed andarono un po' in giro a piedi per vedere la città di notte.

-"Vorrei un gelato, andiamo a mangiarlo?" disse Lisa.
-"Certo, ma meglio andare con la macchina non vorrei incontrare dei fotografi" rispose la castana.

Vide che il viso della bionda diventò più cupo ma all'inizio Jennie non diede molto peso a quel piccolo broncio.
Tornarono in macchina e vide che Lisa non era come prima.

-"Eii che hai?" chiese Jennie.
-"Non volevi incontrare i fotografi perché non vuoi farti vedere con me, vero?" domandò a sua volta la bionda.
-"Ma no Lili, semplicemente voglio godermi la nostra uscita senza nessun flash addosso"

Dopo aver finito la frase Jennie appoggiò una mano sulla gamba sinistra di Lisa e l'accarezzo.
Lisa abbassò lo sguardo per capire se fosse vero che la mano della castana la stesse accarezzando.

-"Capito? ora andiamo a prendere il gelato e voglio vedere ancora il tuo bel sorriso" continuò Jennie sorridendo alla bionda che aveva al suo fianco e accarezzando la sua guancia.
Lisa annuì e andarono in una gelateria li vicino.
Presero entrambe una coppetta, Jennie con della nocciola mentre Lisa con del cioccolato e lo mangiarono sedute su una panchina.

Erano sedute molto vicine, quasi da sfiorarsi.
Mangiavano il gelato nonostante facesse abbastanza freddo ma non importava molto.
Parlavano e ad un certo punto Lisa appoggiò la sua testa sulla spalla di Jennie, una scena un po' da film.

-"Mi fa un po' freddo" disse la bionda.
A quelle parole la castana avvolse Lisa in un caloroso abbraccio cercando di tenerla il più vicino a sé.
Il dolce momento fu rovinato dal rumore di alcuni flash e quando Jennie si girò notò i numerosi fotografi nascosti dietro alcuni cespugli.

-"Merda, vieni andiamo a casa" disse Jennie che purtroppo dovette staccarsi dalla bionda.
Misero entranbe delle mascherine e cercarono di nascondersi il più possibile.

Salirono sull'auto e andarono a casa di Lisa.
-"Vuoi salire?" chiese la bionda.
-"Vorrei ma se ci vedessero? domani parlerò con la mia manager e dirò che voglio farla finita con Kai, anche perché lui sta con un'altra. Ci vediamo domani" disse Jennie
-"Va bene, scrivimi quando sei a casa" disse Lisa in modo premuroso.

Dopo che Lisa chiuse lo sportello Jennie rimase li ad aspettare che entrasse nell'edificio per poi andare a casa.
Era in ansia e appena tornata a casa dopo aver scritto a Lisa, scrisse alla sua manager dicendo che l'indomani avrebbe dovuto dirle una cosa molto importante.

Lisa intanto aspettava il messaggio di Jennie che non tardò ad arrivare e dopo averle dato la buonanotte, mise il pigiama e si addormentò quasi subito.

Jennie era in ansia, aveva paura che quelle foto sarebbero state postate prima dell'incontro con la sua manager e non dormì molto tranquilla.

The photographer ||jenlisa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora