XII

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Lisa era nell'appartamento di Momo da sola quando ricevette una chiamata da Irene.

-"Ho saputo che Jennie ti ha lasciata" disse Irene senza nemmeno salutare.
-"Ciao anche a te. In ogni caso che vuoi?" disse Lisa.
-"Quello che volevo l'altra volta. Sono qui a Londra, ci vediamo?" disse Irene.
-"Senza offesa, sei una ragazza bellissima ma io amo Jennie" disse Lisa
-"Si ma lei non ti ama allo stesso modo. Andiamo a bere stasera?" disse Irene.
-"Non mi piace bere" disse Lisa.
-"Dai, tanto Jennie non tornerà" disse Irene
-"Va bene, ci vediamo in quel locale famoso per le 11" disse Lisa per poi chiudere il telefono.

Non sapeva nemmeno lei perché aveva accettato la richiesta di Irene, magari sperava che almeno per una sera Jennie sarebbe uscita dalla sua mente.
Momo tornò a casa e Lisa l'avvisò della sua uscita.

-"Tu non esci sola con quella pazza, vengo con te" disse Momo e Lisa accettò.

Si cambiarono e andarono nel locale e Irene era seduta al bancone.
Momo fece finta di andare da un'altra parte e trovò degli amici.
Lisa era sola con Irene e iniziarono a bere ma Lisa non sapeva che nel suo drink c'era un sonnifero e lo bevve lo stesso.

Momo era con i suoi amici e cosi Irene approfittò per portare Lisa in uno degli squallidi bagni del locale.
Lisa non era più in sé per via del sonnifero.
Irene la portò appunto li e iniziò ad avvicinarsi a Lisa avventandosi sulle sue labbra mentre la bionda cercava di allontanarsi e iniziò a gridare sperando che qualcuno la sentisse.

-"Non ti sentirà nessuno piccola, siamo solo io e te" disse Irene avvicinandosi all'orecchio di Lisa.

Lisa aveva un vestito simile a quello che aveva con Jennie.
Irene toccava ogni parte del corpo di Lisa come se fosse di sua proprietà finché non cercò di mettere una mano sotto la sua gonna mentre con l'altra le teneva una mano sulla bocca.

Lisa non poteva muoversi e cosi Irene riuscì ad arrivare alla sua intimità.
Lisa sentiva dolore e non solo fisicamente, perché continuava a muoversi per fuggire e inoltre Irene aveva delle unghie abbastanza lunghe, ma anche sentimentale.
Se Jennie non l'avesse mai lasciata non sarebbe successo nulla.

Lisa ormai era immobile davanti Irene e dalla sua bocca uscivano gemiti di dolore uniti a tristezza.

La porta si aprì ed era Momo insieme ad alcune sue amiche, in quel momento la salvezza di Lisa. Prontamente allontanò Irene da Lisa che piano piano scivolò a terra con le lacrime agli occhi.
Tirò uno schiaffo a Irene e andò da Lisa abbracciandola mentre le sue amiche chiamarono la polizia e cercarono di non far scappare Irene.

Lisa si sentiva sporca e distrutta.
Arrivò la polizia che portò via Irene e un'ambulanza che portò Lisa in ospedale per dei controlli visto che in viso era pallida e tremava mentre il suo sguardo era quasi assente.
Momo non lasciò mai la mano di Lisa continuando a chiederle scusa per averla lasciata sola.

La notizia girò velocemente e arrivò anche a Jennie che però era costretta a rimanere li.

Mentre Lisa passava una delle giornate più brutte della sua vita, Jennie decise di licenziarsi cosi da essere libera.
Non sapeva se tornare da Lisa perché non sapeva se era la cosa giusta da fare però voleva sentirsi libera.

Jennie pensava che Lisa non avesse bisogno di lei ma in realtà in quel momento avrebbe voluto solo lei al suo fianco. Sentiva la mancanza della castana come un grande vuoto dentro di lei.

Dopo i controlli Lisa tornò da Momo, il suo sguardo era perso e la sua anima anche. Anche se Momo cercava di farla stare meglio, l'unico rimedio era Jennie.
Lisa non capiva perché aveva accettato l'invito di Irene, perché non era semplicemente rimasta a casa con Momo.
Ma infondo pensò che l'avesse voluto il destino e che lei non poteva farci nulla.

The photographer ||jenlisa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora