31° Confessioni nel Petto

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La porta della stanza di Lauren, ormai non era più uno studio in quanto avevano spostato tutti i mobili e creato una vera e propria stanzetta da adolescente, venne chiusa alle spalle di Carmen che vi entrò titubante con il suo bastone, quando aveva paura di qualcosa si affidava a lui "Lau" sussurrò piano, non voleva svegliarla nel caso la corvina dormisse "sono a letto" disse quest'ultima con voce arrocchita, probabilemente si stava per addormentare "scu-scusa forse volevi dormire..."lasciò la frase a metà senza il coraggio di continuare, Carmen era là perchè aveva bisogno di lei in quella sera che si era conclusa con un appuntamento a breve presso il giudice dei minori, dovevano decidere il futuro di Lauren, come fosse un pacco da sistemare.

"No, vieni...anch'io ho bisogno di te" sussurrò Lauren come se avesse letto i pensieri inquieti della mente della più grande, Carmen sussultò appena a quella piccolissima dichiarazione, il cuore pompò più forte nel petto e le sue mani strinsero forte il bastone quasi a sbiancare le nocche "perchè cammini con il bastone?" chiese Lauren poichè alzandosi su un gomto per far spazio sul piccolo divano letto a Carmen, la vide vicino la porta ancora immobile "i-io è che qua-quando sono in diff...in difficoltà mi appoggio a lui" sussurò piano la biondina . Sentì le molle del letto schiacciarsi e poi allentarsi di colpo, e i piendi scalzi della corvina muoversi verso di lei, si sentì afferrare il bastone per poi essere tolto dalle piccole mani e appoggiato ditro di lei , due braccia forti la strinsero "se mai avrai difficioltà puoi appoggiarti a me" le disse piano Lauren vicino all'orecchio per poi baciarla al di sotto di esso, il fiato caldo e le labbra umide provocarono nella più grande un brivido di piacere seguito da un piccolo sospiro e lei che si appoggiava del tutto alla brunetta .

Come un tacito accordo si spostarono sul letto e Lauren si posizionò fra le gambe di Carmen mentre si sorreggeva sui gomiti "è da un pò che abbiamo sospeso le nostre lezioni  'd'amore'" disse Lauren calcando sull'ultima parola, Carmen arrossì di botto e Lauren rise sotto i baffi "smettila!" subito la rimproverò la più grande capendo il perchè della risata "è da un pò che non lo facciamo devi ammettere..." continuò ad insistere la bruna "si lo so, sai c'ero anch'io in questi 'incontri'" rispose Carmen mimando le virgolette "mmh si lo so che c'eri...ti sentivo" le sussurrò prendendo poi a baciarle il profilo della mascella scendendo man mano sul seno semi-scoperto dalla maglietta sbottonata, la tirò su con le mani e le iniziò a baciare il contorno dell'ombellico mentre la bionda sotto di lei iniziava a muoversi sconnessa poichè la troppa assenza di quelle attenzioni l'aveva già portata a uno stato di frustazione.

"Calma piccola" le soffiò a un passo dalle labbra la bruna, Carmen come se non avesse ascoltato nulla afferrò dalla nuca Lauren e se la portò sulle labbra divorandola in un bacio passionale, fece scendere le mani sul sedere sodo e l'avvicinò ancor di più fra le sue gambe in modo da far strusciare le intimità in modo più che ravvicinato, Lauren rise mentre ancora le lingue si vezzeggiavano, le piaceva questo lato di Carmen, man mano si stava lasciando andare nei loro momenti intimi, non era più rigida e spaesata, Lauren pensò anche che fosse il suo lato rude a frenare la ragazza cieca e a non darle spazio per compiere le proprie voglie "spogliati" disse Carmen mentre le baciava il collo, Lauren non se lo fece ripete e con due movmenti sfilò pantaloni di tuta e felpa, non aveva il reggiseno, perciò il contatto con la maglia semi-alzata di Carmen le provocò un gemito ben udile dalla biondina .

Ovviamente anche i vestiti di Carmen durano ben poco finchè entrambe non si trovarono nude e con le gambe avvinghiate, i respiri pesanti e le labbra che non smettvano di succhiarsi e toccarsi "prendimi Lau...ho...ho bisogno di sentirti dentro di me" sussurrò Carmen sul collo dell'altra mentre le due intimità strusciavano fra loro, mischiando gli umori e bagnando le cosce l'una dell'altra "si...sei mia" un gemito roco uscì dalle labbra della corvina che fece entrare di getto due dita nella natura gonfia e bagnata di Carmen "oddio" urlò quest'ultima per poi mordere una spalla della partner che iniziò a pompare dentro e fuori le falangi mentre con il dito grande stimolava il clitoride, bastarono pochi minuti per far esplodere la bionda in un orgasmo potente e che finì per bagnare tutte le lenzuola arancioni di quel minuscolo lettino. Lauren tolse le dita e allargò di più le gambe della sua fidanzata fino a far combaciare la sua natura con quella di Carmen che sospirò per il gesto brusco, Lauren iniziò a strusciare in modo veloce e irruente la sua vagina a quella della bionda che con occhi chiusi e labbra socchiuse cercava di prendere ossigeno, allungò le mani sulla testa stringendo forte il bracciolo del divano- letto su cui giacevano, Lauren attaccò le mano sotto le ginocchia della sua ragazza e vi si appoggiò in modo tale da esporre oscenamente il corpo della più grande sotto di lei, solo tre altre spinte e anche Lauren venne, lasciandosi cadare sul corpo sudato di Carmen che poco dopo si sentì sovrastare da un altro orgasmo e non riuscì a trattenere un gemito lungo e roco.

Silenzio...interrotto da affanni appagati, solo questo riecheggiava nella stanza, la luce della scrivania ancora accesa proiettava le ombre delle due ragazze sul soffitto, i loro petti che si alzavano e abbassavano in modo ancora violento "è...è stato bellissimo" disse Lauren mentre si girava di lato in modo da non pesare sul corpo della biondina "ti amo" si lasciò sfuggire quella confessione che ormai da giorni teneva nel petto Carmen, girò il viso verso Lauren tenendo gli occhi aperti, ormai si era totalmente aperta con lei e non aveva paura di farsi guarda negli occhi, quegli occhi che teneva nascosti dietro a lenti nere per paura di mettere a disagio gli altri.

"Ti amo anch'io".

Gli occhi della pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora