Capitolo 8

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8.


«D'accordo, non sono un mago della tecnologia, ma stavolta io non c'entro davvero!»

Kim sbottò contrariata, mettendosi le mani nei capelli quando, per la settima volta consecutiva, il segnale dell'antenna satellitare saltò magicamente, quanto fastidiosamente.

La faccia di Malick rimase bloccata in un fermo immagine nel bel mezzo dello schermo del computer, mentre una piccola icona sullo schermo, in basso a destra, indicava la mancanza di segnale.

Infilando la testa all'interno della stanza dove stava lavorando Kimberly, Winter le domandò curioso: «Che succede?»

Volgendosi a mezzo con aria assai infastidita, Kimmy esalò disgustata: «Giuro che non c'entro nulla... ma non vuole funzionare! Io e Malick stavamo parlando quando, per ben sette volte consecutive, è saltato il segnale. E dire che ieri abbiamo lavorato sull'antenna per più di mezz'ora! Questo tempo infernale sta facendo saltare tutti i collegamenti con il campo di trivellazione, e non mi piace che se ne stiano nei pressi di Grande Diomede senza alcuna possibilità di comunicare con noi!»

La tempesta, alla fine, li aveva raggiunti la mattina seguente il compleanno di Kimberly, e si era gettata sul campo base tenendoli bloccati per circa una settimana.

Settimana che avevano passato a raggranellare tutti i dati possibili fin lì raccolti, per poi inviarli via satellite al NOAA di Washington D.C.

Quando infine la tempesta era scemata, permettendo loro di spostare la trivella su Grande Diomede, tutto era parso andare a rotoli.

L'antenna satellitare presente al campo era stata accuratamente controllata e ricontrollata da ciascuno di loro, ma i problemi di connessione, nati con il trasloco, erano stati risolti solo in parte.

In quel momento, a quanto pareva, aveva ricominciato a dare dei problemi nella trasmissione delle immagini.

Ridacchiando, Win entrò con passo tranquillo e, piegandosi verso lo schermo del computer, controllò che tutto fosse in ordine prima di sorridere all'indirizzo di Kim.

«Mi viene il sospetto che voi donne siate tecnofobiche.»

«Io e il mio iPhone andiamo d'accordissimo, puoi credermi sulla parola» brontolò Kim, prima di sorridere nel veder tornare il segnale. «Oh, ecco Malick!»

«Ehi, Kim! Ri-ciao! Non hai idea di cosa abbiamo trovato qui, nei pressi del campo!» esclamò eccitato e divertito Malick, ghignando come se avessero trovato i resti dell'Arca di Noè, o il tesoro dei Pirati dei Caraibi.

«Dimmelo! Sono troppo curiosa!» sorrise divertita la donna, tutta eccitata per il tono allegro del collega.

Data una pacca sulla spalla a Kim, Winter tornò sui suoi passi per raggiungere la cucina e farsi un bel caffè quando, all'improvviso, tutto il mondo che lo circondava parve fermarsi di colpo.

Il ghiaccio attorno a loro iniziò a urlare sgomento mentre, nella mente di Win, le voci terrorizzate degli elementali dell'acqua, trasportate a gran velocità dal suo elemento, lo mettevano in guardia su un pericolo imminente.

Tornando di corsa nel laboratorio, si pose lesto dinanzi allo schermo e, preso in fretta il posto di Kimmy, urlò: «Andatevene immediatamente da lì, Malick! Prendete il cingolato e dirigetevi a Wales! Subito

Malick non perse tempo a chiedergli il perché.

Il tono concitato del suo capo gli disse che le spiegazioni avrebbero dovuto attendere un altro momento e, a gran voce, iniziò a chiamare gli altri perché si preparassero.

Broken Ice - Volume 1 "The Power of the Four"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora