Capitolo 9

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9.


La motoslitta era accesa e pronta per partire, ferma dinanzi alla porta del campo base mentre, all'interno del piccolo rifugio, Kim e Winter stavano raccogliendo le ultime cose prima di partire alla volta di Wales.

La scossa arrivò all'improvviso, violenta, e catapultò a terra sia Win che Kimmy, che ruzzolarono sul pavimento di linoleum prima di fissarsi con espressioni sconvolte e sorprese assieme.

A volte, le Elementali non avevano la mano leggera nel portare le loro notizie a Winter.

Ma se, per Kimberly, la sorpresa e lo sgomento furono da imputarsi all'assoluta mancanza di senso per quella scossa tellurica improvvisa, per Win fu ben diverso.

Lui sapeva cosa aveva significato, e non gli piacque affatto aver ricevuto quel messaggio tanto temuto, e in maniera così grossolana. Poteva solo voler dire che le Elementali erano terrorizzate per lui.

Il ghiaccio li aveva avvertiti del pericolo, poiché gli uomini armati li avevano raggiunti, e perciò lui doveva fare il tutto e per tutto per difendere se stesso e Kim.

Erano lì, oltre la sottile porta metallica, pronti a colpirli con violenza come, con violenza inumana, avevano cercato di colpire i loro compagni.

Mentre la compagna e amica si rialzava, sul volto lo stupore ancora ben evidente, Winter non attese un solo attimo di più e, con un'urgenza dettata dalla paura per l'incolumità di Kim, si gettò su di lei per ributtarla a terra.

Piegandosi sulla donna per farle da scudo con il proprio corpo, urlò: «Resta ferma!»

Spaventata suo malgrado dalla reazione dell'amico, Kim strillò terrorizzata non appena alte colonne di ghiaccio puro e trasparente si levarono attorno a loro come una gabbia contenitiva.

Gli enormi colonnati trasparenti fracassarono il piano metallico del rifugio, divellendo tutto ciò che incontrarono sul loro cammino.

Coprendosi il capo con le mani, Kimmy gridò ancora più forte quando una raffica di mitra si riversò su di loro dall'esterno, facendo esplodere i rivestimenti coibentati e le pareti di metallo.

«Ma che succede?!» strillò ansiosa, gli occhi serrati mentre le pallottole degli AK-47 rimbalzavano miracolosamente contro la spessa coltre di ghiaccio che li circondava.

«Sono venuti a prenderci...ecco che succede!» ringhiò Winter, scivolando via da lei per rimettersi in piedi.

Fissando furioso le pareti trasparenti di ghiaccio che, tanto efficacemente, li stavano proteggendo, l'uomo mormorò con tono serio e contrito: «Non voglio che tu ti muova da qui, Kimmy. Il ghiaccio ti proteggerà.»

«Dove pensi di andare? Non puoi uscire! Vedi che siamo circondati dal ghiaccio?!» esalò per contro lei, levandosi in fretta in piedi e stringendosi all'amico mentre le raffiche di colpi andavano scemando.

Win si volse a mezzo per sorriderle spiacente e, sfiorata la superficie liscia del ghiaccio con una mano, la dissolse senza alcun problema, sussurrando: «Non mi chiamo Winter senza motivo, Kimmy.»

Sbalordita e senza parole, la donna fissò a occhi spalancati il ghiaccio che, sotto il tocco leggero dell'amico, si sciolse come neve al sole per permettergli di passare oltre.

Una volta all'esterno della barricata, lui richiuse il passaggio e, sorridendo alla sua donna, al suo amore, alla sua amica, le promise: «Tornerò tra poco, te lo prometto.»

Spaventata oltre ogni limite, Kimberly iniziò a picchiare i pugni contro la lastra ora perfettamente solida del ghiaccio mentre, a gran voce, urlava: «Win! Win! Torna subito qui! Non lasciarmi da sola!»

Broken Ice - Volume 1 "The Power of the Four"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora