Entrai triste in ospedale come ero uscita e mi misi ad ascoltare le mie canzoni preferite come al solito, la musica è l'unico posto oltre a Josh dove sono felice. Dopo un po' decisi di alzarmi e vedere l'ospedale non chiedete il perché perché non lo so sento il bisogno di alzarmi punto e basta. Andai in giro per tutto il piano e mi bloccai alla 227C la stanza di Josh che ovviamente era chiusa a chiave ma la chiave l'aveva soltanto il capo e il suo ufficio ha una telecamera e un antincendio appena entravo scaterebbe subito e non potevo farlo perché non vale la pena rischiare per una cosa che non ricevererai mai. Ero in piedi con la testa rivolta verso il basso che poggiava sulla porta e i gomiti sulla porta,mi scese una lacrima, mi guardai intorno e vidi che non c'era nessuno allora decisi di parlare con Josh comunque anche sapendo che non mi avrebbe sentito:
<<Caro Josh tu ti staresti chiedendo perché parlo con qualcuno che non vedo e vuoi sapere il perché perché quella persona non la posso vedere ma mi manca come l'aria, l'ossigeno che adesso sto respirando e che respiri anche tu. So che sto parlando da sola e sembrerebbe una cosa stupida vista da questo punto di vista ma per me è uno sfogo semplicemente questo. Io Ti amo partiamo da questo presupposto. Ti amo e ti ho sempre amato anche se il mio cuore ancora non lo sapeva prima. Sei la persona più importante della mia vita e io senza di te non potrei vivere, perché il mio cuore è solo per te e se tu non ci sei nemmeno il mio cuore c'è e quindi nemmeno io. Per te darei la mia stessa vita e questo credo che si era capito. Ti sto dicendo queste parole perché è l'unico modo per non piangere, non sai quanto vorrei riabbracciarti e averti tra le mie braccia. Maledetto il momento in cui quel pezzo di muro ci divise. Ma ora non voglio parlare di questo fa ancora più male, non si vede ma da dentro sto piangendo come le fontane che una volta abbiamo visto insieme che belli quei momenti quando eravamo solo migliori amici, tu non mi piace e io non ti piacevo era tutto più bello, ora però questo non è possibile se ci piacciamo entrambi non possiamo restare amici e questo fa male ma è la verità. Non piango perché voglio essere forte come tu mi hai insegnato ma non ci riesco è come se stessi a metà tra l'essere forte e andarsene nella via buona quella terrena e cadere dal burrone sono al limite della sopportazione come se da un momento all'altro potessi cadere giù. Non voglio neanche immaginare la mia vita senza di te senza un senzo, senza niente. Scusa ma non posso continuare>> Mi scese un altra lacrima
*Joseph aveva ascoltato molto ma non tutto di quello che aveva detto Clara e decise di fare tutto il possibile per farglielo vedere si incamminò verso l'ufficio del capo e bussò*
JOSEPH S' POV
<<Chi è?>>
<<Il dottor Foster>>
<<Entri si ma solo per pochi minuti>>
<<Grazie volevo parlare del paziente Josh Cooper>>
<<Già ne abbiamo parlato non può entrarci nessuno>>
<<Nemmeno Clara Johnson>>
<<Nemmeno lei>>
<<Perché siete così cattivo>>
<<Non sono cattivo è per la salute sia sua che di tutti>>
<<Non si può fare proprio nulla!>>
<<Basta non ne voglio parlare più>>
<<Mi dispiace ma non posso lasciar stare>>
<<Se ne vada Foster ha solo peggiorato la situazione>>
<<No non me ne vado finché non mi darà le chiavi, senta questo *aveva fatto un vocale ''Per te darei la mia stessa vita e credo che si era capito''
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Tutto per una minaccia
FanfictionUna ragazza di 22 anni, Clara Johnson, nata a New York è costretta a sposare Leonardo di Caprio, un suo coetaneo, il babysitter della sorella Lila' Johnson , dato che Clara non può occuparsi di lei perché fa la cantante, anche se gli sta antipatico...