Second Chance

Capitolo 14

Aurora

Penso che Noah abbia il divano più comodo dell'universo.

Ho dormito meglio sta notte che in vent'anni sul mio materasso. Potrei passarci l'intera giornata, anche solo stare li ferma e sdraiata. Una delle migliori dormite della mia vita. Avete presente quando ti sdrai sul letto e non ti rendi nemmeno conto di quanto tempo ci hai messo per addormentarti perché probabilmente sei partita subito a dormire come un ghiro? Avete presente quando ti svegli estremamente riposato e pieno di energia che ti sembra di aver dormito tutta la giornata?

Ecco in questo momento potrei sentirmi esattamente così. Peccato che il mio dolce sonnellino sia stato interrotto dai dolci e soprattutto, leggeri passi dell'animale con cui convivo. E non esagero quando dico che ho sentito la casa tremare.

Per non parlare delle parolacce che ho sentito quando è andato a sbattere contro l'isoletta, prima, il frigo, dopo, della cucina. Alle sue imprecazioni, si sono poi aggiunti i miei insulti. Insomma, sfido qualsiasi essere umano sulla faccia della terra a svegliarsi in questo modo e rimanere calmi.

Se il buon giorno si vede dal mattino, sarà una lunghissima giornataccia e di questo ne sono abbastanza sicura. Ieri sera i gemelli mi hanno dato il via libera per prendermi un po di cose, confermandomi l'assenza sia di mio padre che della sua compagna. I gemelli sono tipi tranquilli, tranne qualche dispettuccio, non abbiamo mai avuto molti problemi, eppure non abbiamo mai legato più di tanto. Probabilmente non mi hanno mai considerato la loro "sorella", ma solo la figlia del compagno della loro madre (uno sciogli lingua sarebbe meno difficile). Non che io abbia mai fatto qualcosa per farmi considerare tale, anche se ad essere onesta mi sarebbe piaciuto avere dei fratelli con cui condividere i drammi familiari, le cene con i parenti o solamente sentirmi parte di qualcosa di indissolubile. Ma si sa, non sempre ciò che si vuole o si desidera diventa realtà. L'importante è esserne consapevoli, non aspettarsi nulla. Va bene sperare, anche se in molti dicono che non si deve. In realtà avere speranza va bene, a volte ci da conforto, a volte la speranza si trasforma in fatti, ma altre volte diventa illusione. Non è la speranza che fa male, ma l'illusione.

L'illudersi si qualcosa che non esiste, se non nella propria testa e a volte proprio queste illusioni ci permettono di andare avanti, di essere felici. Ma può considerarsi felicità questa? Può considerarsi vita, vivere in mezzo a delle illusioni, delle bugie create dalla nostra mente? A quanto pare si, poiché hanno questo strano potere di confortarti. Nonostante non siano vere a volte è proprio quello che ci serve.

La scelta sta quindi a noi. Decidiamo di vivere in un mondo fatto di illusioni oppure decidiamo di vivere realmente?

Io e Noah non ci siamo più rivolti la parola e forse è meglio così, di mattina non sono sicuramente una persona socievole. Meno mi parli più vivo resti e per fortuna sembra che Noah questo l'abbia capito.

<<Zitella acidaaaaaaa>> mi chiamò il troglodita.

No evidentemente non aveva afferrato il concetto! Mi alzai dal divano e andai in camera sua. Prima di entrare bussai 5 o 6 volte, solo per il gusto di irritarlo.

<<Vuoi buttarmi giù la porta? >> disse, aprendomi la porta in maniera animalesca.

<<beh sai mi sono svegliata male questa mattina! >>

<< Ma come? Come puoi svegliarti così acida vedendo come prima cosa tutto questo ben di dio! >>

Non lo sopporto! Bello è bello, ma gli manca proprio l'intelligenza. È arrogante, saccente con la puzza sotto il naso e con... degli addominali perfetti! Solo in questo momento mi accorsi che era senza maglietta. Dio, ma è stato scolpito quest'uomo? Se la mia parte razionale non esistesse probabilmente mi sarei avvicinata per toccarglieli!