Buio. Non vedo niente, solamente tenebre. Sento sibili e risatine acute attorno a me. Si accende un piccolo fuoco fatuo, fluttua di fronte a me. La piccola punta della fiamma volante danza, illumina la zona circostante squarciando il buio. Mi trovo dentro una stanza di cemento, le pareti logore e danneggiate, decadenti. Il fuocherello diventa sempre più grande, finchè da esso non esce un corpo carbonizzato, alto quanto me.
"Ti prego, salvami. Ho paura. Sono solo. Morirò qui, e a nessuno importerà."
Svariati fasci di luce si liberano dalla figura che ho di fronte, macchiando di striature rosso cremisi le pareti della stanza. L'odore metallico del sangue imperversa nelle mie narici. Il pavimento crolla e mi ritrovo a cadere in un vuoto infinito. Cerco di urlare ma dalla mia bocca non esce alcun suono.Mi svegliai, completamente sudato e turbato per via del sogno. Di chi era quel corpo? Perché voleva il mio aiuto? Altre domande sfrecciavano veloci nella mia mente, domande a cui non potevo dare alcuna risposta. Mi sciacquai la faccia per svegliarmi, osservando silenziosamente l'acqua che scendeva dal mio viso, veloce come un torrente ma ripida come una cascata. Mi accorsi troppo tardi di essere in ritardo e, dopo un'imprecazione, corsi alla mia stanza. Mi vestii di fretta e, una volta sbloccato lo schermo del mio smartphone, mi accorsi di un messaggio in arrivo da parte di Michelle:
<<Hey! Innanzitutto, buongiorno. Volevo dirti che ho trovato un potenziale obiettivo... Possiamo definirlo una piccola cavia per far risvegliare di nuovo il tuo potere. Incontriamoci al Dono di Gaya alle 17:00. Ti spiegherò tutto lì.>>
Risposi con un semplice quanto distaccato "Va bene", per poi prendere lo zaino e uscire di casa.Salito sul tram diretto verso la mia scuola, cercai in ogni mia tasca il paio di auricolari che ero solito portarmi sempre dietro, per rendermi conto, troppo tardi, di averlo dimenticato a casa. Per ingannare il tempo, iniziai ad origliare le discussioni degli altri pendolari.
"Ultimamente a Neo-Eden 3 stanno aumentando i casi di criminalità."
"Già, prima era raro imbattersi in un essere paranormale in questa città... Spero solo che non faccia la stessa fine del Nevada."
Sentita quella frase, mi tornò in mente il caso Nevada, avvenuto nel Settembre del 2019, dove un gruppo di terroristi con poteri paranormali attaccarono le basi segrete più importanti del mondo, con particolare attenzione verso l'Area 51. Gli svariati attacchi terroristici portarono alla luce numerose informazioni che, purtroppo, non uscirono mai dal Nevada, zona limitrofa all'Area 51, dove il gruppo terroristico stanziava. Lo stato americano, quindi, venne raso al suolo per evitare la diffusione di tali notizie, ma la distruzione venne effettuata in circostanze sconosciute e tutto ciò venne ricollegato ad un caso paranormale, finendo poi archiviato e mai più ripreso da CIA ed FBI, incaricate nelle indagini.
"Spero proprio di no. Quando mi trasferii qui, tre anni fa, speravo di trovare finalmente la pace e di non aver più a che fare con casi paranormali."
"Era inevitabile che sarebbero arrivati anche qui..."
Spostai l'attenzione verso il gruppo di ragazze alla mia sinistra, vestite tutt'e tre allo stesso modo. La prima, con una voce terribilmente acuta e irritante, urlò:
"Il mio ragazzo è stato attaccato da un essere paranormale! Mi ha detto che si è salvato perché aveva un coltello svizzero in tasca e, appena l'ha tirato fuori, quella bestiaccia è scappata via!"
"Non ti credo... se quel tizio aveva dei poteri paranormali, perché si sarebbe dovuto spaventare del tuo ragazzo?" la seconda ragazza riuscii subito a smascherare la bugia della sua amica, rimanendo composta e con tono calmo.
"Infatti... Non ci raccontare fesserie, Veronica!" riuscii a distinguere la terza ragazza perché, al contrario delle altre due, indossava un paio di occhiali a goccia, con montatura sottile e dorata.
"Lui è il mio ragazzo, non mi racconterebbe mai una bugia simile!" si agitò, stringendo i pugni e chinando la schiena leggermente in avanti, senza però muovere la testa.
"Ti fidi troppo di lui, secondo me..."
Posai il mio sguardo su una coppia, seduta affianco al gruppo di ragazze, che evidentemente aveva sentito la prima delle tre parlare di fenomeni paranormali. La donna, preoccupata, afferrò la mano del suo partner e gli chiese:"La situazione sta diventando sempre più preoccupante... E se qualche nostro amico avesse dei poteri del genere?"
L'uomo, mostrandosi coraggioso, le rispose:"Sta' tranquilla Alessia, qualunque cosa dovesse accadere, non ti succederà nulla. Per te ci sarò sempre, lo prometto." passarono subito dalla preoccupazione ad un momento d'intimità. Mi limitai a distogliere l'attenzione da loro. Passarono una decina di minuti e, nel tram, non si parlava d'altro che di fenomeni paranormali. La maggior parte delle discussioni che origliavo si basavano su congetture e dicerie, perdendo totalmente credibilità. Prima di Gennaio 2020, Neo-Eden 3 non aveva mai registrato casi paranormali, visto che l'omicidio dei miei genitori venne totalmente oscurato dai media, e, col passare del tempo, i casi di cui nessuno parlava, iniziarono a diventare un argomento fisso delle discussioni di chiunque, vista la velocità con la quale si manifestavano.
STAI LEGGENDO
Society's Paranormals [In Riscrittura]
Paranormal"Il crepitio della pioggia che si scaglia sulla finestra, il ticchettio ritmato dell'orologio appeso nella porzione di muro al di sopra della lavagna e il mormorio dei miei compagni di classe: ecco la mattinata tipica di una sezione di paranormologi...